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Ensemble Salomone Rossi ad Amsterdam per il Giorno della Memoria 2023

(mi-lorenteggio.com) Milano, 18 gennaio 2023 – In occasione del “Giorno della Memoria” in ricordo della Shoah, L’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam in collaborazione l’Associazione Italiana Amici dell’Università di Gerusalemme, presenta il concerto dell’Ensemble Salomone Rossi

Fiori musicali del barocco ebraico”

che si terra’ presso la Sinagoga Liberale di Amsterdam
(Liberaal Joodsche Gemeenschap Zuidelijke Wandelweg 41, Amsterdam)
Mercoledì 25 gennaio 2023 alle ore 20.00
Concerto inaugurale degli eventi per ricordare i “Canti di Salomone” di Salomone Rossi,
a 400 anni dall’edizione del 1622-1623 – Venezia, presso Pietro e Lorenzo Bragadin
Musiche di Salomone Rossi, Benedetto Marcello, Lidarti, Haendel e Vivaldi

Il concerto è gratuito, è necessario prenotarsi in anticipo sul sito dell’IIC
Per maggiori informazioni: iicamsterdam@esteri.it / www.iicamsterdam.esteri.it
L’Ensemble Salomone Rossi è stato fondato dalla violinista Lydia Cevidalli nel 1991 con l’intento di approfondire il contributo ebraico alla musica del mondo occidentale.
L’Ensemble composto da Nicolò Balducci, sopranista, Lydia Cevidalli e Jamiang Santi, violino e viola, Thomas chigioni, violoncello e Giovanni Togni, clavicembalo,
si è esibito in prestigiose sedi, tra cui ricordiamo I Concerti del Quirinale a Roma, la sala Alessi di Palazzo Marino a Milano, il Teatro Nazionale di Belgrado, La Sinagoga Italiana di Istanbul, a Bergamo per Effettobibbia, negli Stati Uniti, a Madrid, Cremona e in Francia per una tournée di concerti . Il gruppo ha anche partecipato ad una produzione per la BBC ed è attualmente impegnato nel Progetto Marcello, progetto di registrazione dell’integrale dei Salmi musicati da Benedetto Marcello nella sua famosa opera L’Estro poetico armonico.
L’Ensemble ha prodotto alcuni CD che hannno riscosso ottime recensioni e grande accoglienza di pubblico, tra cui Benedetto Marcello Psalms and Sonatas (Dynamics 2021) e Jewish Baroque music (Concerto Classic 2009).
Note al programma
Il programma prevede l’esecuzione de Hishki, Hizki, su testo di Isaac Aboab da Fonseca, ispirato al Cantico dei Cantici e Kol Haneshamah, il cui anonimo compositore del XVIII secolo ha musicato l’ultimo verso del Salmo 150. Entrambi i brani provengono dalla biblioteca della Sinagoga Portoghese di Amsterdam.
Segue un’antologia dei Canti di Salomone di Salomone Rossi, esecutore e compositore alla Corte dei Gonzaga, mai allontanatosi dalla comunità ebraica di Mantova di cui faceva parte, che ebbe l’onore di collaborare con Claudio Monteverdi e i cui canti furono pubblicati a Venezia tra il 1622 e il 1623 in una elegante edizione dei fratelli Bragadini.
Queste composizioni furono eseguite regolarmente in sinagoga a Mantova e in luoghi di studio ebraici a Mantova e Venezia, fino all’invasione del Ducato di Mantova nel 1630 da parte dell’imperatore Ferdinando D’Asburgo, che portò a persecuzioni, esilio e allontanamento per la comunità ebraica lì residente.
Salomone Rossi fu apprezzatissimo esecutore di viola da braccio. Collaborò con musiche per gli allestimenti teatrali dell’attore Leone de’ Sommi.
Benedetto Marcello nell’Estro poetico armonico musica una parafrasi sui primi 50 Salmi di Davide, all’interno di quest’opera compaiono 11 Intonazioni ebraiche che Marcello aveva sentito cantare nelle sinagoghe sefardite e ashkenazite ancora presenti a Venezia. Non è ben chiaro perché il musicista abbia voluto inserire queste melodie nelle sue composizioni che ha affidato a voci maschili soliste, senza alcun accompagnamento strumentale, non sappiamo nemmeno precisamente quale fosse il rapporto del nobile veneziano con le comunità ebraiche presenti a Venezia e quale fosse il significato di questa operazione culturale ma vale la pena sottolineare che queste 11 Intonazioni sono così pervenute integre fino a noi, mentre in generale il patrimonio sinagogale tramandato oralmente è soggetto a modificazioni significative o all’oblio.
Non manca, nel programma, anche Vivaldi, il musicista simbolo di Venezia, con una delle sue composizioni più famose da l’Estro Armonico , raccolta di concerti per violino e archi, con un ruolo altamente espressivo e virtuosistico per violino. Non è un caso che Marcello riprenda in parte lo stesso titolo, aggiungendo l’aggettivo poetico per distinguersi dall’opera di Vivaldi.

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