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LOMBARDIA. GARE D’APPALTO, TUTTI I FORNITORI DELLA REGIONE DOVRANNO ADERIRE AL NUOVO PATTO DI INTEGRITA’

ASSESSORE CAPARINI: UN PASSO DECISIVO NELLA LOTTA A CORRUZIONE
DOVRA’ ESSERE ACCETTATO ANCHE PER AFFIDAMENTI SOTTO 40.000 EURO

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 20 giugno 2019 – Lealta’, trasparenza e correttezza,
oltre all’impegno a non offrire, accettare o chiedere somme di
denaro o altre ricompense, vantaggi e benefici.

Sono gli impegni che devono assumersi i partecipanti alle gare
di Regione Lombardia e inseriti nel nuovo Patto di Integrita’
approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al
Bilancio, Finanza e Semplificazione Davide Caparini.

Il ‘Patto’, entrato immediatamente in vigore, prosegue il
percorso di Regione Lombardia per l’estensione della massima
trasparenza ai procedimenti delle sue gare d’appalto e dovra’
essere sottoscritto da tutti i fornitori di beni e servizi che
intendano partecipare alle gare d’appalto, pena l’esclusione.

RISPETTO DELLE REGOLE – “E’ un accordo con gli operatori
economici – spiega il presidente di Regione Lombardia Attilio
Fontana – che vincola i contraenti al rispetto di regole di
condotta finalizzate a prevenire il verificarsi di fenomeni
corruttivi e a promuovere comportamenti eticamente adeguati”.
“Comportamenti – prosegue il presidente – che dovranno essere
improntati ai principi di lealta’, trasparenza e correttezza,
nonche’ l’espresso impegno, in funzione di prevenzione
amministrativa della corruzione, a non offrire, accettare o
richiedere somme di denaro o qualsiasi altra ricompensa,
vantaggio o beneficio indebito”.

LOTTA ALLA CORRUZIONE – “Con il nuovo Patto di Integrita’ –
commenta l’assessore Caparini – abbiamo compiuto un passo
decisivo nella lotta alla corruzione, e dato uno strumento
indispensabile a Regione Lombardia per la correttezza e la
trasparenza di tutte le gare d’appalto”.

L’accettazione del Patto di integrita’ costituisce condizione di
ammissione alle procedure di gara, a tutte le procedure
negoziate e agli affidamenti anche di importo inferiore a 40.000
euro, nonche’ per l’iscrizione all’Elenco Fornitori Telematico.

Di conseguenza, una copia del Patto di Integrita’, sottoscritta
per accettazione dal legale rappresentante dell’operatore
economico concorrente, deve essere allegata alla documentazione
amministrativa richiesta ai fini della procedura di affidamento
o dell’iscrizione all’Elenco Fornitori Telematico Sintel. Per i
consorzi ordinari o raggruppamenti temporanei l’obbligo riguarda
tutti i consorziati o partecipanti al raggruppamento o
consorzio.

Il sottoscrittore dovra’ rispettare i contenuti del Patto di
Integrita’ anche nei contratti stipulati con i subcontraenti,
ovvero subappaltatori.

COSA STABILISCE IL ‘PATTO’ – “Chi sottoscrive il nostro ‘Patto’
– entra nel merito l’assessore Caparini – si impegna a non
perseguire condotte finalizzate ad alterare le procedure di
aggiudicazione o la corretta esecuzione dei contratti, a non
ricorrere alla mediazione o altra opera di terzi ai fini
dell’aggiudicazione o gestione del contratto, a non
corrispondere ad alcuno, direttamente o tramite terzi, ivi
compresi soggetti collegati o controllati, somme di danaro o
altre utilita’ al fine di facilitare l’aggiudicazione o gestione
del contratto”.

Inoltre, il sottoscrittore si impegna a rendere, per quanto di
propria conoscenza, una dichiarazione sostitutiva concernente
l’eventuale sussistenza di conflitti di interessi, anche
potenziali, rispetto ai soggetti che intervengono nella
procedura di gara o nella fase esecutiva e a comunicare
qualsiasi conflitto di interesse che insorga successivamente.

Il Patto di Integrita’ ha efficacia dal momento della
presentazione delle offerte, in fase di affidamento di contratti
di lavori, servizi e forniture e sino alla completa esecuzione
dei contratti aggiudicati.

CHI NON RISPETTA LE REGOLE VIENE ESCLUSO – “La violazione da
parte dell’operatore economico, sia in veste di concorrente che
di aggiudicatario, di uno qualsiasi degli obblighi previsti dal
Patto di Integrita’ – rimarca l’assessore Caparini – comporta
l’esclusione dalla procedura di affidamento e l’escussione della
cauzione provvisoria”.

Qualora la violazione sia riscontrata e/o commessa nella fase
successiva all’aggiudicazione e durante l’esecuzione
contrattuale, l’applicazione di una penale sino al 5% del valore
del contratto, e/o la revoca dell’aggiudicazione, o la
risoluzione di diritto, ai sensi e per gli effetti dell’art.
1456 del codice civile, del contratto eventualmente stipulato e
l’escussione della cauzione provvisoria o definitiva. E’ fatto
salvo il diritto al risarcimento del danno a favore di Regione
Lombardia.

Il responsabile per la prevenzione della corruzione e la
trasparenza di Regione Lombardia, laddove ritenga sussistano gli
estremi di un reato, denuncia i fatti all’Autorita’ giudiziaria o
ad altra Autorita’ che a quella abbia obbligo di riferirne.

 

Redazione

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