Milano, 27 marzo 2019 – Oggi sentiamo sempre più spesso parlare di mercato del lavoro, ma conosciamo il valore dei salari reali? In Italia durante gli ultimi 10 anni c’è stato un livellamento verso il basso senza precedenti in tempi recenti, come del resto in altri Paesi europei come Inghilterra, Spagna, Grecia e Cipro. A differenza di altri Stati comunitari come Finlandia e Belgio, dove invece abbiamo visto come le buste paga sono più che stabili, seguendo il trend economico di questi Paesi, che hanno saputo puntare in maniera corretta su un’idea di imprenditoria, welfare e formazione per i giovani. Quello che però colpisce maggiormente è come vi sia stato un dato prepotentemente positivo per quei Paesi dell’Est Europa, i quali stanno attraversando una nuova fase di boom economico e demografico. Si tratta di dati che sono stati rilevati dall’European Trade Union Confederation; sappiamo bene che ogni tipo di indicazione del genere deve essere ben elaborato e visto sotto una lente prospettica di tipo analitico, ma calcolando il livello costante di inflazione e altri dettagli tecnici, il periodo che copre gli ultimi 10 anni vedono un calo che per l’Italia equivale al 2%, per la Spagna al 3% e per la Grecia al 23%.
In Italia bisogna considerare come ogni tipo di lavoro e di settore, gode di una retribuzione differente, la media annua lorda per i dipendenti pubblici corrisponde a 34.491 euro, dove per fare un esempio, nel settore della scuola c’è stato un calo di circa 800 euro rispetto al 2008. Si tratta di un trend che non interessa invece Paesi come Francia e Germania, dove invece ci sono stati degli aumenti, tra il 7 e il 10%, ma è nei Paesi dell’Est che il divario appare più netto e tangibile. Pensiamo ad esempio al dato record che interessa la Bulgaria, dove si segnala un +87%, seguito da Polonia e Romania, con un 30 e 34%. Questo ci offre uno spunto analitico su come il mercato del lavoro si stia muovendo in alcuni Paesi europei. Ci sono però nuove forme di lavoro che stanno prendendo piede in Europa, di cui l’Italia rappresenta uno dei Paesi chiave, per via del gap informatico che è stato colmato e recuperato durante gli ultimi anni. Si tratta delle opportunità date dagli investimenti online che possono essere praticati da ogni utente, senza un grande sforzo economico e di tempo effettivo, da dedicare nell’arco della propria giornata lavorativa e non.
Oggi il mercato del trading si è sviluppato anche grazie ad alcuni software automatici che non sono altro che programmi sviluppati per PC capaci di analizzare i grafici e di darvi un quadro sia del mercato del forex, sia delle altre principali attività del mercato odierno. Ogni trader provetto sa bene che i segnali, le tendenze dei prezzi e le notizie corrispondenti alle influenze dei mercati, sono fondamentali per compiere un investimento con cognizione di causa, diminuendo sensibilmente il fattore rischio, che in questo tipo di discorso è sempre un elemento da tenere in considerazione. Sarà quindi l’utente a impostore i criteri in base a cui desidera effettuare l’investimento scelto.
L. M.