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giovedì, Maggio 2, 2024

Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

Brescia. INCANCELLABILE VITTORIA. DAL 27 OTTOBRE 2020 Brescia, Fermata “Stazione FS”, Metropolitana di Brescia

 

(mi-lorenteggio.com) Brescia 28 ottobre 2020. In occasione del ritorno a Brescia della Vittoria Alata, una delle più straordinarie statue in bronzo di epoca romana, dopo due anni di restauro,  Emilio Isgrò ha realizzato un’opera di circa 200 mq che ridisegna la sagoma del capolavoro antico usando le cancellature, tipiche del suo linguaggio espressivo.

L’Incancellabile Vittoria, una monumentale installazione composta da 205 pannelli di fibrocemento fresati, è stata pensata dall’artista siciliano per la parete nord della fermata ‘Stazione FS’ della Metropolitana di Brescia, che si pone come nuova porta d’ingresso alla città, simbolo dell’accoglienza, da martedì 27 ottobre 2020.

Così come nel 1826 il ritrovamento della statua bronzea, ben presto diventata il simbolo della città, aveva avuto il merito di compattare e rafforzare lo spirito di unità nazionale che si esplicitò durante i moti anti-austriaci del 1848, allo stesso modo, l’inaugurazione di questa opera vuole instillare un messaggio di forza per una coraggiosa ripartenza dopo il periodo complicato che si sta attraversando.

“Ho accolto con slancio – dichiara Emilio Isgrò – l’invito che mi viene da una meravigliosa città risorgimentale che sento mia non meno che di tutti gli italiani e, oserei aggiungere, di tutti gli europei di buona volontà. Una città che prima ha dovuto schivare le bombe venute dal buio, e recentemente l’insidia del coronavirus, pagando un tributo rilevante di vite e di sangue”.

“Come già nel dopoguerra – prosegue Emilio Isgrò –, è su queste rovine che bisogna ricostruire, nel segno di una Vittoria alata che viene da lontano e va lontano. Soprattutto con una consapevolezza: che il mondo è cambiato e cambia di continuo, e a noi tocca il compito di accompagnarlo con le nostre competenze e con quella cultura che è sempre stata e rimane il fondamento di ogni sviluppo economico e sociale. Non credo che io, come artista, possa essere indifferente a un discorso del genere, e appunto per questo ho deciso di donare alla città l’opera che realizzerò per la Metropolitana e che intitolerò Incancellabile Vittoria. Come segno di speranza e di fiducia, e soprattutto come tributo d’amore di un italiano ad altri italiani che lottano perché nessuno viva più inutilmente, e ancor più inutilmente muoia”.

V.A.

 

 

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