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Palazzo Terragni, aggiudicati i lavori per il restauro conservativo delle facciate esterne

 

(mi-lorenteggio.com) Lissone, 19 giugno 2019 – Restauro conservativo delle facciate esterne di Palazzo Terragni, al fine di riqualificare l’edificio di maggior pregio architettonico, culturale e storico del Centro città.
Nei giorni scorsi, il Comune ha ufficialmente aggiudicato i lavori che consentiranno un restyling generale al Palazzo situato in Piazza Libertà, polo di riferimento culturale e teatrale della città.
I lavori sono stati aggiudicati al raggruppamento di imprese tra FORMICA Srl e TEICOS UE Srl di Milano.
Un investimento importante per le casse comunali, anche se parte dell’intervento sarà coperto da un finanziamento regionale.
L’ammontare complessivo dei lavori è di circa 460.000 €, cifra che include anche le spese delle fasi di progettazione già sostenute.
Per i lavori, il costo di intervento sul quale è stato calcolato il finanziamento è di 380.000 €.
Di questi, 247.000 provengono da un finanziamento regionale così suddiviso: 61.000 a fondo perduto e gli altri da restituire gradualmente entro il 2032.
I restanti 130.000 saranno interamente a carico dell’Amministrazione Comunale.
Per quanto riguarda il cronoprogramma, una volta sottoscritto il contratto (soggetto a stand-still di 35 giorni), la durata prevista dei lavori dall’inizio dell’affidamento è di 90 giorni, salvo imprevisti o avversità meteo.
Obiettivo del progetto rimane quello di far riconoscere alla comunità il Palazzo Terragni come bene culturale, migliorandone la fruibilità e garantendo nei suoi spazi un’offerta di servizi di qualità.
Le operazioni di restauro e di recupero progettate dalla società Weproject srl di Brescia (che ha curato il progetto sia definitivo che esecutivo) sono finalizzate al mantenimento delle condizioni conservative dei materiali e degli elementi caratterizzanti le superfici verticali e orizzontali esterne, manutenzione che non richiederà alcun intervento di demolizione o ricostruzione.
Infatti, il progetto intende conservare inalterati i materiali e le fattezze dell’edificio, siano essi quelli originali del 1938-40, o quelli introdotti o ripristinati nei restauri avvicendatisi successivamente.
Gli interventi di restauro conservativo riguardano dunque le superfici esterne dell’edificio, in particolare le superfici orizzontali (pavimentazioni, sottobalconi e soffitti) le superfici verticali (prospetti e Torre Littoria) ed il Sacrario.

 

Redazione

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