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CONSIGLIO COMUNALE. LA PROCURATRICE DOLCI OSPITE IN AULA, L’INTERVENTO DI APERTURA DELLA PRESIDENTE ELENA BUSCEMI

(mi-lorenteggio.com) Milano, 18 luglio 2022 – Di seguito l’intervento della Presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi. Oggi l’Aula consiliare ha ospitato la procuratrice aggiunta e coordinatrice dalla Direzione distrettuale antimafia a Milano, Alessandra Dolci, per una relazione sul contrasto alla criminalità organizzata.

Buon pomeriggio a tutte e tutti.
Buon pomeriggio alla nostra ospite, la dottoressa Alessandra Dolci, procuratrice aggiunta e coordinatrice dalla Direzione distrettuale antimafia a Milano.
Grazie, dottoressa Dolci, per la aver accettato il mio e il nostro invito. Grazie alle assessore e agli assessori, a tutto il Consiglio comunale, al nostro Sindaco e ai membri dei Comitati antimafia e legalità del Comune di Milano per la loro presenza.
Penso a questo incontro da un po’ di tempo.
Come sapete, da quando abbiamo avviato questa consiliatura abbiamo avuto occasione di dedicare alcune delle nostre assemblee o parti di esse a temi specifici, non per forza emergenziali ma ritenuti importanti per la città e per il momento storico che stiamo vivendo. Lo abbiamo fatto ospitando esperti o chiedendo alla Giunta delle relazioni su argomenti particolari, sempre con l’intento e la finalità di dotare l’Aula di maggiori strumenti di comprensione e conoscenza, utili ad affrontare in maniera consapevole e preparata il dibattito politico sulla nostra città.
Lo spirito di questo incontro è lo stesso: conoscere meglio per decidere meglio. Io credo però, allo stesso tempo, che questo momento abbia un valore politico particolare, credo che ospitare la responsabile del contrasto alla criminalità organizzata nell’Aula di un Consiglio comunale rappresenti e restituisca una posizione politica molto forte, molto precisa, che vorrei assumessimo insieme.
In fondo è una cosa semplice, eppure non ho ricordi di altri interventi di questo tipo, almeno qui a Milano. Certo la dottoressa Dolci, o i suoi colleghi, sono stati diverse volte ospiti delle nostre commissioni e certo il Comune di Milano con l’impegno del Sindaco, della Giunta, delle Commissioni e dei Comitati qui rappresentati ha sempre rivolto una grande attenzione a questi temi; tuttavia, ritengo che sia proprio nell’autorevolezza del luogo in cui ci troviamo e dell’Istituzione che rappresentiamo la ragione e la forza del messaggio che mandiamo oggi all’esterno di questo Palazzo.
Domani saranno trascorsi trent’anni dalla strage di via D’Amelio, e domani saremo di nuovo tutti insieme, come poco più di due mesi fa, riuniti ai giardini Falcone e Borsellino e poi qui in Sala Alessi per celebrare il ricordo di questi magistrati e dei loro collaboratori assassinati.
Quello di oggi, invece, seppur nel ricordo e alla vigilia di quelle celebrazioni, sarà un confronto – passatemi il termine – di lavoro, tra istituzioni unite che si ascoltano.
Riprendo un concetto espresso da Alessandra Dolci nel suo intervento, due mesi fa, alla commorazione della Strage di Capaci: dottoressa, credo di citarla correttamente, lei ha raccontato di istituzioni che lavorano insieme, che collaborano bene. Ecco, per quanto ci riguarda oggi vogliamo ribadire questo legame.
Lei recentemente ha parlato, anche con riferimento alle Olimpiadi invernali, di buone pratiche messe a punto in occasione di Expo, di modelli di controllo e prevenzione dei tentativi di infiltrazioni negli appalti e nei cantieri che si possono replicare o aggiornare. Io credo che a Milano ci sia la possibilità di fare bene, in questo senso. Che qualcosa sia stata fatta e altro si debba fare.
Mi conforta l’esperienza del nostro Sindaco, il lavoro della Prefettura e delle forze di polizia, del Tribunale e della Procura. Mi conforta che si parta da modelli che hanno dimostrato di funzionare ma comprendo bene che ci sia bisogno di aggiornarli e di migliorarsi sempre. Anche per questo siamo qui: per ospitare il suo messaggio e per capire, per parte nostra, quale contributo possiamo dare.
Il Comune e le istituzioni cittadine sono uniti.

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