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CASE POPOLARI: DA REGIONE LOMBARDIA 38 MILIONI PER CONTRASTO EMERGENZA ABITATIVA: SCHEDA

(mi-lorenteggio.com) La Giunta della Regione Lombardia ha
approvato una serie di delibere, che mettono in campo risorse
per 38,2 milioni, destinate al contrasto dell’emergenza.
I provvedimenti sono stati proposti dall’assessore regionale
alle Politiche sociali e abitative, Stefano Bolognini.

L’importante stanziamento e’ finalizzato al sostegno a circa 30
mila nuclei familiari in difficolta’ economica, residenti in
Italia e con regolare permesso di soggiorno, e si articolano in
tre provvedimenti.

VICINI AI CITTADINI – “Il contenuto di queste delibere si
commenta da solo” ha detto il presidente Attilio Fontana in
conferenza stampa del ‘dopo-Giunta’. “Fin dalla campagna
elettorale – ha aggiunto – abbiamo promesso che avremmo cercato
di stare vicini ai nostri concittadini anche in un ambito cosi’
delicato come quello della casa”.

PROVVEDIMENTI RIVOLTI A CHI E’ IN DIFFICOLTA’ – “Gli
stanziamenti decisi oggi – ha spiegato l’assessore Stefano
Bolognini – si inseriscono nel grande contesto del welfare
abitativo, sono tutti provvedimenti rivolti a cittadini
italiani, comunitari e agli stranieri extra Ue, con titoli
regolari di soggiorno”.
“Sono coinvolte 30mila famiglie – ha precisato – cioe’ circa il
15 per cento degli alloggi Erp: e’ una misura importante. Nelle
situazioni di fragilita’, che spesso si accompagnano a
emarginazione, vogliamo evitare che si verifichino i casi in cui
le case sono occupate da chi non ne avrebbe diritto. C’e’ chi non
riesce a pagare l’affitto perche’ in difficolta’ e, invece, chi
chi fa il ‘furbetto'”.

“Porremo certamente la massima attenzione alle singole posizioni
– ha sottolineato Bolognini – con accertamenti demandati agli
enti del territorio, alla Guardia di Finanza, ai Consolati e
alle Ambasciate. Tutto verra’ svolto nel pieno rispetto delle
regole”.

Le misure:

CONTRIBUTO REGIONALE SOLIDARIETA'(25 MLN)- E’ un sostegno
economico per i Servizi abitativi pubblici (Sap). I destinatari
sono Aler e Comuni che intervengono direttamente sulle
situazioni di fragilita’.

FONDO DI MOROSITA’ INCOLPEVOLE (9,3 MLN)- E’ un fondo destinato
ai Comuni ad alta tensione abitativa. Il contributo e’
finalizzato a rimuovere le situazioni di sfratto in corso. Il
fondo e’ stato istituito dal ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti per aiutare chi non puo’ pagare il canone di locazione
a causa della perdita o della consistente riduzione del reddito
dei nuclei familiari.

EMERGENZA ABITATIVA (3,9 MLN) – L’intervento e’ rivolto ai nuclei
familiari lombardi in condizione di difficolta’ economica
attraverso i Piani di zona che, secondo la criticita’ delle
situazioni, potranno assegnare contributi da 1.500 a 5.000 euro
per prevenire gli sfratti.

E’ stato approvato oggi dalla Giunta
regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali e
Abitative di Regione Lombardia Stefano Bolognini, il contributo
di solidarieta’ di 25 milioni di euro che rientra in un piu’ ampio
programma di contrasto all’emergenza abitativa (38,2 mln).

DESTINATARI – Le risorse sono destinate alle Aler e ai Comuni,
affinche’ intervengano sul territorio a sostegno di quelle
famiglie cui e’ gia’ stato assegnato un alloggio pubblico che non
riescono a sostenere la locazione sociale e si concretizza in un
aiuto nell’affrontare le spese per i servizi ‘bollettate’
dall’ente proprietario.

PATTO DI SERVIZIO – Il carattere temporaneo del contributo
regionale di solidarieta’ risponde agli obiettivi di Regione
Lombardia volti al recupero dell’autonomia economica del nucleo
familiare. Per questo ne potra’ beneficiare solo chi sottoscrive
il ‘Patto di servizio’, documento che impegna l’inquilino alla
ricerca di un lavoro e ad un percorso di rientro economico.

VALORE DEL CONTRIBUTO – L’entita’ e’ stabilita in un importo
massimo variabile in base all’indicatore ISEE e alla diversa
situazione in cui si trova il nucleo familiare.
Per le famiglie in stato di indigenza, il contributo e’
finalizzato alla copertura dei costi della locazione sociale
(canone applicato e servizi comuni a rimborso) per un periodo
non superiore ai 12 mesi e fino ad un importo massimo di 2 mila
euro. Per chi si trova in difficolta’ economica momentanea il
contributo, finalizzato alla copertura delle spese dei servizi
comuni a rimborso dell’anno 2018, varia in base all’indicatore
ISEE:
– 2.500 € per i nuclei familiari con un ISEE da zero a 7.000
euro,
– 2.000 € per i nuclei familiari con un ISEE da 7.001 € a 9.000
euro;
– 1500 € per i nuclei familiari con un ISEE da 9.001 euro a
15.000.

