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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

I Rolling Stones annunciano le date del loro “No Filter Tour 2020”

Milano, 12 febbraio 2020 – I Rolling Stones, amatissimi nella Milano degli anni ‘70, hanno annunciato le date del loro prossimo tour in Nord America. Si chiama “No Filter Tour 2020” e verrà sponsorizzato dalla Alliance for Lifetime Income, che si occupa di problemi relativi alle pensioni in America.

Gli Stones faranno 15 tappe tra gli USA ed il Canada: San Diego, Vancouver, Minneapolis, Nashville, Austin, Dallas, Buffalo, Detroit, Louisville, Cleveland, Pittsburgh, St. Louis, Charlotte, Tampa ed Atlanta. Il tour ha inizio l’8 Maggio, e si conclude il 9 Luglio.

“È sempre un piacere tornare in America e suonare per una tra le audiences più grandi e migliori del mondo”, ha dichiarato Mick Jagger alla stampa.

Tutto iniziò dall’amicizia di due aspiranti musicisti…

La band dei Rolling Stones venne fondata ufficialmente nel 1962 dagli amici Mick Jagger e Keith Richards, insieme al chitarrista Brian Jones ed il tastierista Ian Stewart. Più avanti, si unirono anche il bassista Bill Wyman ed il musicista Charlie Watts.
In brevissimo tempo, gli Stones raggiunsero il successo: già nel 1964, da un questionario anonimo si scoprì che erano loro la band più popolare in Inghilterra, e non i Beatles.
Nel ‘64 uscì l’album di debutto della rock band, intitolato “The Rolling Stones”, grazie ad una collaborazione con la casa discografica Decca Records. Il primo album degli Stones contiene principalmente covers di canzoni allora famose, come “Route 66”, composta da Bobby Troup, e “Mona (I Need You Baby) di Bo Diddley. Tuttavia, c’era anche la prima canzone composta da Jagger e Richards, “Tell Me (You’re Coming Back)”, oltre che due canzoni scritte dall’intera band, “Now I’ve Got a Witness” e “Little by Little”.
Nel ‘65, la band pubblicò il secondo album, intitolato “The Rolling Stones n°2” in Inghilterra e “The Rolling Stones Now!” negli USA. Questo nuovo album include la prima vera hit degli Stones, “(I Can’t Get No) Satisfaction”.
La leggenda vuole che Richards abbia composto il riff di chitarra di “Satisfaction” mentre era mezzo addormentato, registrandone le note su una musicassetta, e che il mattino dopo non ricordasse più nulla. Il testo della hit, invece, fu scritto da Mick Jagger a bordo piscina in un albergo della Florida.
Nel ‘68, gli Stones stupirono ancora una volta i loro fans con “Beggars Banquet”, un nuovo album contenente successi del calibro di “Sympathy for the Devil” e “Street Fighting Man”.

Gli anni ‘70 ed il picco del successo per gli Stones

Nell’aprile del ‘71, la band pubblicò “Sticky Fingers”, un altro enorme successo. “Sticky Fingers” è diventato noto per la copertina creata da Andy Warhol, raffigurante la zip di un paio di jeans indossati da un modello avvenente. La copertina conteneva una vera cerniera lampo, che si poteva aprire per vedere la biancheria intima del modello con sopra una scritta provocatoria.

La cosa più importante, tuttavia, è che questo album contiene canzoni stupende come “Brown Sugar” e “Wild Horses”.

Inoltre, la storia dell’intrattenimento degli anni ‘70 è segnata dalla pubblicazione dell’album “Exile on Main St.” (1972).

Le sue canzoni furono registrate tra il 1969 ed il 1971, prima in Inghilterra e poi, a partire dal ‘71, in Francia. Infatti, gli Stones erano in “esilio fiscale” per sfuggire alle tasse massacranti del proprio Paese, che in quegli anni si aggiravano intorno al 90% per i cittadini più benestanti.

Il titolo dell’album, infatti, allude proprio a questa situazione di “esilio fiscale” vissuta da molte rockstar dell’epoca, tra cui anche David Bowie, Cat Stevens e Ringo Starr.

Niente studio di registrazione professionale: gli Stones si portarono in Francia lo stesso equipaggiamento con cui avevano già registrato “Sticky Fingers” nella villa privata di Mick Jagger.

Al momento della sua uscita, l’album ebbe recensioni sia positive che negative, ma divenne un vero e proprio mito verso negli anni successivi. La canzone di apertura, “Rocks Off”, dal ritmo psichedelico e dal testo enigmatico, fu un enorme successo. Lo stesso accadde al singolo “Tumbling Dice”, che oggi è tra le canzoni più famose sul mondo dei casinò e del divertimento.

Nel ‘74, gli Stones pubblicarono “It’s Only Rock’n Roll”, registrato a Monaco, in Germania. Nel frattempo, il chitarrista Mick Taylor lasciò la band. Di conseguenza l’album successivo, “Black and Blue”, fu il primo in cui la chitarra è suonata da Ronnie Wood.

Il resto è storia dei giorni nostri: gli Stones continuarono ad essere popolari per tutta la durata degli anni ‘80, e i loro tour attirano ancor oggi fans di tutte le età.

 

L. M.

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