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Grandi Mostre: l’Ottocento Lombardo a Lecco

(mi-lorenteggio.com) Lecco, 26 ottobre 2018 – Dopo il successo registrato della prima “Grande Mostra” allestita a Lecco grazie alla collaborazione voluta dall’assessorato alla cultura del Comune di Lecco con ViDi e dedicata al celebre fotografo francese Robert Doisneau, è stata inaugurata lo scorso venerdì 19 ottobre al Palazzo delle Paure una nuova esposizione, inedita, sull’ Ottocento Lombardo, una mostra curata da Simona Bartolena, un viaggio esplorativo nella pittura e nella cultura del XIX secolo a testimonianza della ricchezza culturale della nostra regione, di cui importanti testimonianze sono custodite nelle collezioni permanenti dei nostri musei.

Il progetto “Grandi Mostre” promuove un rilancio in chiave turistica del patrimonio culturale della nostra città e del Palazzo delle Paure con l’ambizione di rendere Lecco una città di riferimento nel panorama lombardo degli eventi culturali.

Questa mostra rappresenta un’opportunità per raccontare al grande pubblico una parte della ricchezza culturale della nostra città, non solo artistica ma anche letteraria. All’interno del percorso espositivo è infatti presente anche un omaggio ad Alessandro Manzoni, dal quale parte il percorso espositivo che racconta l’Ottocento con tutte le sue declinazioni artistiche, un secolo ricco di motivi d’interesse e di personalità da scoprire, dinamico e sperimentale.

La mostra abbraccia la scena milanese e le provincie lombarde fino alle aree periferiche a partire dalla stagione romantica di Francesco Hayez e dei suoi contemporanei Massimo d’Azeglio e Giuseppe Molteni. Una sezione sarà dedicata ai vedutisti e ai prospettici della prima metà del secolo Giovanni Migliara, Giuseppe Canella, Luigi Bisi con i loro scorci cittadini che raccontano la Milano del tempo, in scenette di vita quotidiana che offrono uno sguardo prezioso anche sull’urbanistica e sulla società di allora. Non mancherà uno spazio dedicato al Risorgimento e alle tematiche correlate, che trovano in Gerolamo e Domenico Induno i suoi interpreti privilegiati. Con Giovanni Carnovali detto il Piccio e Giacomo Trecourt si esprime la seconda metà del secolo, che porterà alla Scapigliatura con le sperimentazioni di Federico Faruffini e uno dei fondatori del movimento: Tranquillo Cremona. Nell’ambito del naturalismo di fine secolo non mancano opere di artisti come Carcano, Gignous, Gola, Mosé Bianchi, Pompeo Mariani, Tallone e altri. La mostra si ferma poi alle soglie della grande stagione divisionista, con una selezione di opere di quelli che saranno negli anni successivi i grandi esponenti del movimento: da Segantini a Previati a Longoni. Speciale menzione merita il Naviglio a ponte San Marco di Giovanni Segantini, un prestito biennale concesso da un privato lecchese al Comune di Lecco.

Invito tutti a visitare l’esposizione per conoscere e apprezzare le suggestioni della pittura lombarda dell’Ottocento. Una mostra, tra l’altro, “family friendly”, con un angolo per l’allattamento per le mamme, una sala didattica con accesso libero per le famiglie, un percorso creato ad hoc per i bambini, un kit didattico in omaggio da ritirare in biglietteria appositamente creato per la visita dei più piccoli.

Gli orari di apertura: da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 18, sabato domenica e festivi dalle 10 alle 18.

 

Redazione

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