PROVVEDIMENTI PER CHI E’ IN DIFFICOLTA’ – “I provvedimenti
odierni – dice l’assessore Bolognini -, si inseriscono
nell’unico grande capitolo del welfare abitativo, che e’ uno
degli aspetti caratterizzanti del nostro programma di Governo
per rispondere alle tante famiglie lombarde che sono in
difficolta’”.

Nel pacchetto da 38,2 milioni di euro
per la casa, un fondo da 9,3 milioni euro e’ destinato, tramite i
comuni ad alta tensione abitativa, ai nuclei familiari che
abitano in alloggi a libero mercato e hanno in corso una
procedura di sfratto per morosita’ incolpevole.

COINVOLTI 87 COMUNI LOMBARDI – “E’ un’iniziativa – dice
l’assessore Bolognini – che interessa 87 Comuni lombardi e viene
incontro agli inquilini che hanno un reddito Isee non superiore
a 26.000 euro”.

CRITERI DI ACCESSO – Posso accedere al Fondo:
– le famiglie destinatarie di atti di intimazione di sfratto per
morosita’ con citazione per la convalida;
– i titolari di un contratto di locazione di unita’ immobiliare
ad uso abitativo regolarmente registrato e che risiedono
nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un
anno;

ENTITA’ DEI CONTRIBUTI – L’importo del contributo concedibile per
sanare la morosita’ incolpevole non puo’ superare i 12.000 euro e
non possono accedere al contributo gli inquilini che ne hanno
gia’ beneficiato. Le risorse saranno trasferite ai Comuni da
Regione Lombardia entro il mese di novembre 2018 e dovranno
essere utilizzate entro il 31 dicembre 2019.

LE FINALITA’ – I contributi sono destinati fino a un massimo di
8.000 euro per sanare la morosita’ incolpevole accertata dal
Comune, se il periodo residuo del contratto in essere non e’
inferiore ai due anni, con contestuale rinuncia all’esecuzione
del provvedimento di rilascio dell’immobile; fino a 6.000 euro
come compensazione alla proprieta’ dei canoni corrispondenti alle
mensilita’ di differimento se il proprietario dell’immobile
consente il posticipo dell’esecuzione del provvedimento di
rilascio dell’immobile per il tempo necessario a trovare
un’adeguata soluzione abitativa all’inquilino moroso
incolpevole; per assicurare il versamento di un deposito
cauzionale per la stipula di un nuovo contratto di locazione;
per assicurare il versamento di un numero di mensilita’ relative
a un nuovo contratto da sottoscrivere a canone concordato fino
al contributo massimo concedibile di 12 mila euro.

ESECUZIONE PROGRAMMATA DEGLI SFRATTI – I Comuni dovranno
adottare le misure necessarie per acquisire ogni informazione
utile alla compilazione degli elenchi dei soggetti morosi
incolpevoli che hanno i requisiti per beneficiare del contributo
previsto. Gli elenchi devono essere trasmessi alle Prefetture –
Uffici territoriali del Governo per le misure di graduazione
programmata dell’intervento della forza pubblica nell’esecuzione
dei provvedimenti di sfratto.

Tra le politiche volte a realizzare un
nuovo modello integrato di welfare abitativo attraverso il
contrasto all’emergenza abitativa, la Giunta regionale, su
proposta dell’assessore alle Politiche sociali e Abitative di
Regione Lombardia Stefano Bolognini, ha stanziato 3,9 milioni di
euro, per l’anno 2018. Si tratta di uno dei tre provvedimenti
approvati oggi in tema di emergenza casa.

98 PIANI DI ZONA IN LOMBARDIA – Le risorse saranno assegnate ai
98 Piani di zona, distribuiti sul territorio lombardo, che
assegneranno i contributi a famiglie residenti in Lombardia con
regolare permesso di soggiorno per evitare situazioni di sfratto
a seguito di morosita’.

MISURE PER ASSEGNAZIONE CONTRIBUTO – Sono cinque le misure di
cui possono avvalersi i Piani di zona, che possono scegliere
quante e quali mettere in atto per assegnare il contributo da un
minimo di 1.500 ad un massimo di 5.000 euro:
– contributo al proprietario dell’alloggio in locazione per
sostenere famiglie con morosita’ incolpevole ridotta, senza
sfratto in corso, a condizione che il proprietario non effettui
lo sfratto e non aumenti il canone di locazione;
– contributo ai nuclei familiari proprietari di alloggi
pignorati e messi all’asta a causa del mancato pagamento (mutuo
e/o spese condominiali;
– sostegno ai nuclei familiari con solo reddito da pensione
attraverso un contributo al proprietario dell’alloggio in
locazione per lo scomputo dei canoni futuri
– contributo ai proprietari per la ristrutturazione di alloggi
da mettere a canone concordato per favorire la sistemazione di
nuclei familiari in difficolta’ sul libero mercato;
– spese per reperire alloggi temporanei da affittare nel mercato
privato e da destinare alle emergenze abitative.

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1 commento

  1. Buon giorno….e tutto bello…ma a me mamma divorziata con 4 figli che vivono in apartamento popolare di belezza 42 metri. …da piu di 13 anni…a dormire in cucina per terra e tanto altro …non ci sono alternative….e quello che mi dicono sempre …e dove e la diferenza????????

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