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In preghiera per la pace: l’Arcivescovo scrive alle comunità religiose non cristiane della Diocesi

«DI FRONTE AL MALE CHE CI DIVIDE SI ELEVI LA VOCE PER CHIEDERE LA PACE»

«LA PAROLA DI DIO CONDANNA IL GESTO FRATRICIDA DELLE GUERRE»

IL MESSAGGIO SARÀ RECAPITATO PERSONALMENTE DAI PARROCI SUL TERRITORIO

(mi-lorenteggio.com) Milano, 1 dicembre 2023 – «Di fronte al male che ci divide e ci schiera gli uni contro gli altri, facendoci più soli e incapaci di vedere le ferite e le lacrime nostre e altrui, si elevi la voce degli uomini e delle donne che si uniscono nel chiedere a Dio quanto non sappiamo costruire con i nostri sforzi: che doni a tutti la pace, che avvenga il regno della pace»: è uno dei passaggi chiave del messaggio con cui l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, si rivolge ai fedeli delle comunità religiose non cristiane (ebraiche, islamiche, fedeli delle religioni orientali…) presenti nel territorio della Diocesi per invocare il dono della pace.

In un contesto segnato dalle guerre e dalla disperazione, l’Arcivescovo invita a non rassegnarsi all’impotenza continuando «a parlare, a sognare e a impegnarsi» con la fiducia di chi «si ostina a credere che il bene vince sul male» e con la consapevolezza che «la Parola di Dio condanna il gesto fratricida delle guerre». Riferendosi in particolare ai cristiani, mons. Delpini li chiama a «intensificare la preghiera di intercessione per la pace» in preparazione al Natale. 

Saranno i parroci (e in alcuni casi i Vicari episcopali), che già intrattengono relazioni con le comunità non cristiane, a recapitare personalmente il messaggio dell’Arcivescovo sul territorio della Diocesi. «Ringrazio per questi legami – conclude mons. Delpini -, convinto della importanza di testimoniare la fraternità che ci lega».

TESTO INTEGRALE DEL MESSAGGIO

Alle Comunità Religiose non cristiane

e ai loro responsabili

In questo tempo che vede noi cristiani impegnati a prepararci alla festa di Natale, celebrazione del dono a cui è giunto Dio per amore delle sue creature, ho chiesto ai miei fedeli di intensificare la preghiera di intercessione per la pace. Ho chiesto che, proprio perché figli amati da Dio operino e preghino ogni giorno per la pace. Perché non possono tacere né sottrarsi ad annunciare la Parola di Dio che condanna il gesto fratricida delle guerre. Continuiamo a pregare perché non ci rassegniamo all’impotenza. Continuiamo a pensare e a parlare, a sognare e a impegnarci con il gesto minimo e l’animo nobile di chi ha fiducia in Dio, ha fiducia nella gente e si ostina a credere che il bene vince sul male.

Mi permetto allora di estendere questo invito anche a voi, perché di fronte al male che ci divide e ci schiera gli uni contro gli altri, facendoci più soli e incapaci di vedere le ferite e le lacrime nostre e altrui, si elevi la voce degli uomini e delle donne che si uniscono nel chiedere a Dio quanto non sappiamo costruire con i nostri sforzi: che doni a tutti la pace, che avvenga il regno della pace. Dio della pace, non ti può comprendere chi semina la discordia; non ti può accogliere chi ama la violenza. Dona a chi edifica la pace di perseverare nel suo proposito, e a chi la ostacola di essere sanato dell’odio che lo tormenta, perché tutti si ritrovino in Te, che sei la vera pace.

Questo mio messaggio vi è stato consegnato dal parroco che già conoscete, con cui avete intessuto rapporti di stima e di fratellanza. Ringrazio per questi legami, convinto della importanza di testimoniare la fraternità che ci lega, perché possiamo essere tutti insieme custodi e portatori del dono della pace che tanto invochiamo.

Buon cammino e buona preghiera

+ Mario Delpini

Arcivescovo di Milano

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