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TRASFORMAZIONE INCENERITORE DI SESTO, EVI (M5S): VALUTARE TUTTE LE ALTERNATIVE CON UN REALE E TRASPARENTE PROCESSO DI PARTECIPAZIONE

“Il futuro dell’inceneritore di Sesto San Giovanni rappresenta una questione di importanza fondamentale per il nostro territorio, che deve risolversi grazie ad un processo trasparente di reale partecipazione che coinvolga la cittadinanza in modo concreto e punti al superamento definitivo dell’incenerimento di qualsiasi rifiuto”, dichiara Eleonora Evi, eurodeputata del Movimento 5 Stelle.

“Dopo essermi consultata con il gruppo di Sesto San Giovanni, ho presentato alcune interrogazioni alla Commissione europea per accendere anche il faro dell’Europa su questo progetto ed assicurare che qualsiasi operazione sia in linea con le norme ambientali europee e la promozione dell’economia circolare, oltre che con gli orientamenti già espressi dal Consiglio regionale sulla dismissione di tutti gli inceneritori”, annuncia l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle.

“Purtroppo ad oggi – continua Evi – ai cittadini è stato presentato un solo progetto e la definitiva dismissione dell’impianto non risulta sul tavolo. Quest’opera sembra quindi rispondere più all’interesse di CAP che a quello del territorio.
Ci adopereremo, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, affinché qualsiasi decisione avvenga soltanto al seguito di una consultazione veramente trasparente e ricada su processi e tecnologie che consentano il più alto livello di tutela della salute dei nostri concittadini e dell’ambiente in cui vivono”.

“Solo abbandonando definitivamente gli inceneritori, riusciremo a fare crescere di più la raccolta differenziata di qualità e sviluppare sistemi di recupero, riciclo e riuso dei rifiuti che portano benefici all’ambiente e molti nuovi posti di lavoro. In ogni caso, un progetto che preveda, per almeno altri 40 anni, di produrre emissioni sul nostro territorio non può vederci favorevoli”, conclude Evi.

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1 commento

  1. Signora Lei non può dire no incenerimento. Poi dirmi per 40 anni avremo fumi sul territorio. Ora la situazione, è così. Ora, con tante soluzioni che abbiamo, la cosa migliore è ancora questa, dopo aver scelto i vari materiali; carta, ferro, vetro ed umido. Il rimanente tutto nel forno, poi in discarica. Non deve sulla terra rimaner niente,altrimenti questo finisce nelle viscere di essa, con poi nelle falde o nei mari. Basta scelte scellerate, è ora di incominciare a ragionare, vedendo che anche i signori emiliani che dicono no ai loro inceneritori li utilizzano al meglio. E’ questione di saperli gestire, altrimenti vedremo sempre porcherie. Questo lo dice uno che di termovalorizzatori non capisce niente, Erino.

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