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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

ASST MONZA. BOLLETTINO COVID-19 del 07.03.2022

(mi-lorenteggio.com) Monza, 7 marzo 2022.

RICOVERATI: 33 pazienti, di cui:

– 25 in Malattie Infettive
– 2 in Pneumologia
– 1 in terapia intensiva
– 5 in UTIR.

Nella settimana dal 28/02 al 06/03 hanno avuto accesso al PS 1649 pazienti, di cui 117 con
sintomatologia Covid, di cui 10 ricoverati.
Deceduti nella settimana dal 28/02 al 06/03: 8 pazienti.
L’età media dei 33 pazienti ricoverati è di 71 anni.

CONFRONTO CON SETTIMANA PRECEDENTE:

Alla data del 28 febbraio 2022

RICOVERATI: 48 pazienti, di cui:
– 38 in Malattie Infettive
– 2 in Pneumologia
– 3 in terapia intensiva
– 5 in UTIR.

Nella settimana dal 21/02 al 27/02 hanno avuto accesso al PS 1692 pazienti, di cui 111 con
sintomatologia Covid, di cui 11 ricoverati.

Deceduti nella settimana dal 21/02 al 27/02: 11 pazienti.

L’età media dei 48 pazienti ricoverati è di 75 anni.

Prof. Paolo Bonfanti, Direttore unità operativa di Malattie Infettive: “Il numero dei
pazienti ricoverati è in continua riduzione: attualmente in ospedale vi sono 33 pazienti
positivi con una media di ingressi di circa 10 nuovi pazienti la settimana, numeri quindi molto
bassi. Questo dato sembrerebbe, a prima vista, contrastare con il dato epidemiologico
nazionale e anche locale che rileva ancora 250 nuovi casi settimanali per 100.000 abitanti
che è un tasso in riduzione ma sempre molto alto. Come si spiega questa discrepanza tra
una ancora elevata circolazione del virus nella popolazione e la drastica riduzione dei
ricoveri? Una possibile interpretazione di questa discordanza sta nella osservazione di due
fatti: da una parte è in progressivo aumento la percentuale di persone che si è sottoposta
alla III dose di vaccino, circa l’80% delle persone sopra i 60 anni in Lombardia. È noto ormai
che la III dose ha un alto valore di protezione sul rischio di ospedalizzazione e di sviluppo di
forme gravi. Il secondo aspetto che spiega il calo dei ricoveri è il fatto che molti dei nuovi
casi di infezione interessano bambini e giovani sotto i 20 anni: fasce di età in cui rischio di
sviluppare malattia grave non è nullo – motivo per cui è importante che si vaccinino – ma più
basso rispetto agli adulti”.

V.A.

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