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‘FASE 2’, REGIONE STANZIA 18,6 MILIONI PER ‘RIAPERURA’ IN SICUREZZA DI ESERCIZI COMMERCIALI, MICRO E PICCOLE MEDIE IMPRESE

CON MISURA ‘IO RIAPRO SICURO’ RISORSE ANCHE PER BAR E RISTORANTI
FONTANA: NOSTRO OBIETTIVO E’ CONIUGARE ‘RIPARTENZA’ A SICUREZZA

(mi-lorenteggio.com) Milano, 5 maggio 2020 – Si chiama ‘Safe-Working – Io Riapro
Sicuro’ il nuovo pacchetto di aiuti per le micro e piccole
imprese lombarde, che ammonta a 18 milioni e 680 mila euro, di
cui 15.200.000 di Regione Lombardia e 3.480.000 delle Camere di
Commercio Lombarde.
Il provvedimento e’ stato approvato oggi dalla Giunta di Regione
Lombardia su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico,
Alessandro Mattinzoli, con il concerto degli assessori Martina
Cambiaghi (Sport e Giovani) e Melania Rizzoli (Istruzione,
Formazione Professionale e Lavoro).

ADEGUATA SICUREZZA – “L’intervento – spiega il presidente
Attilio Fontana – e’ finalizzato a sostenere gli esercizi
commerciali e le micro e piccole imprese lombarde che sono state
oggetto di chiusura obbligatoria in conseguenza all’emergenza
epidemiologica Covid-19, per aiutarle a riaprire adottando le
misure adeguate durante la ‘Fase 2′ e ottenere giusti livelli di
sicurezza sia per l’impresa stessa con i suoi dipendenti sia per
i clienti sia infine per i fornitori”.

I BENEFICIARI – Il provvedimento riguarda i settori del
commercio al dettaglio, dei pubblici esercizi (bar e
ristoranti), dell’artigianato, del manifatturiero,
dell’edilizia, dei servizi e dell’istruzione.
Sono escluse le aziende che hanno proseguito l’attivita’ e quelle
che hanno deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i
dipendenti.

ENTITA’ DELL’AGEVOLAZIONE – L’aiuto consiste nella concessione di
un contributo a fondo perduto fino al 60% delle spese ammesse
per le piccole imprese e fino al 70% delle spese per le micro
imprese.
Il contributo e’ concesso nel limite massimo di 25.000 euro.
L’investimento minimo richiesto e’ pari a 2.000 euro.

SPESE AMMISSIBILI – Sono ammesse al contributo le spese per gli
interventi che riguardano la messa in sicurezza sanitaria come
per esempio: macchinari e attrezzature per la sanificazione e
disinfezione degli ambienti aziendali; apparecchi di
purificazione dell’aria, anche portatili; interventi strutturali
per il distanziamento sociale all’interno dei locali; strutture
temporanee e arredi finalizzati al distanziamento
sociale all’interno e all’esterno dei locali d’esercizio
(parafiato, separe’, dehors); termoscanner; strumenti e
attrezzature di igienizzazione per i clienti; dispositivi di
protezione individuale come mascherine, guanti, occhiali; spese
di formazione sulla sicurezza sanitaria, etc.

Unioncamere sara’ soggetto gestore e attuatore della misura.
A seguito di questa delibera, nei prossimi giorni, sara’ emanato
un bando.

MATTINZOLI: SOSTENERE IL TESSUTO PRODUTTIVO – “Per le micro,
piccole e medie imprese e’ un momento drammatico. Per questo e’
doveroso sostenere tutto il tessuto produttivo, perche’ questa
emergenza sanitaria sta diventando anche e sempre piu’ economica”
ha spiegato l’assessore Alessandro Mattinzoli. “C’e’ quindi tutto
il nostro impegno per aiutare le aziende, gli esercizi, le
botteghe a essere nelle condizioni di riaprire rispettando le
necessarie misure di prevenzione sanitaria. Tutto questo e’
frutto di una fattiva collaborazione anche con il presidente di
Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio”.

CAMBIAGHI: AIUTO CONCRETO – “Un aiuto concreto – ha aggiunto
l’assessore Martina Cambiaghi – che Regione Lombardia mette sul
tavolo anche a chi opera nello sport per consentire di attivare
tutti i protocolli sanitari per la ripartenza. La misura
garantira’ non solo alle grandi attivita’, ma anche a quelle
piccole e microimprese che operano in questo settore di poter
partecipare”. “Le imprese del settore sportivo – ha aggiunto
Cambiaghi – in Lombardia rappresentano un importante comparto
economico che negli ultimi 5 anni sono cresciute solo nella
nostra regione del 33%. Quando si parla di sport lombardo ci
riferiamo ad un business che genera oltre 1 miliardo di euro
all’anno nei soli confini regionali con 4 mila (1.000 solo a
Milano) imprese, prima regione d’Italia con un quinto del totale
con oltre 10 mila addetti”.

RIZZOLI: GUARDARE A SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO – “Una misura
che da’ un sostegno vero alle imprese: queste vanno aiutate per
uscire dal lockdown in totale sicurezza per i dipendenti , i
clienti , i fornitori” ha specificato l’assessore Melania
Rizzoli. “Per evitare che aumenti il tasso di disoccupazione,
per aiutare i l reddito delle famiglie, quindi i consumi, ogni
atto e’ vitale e Regione Lombardia da sempre attua politiche a
favore della crescita. Oggi piu’ di ieri”.

 

Redazione

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