(mi-lorenteggio.com) Milano, 18 dicembre 2019 – “Ogni anno oltre 6.200 lombardi
ricevono una diagnosi di tumore del polmone quando ormai la
neoplasia e’ in fase avanzata. Piu’ dell’80% dei nuovi casi viene
individuato troppo tardi e questo determina una drastica
riduzione delle possibilita’ di cure efficaci per i pazienti. E’
quindi necessario riuscire ad anticipare la diagnosi soprattutto
per le persone considerate a rischio, come i forti fumatori”.
E’ quanto ha dichiarato questa mattina l’assessore al Welfare
della Regione Lombardia Giulio Gallera, partecipando a Palazzo
Pirelli alla presentazione di uno studio internazionale con
l’obiettivo di arruolare, nei prossimi due anni, nel nostro
Paese, almeno 10.000 partecipanti, soprattutto tra i fumatori,
grazie al coinvolgimento diretto dei medici di famiglia della
SIMG (Societa’ Italiana di Medicina Generale e delle Cure
Primarie).
L’obiettivo e’ la creazione della RISP (Rete Italiana di
Screening Polmonare) per meglio definire le modalita’ di un nuovo
screening attraverso l’uso di TAC spirale a basso dosaggio
(low-dose CT scan – LDCT) e di alcuni biomarcatori. In tutta
Italia la Rete verra’ realizzata e coordinata dall’Istituto
Nazionale Tumori di Milano, attraverso un finanziamento
dell’Unione Europea e con il sostegno del Ministero della
Salute.
“L’integrazione fra il lavoro degli oncologi, dei ricercatori e
dei medici di famiglia – ha spiegato Gallera – e’ un valore
importante che richiama e sottolinea l’importanza del percorso,
avviato da Regione Lombardia, di presa in carico del paziente
cronico. Una strada che prevede, altresi’ – ha concluso – la
realizzazione di programmi integrati di prevenzione e la
promozione degli stili di vita sani e corretti”.