Corsico (2 settembre 2009) – Il Luna Park, tradizione della Sagra di Corsico, per lavori sulla linea ferroviaria Milano-Mortara, quest’anno è stato deciso di spostarlo al parco Giorgella.
Ma, una serie di impedimenti burocratici e tecnici, stanno facendo tardare l’apertura del parco divertimenti. Le giostre sono 41 e circa una cinquantina le famiglie che vivono grazie alle giostre.
"Il luna park doveva essere aperto già da dieci giorni, ma, a oggi" lamentano i giostrai, che da stamane sono sotto al Comune per protestare, "dobbiamo ancora aprire. Siamo italiani, paghiamo le tasse, è il nostro lavoro. Ci sconcerta che non abbiamo ancora i permessi. Abbiamo perso parte del nostro guadagno, Chi ci da da vivere?"
"O tutti o nessuno – ha dichiarato Rocco Umbero, presidente nazionale dell’UNA, Unione Nazionale Attrazionisti – non possono trattarci in questo modo; parliamo di divertimento e dietro a quello che offriamo ai cittadini c’è il destino di 50 famiglie, piccole imprese che lavorono e che hanno già subito ingenti esborsi per affrontare questo periodo nel comune di Corsico. Se domani la risposta sarà negativa e tutte le 42 giostre non potranno essere montate, vedremo come organizzare la protesta coinvolgendo tutti i giostrai”.
Mentre i giostrai con le loro famiglie attendevano fuori, in Comune una riunione tra tecnici e i rappresentanti dei giostrai, cercavano di arrivare ad una mediazione.
Al termine è emerso che il Giorgella potrà ospitare, nell’ambito del parco divertimenti allestito in occasione della Sagra 2009, 35 attrazioni, e non più 41 come si pensava in un primo momento. “Abbiamo fatto tutto il possibile, confrontandoci anche con la Prefettura di Milano – dice il sindaco Sergio Graffeo – per garantire continuità a quella che è una vera e propria tradizione per la Sagra della nostra città. Però le ultime valutazioni tecniche che ci sono pervenute lasciano aperti alcuni dubbi e non danno garanzie di assoluta sicurezza per coloro che utilizzeranno le giostre”. Però si attende il parere della Commissione provinciale di vigilanza, alla quale è stata inviata tutta la documentazione tecnica.
È stato però necessario procedere con alcune verifiche tecniche, incaricando due professionisti, tra i quali anche un geologo. Nelle conclusioni delle perizie viene, in particolare, evidenziato: “In ragione della presenza di terreni incoerenti (sabbie e ghiaie in matrice sabbioso limosa) vi è la possibilità che, in concomitanza di precipitazioni di elevata intensità e durata, si potranno verificare diminuzioni dei valori di portata da parte dei terreni (saturazione)”.
Questo ha portato l’Ente a chiedere alla Commissione provinciale di vigilanza sui pubblici spettacoli, che si riunirà domani, di valutare l’eventuale esclusione di sei attrazioni: giostra seggiolini, tappeto volante, navicella explorer, scivolo toboga e due autoscontri.
Un’esclusione chiesta “tenendo altresì conto – si legge nella lettera inviata dal sindaco anche ai Vigili del fuoco – che le valutazioni della Giunta comunale riguardano, inoltre, aspetti di impatto dell’esercizio dell’attività sulla zona circostante il parco Giorgella – che si presenta fortemente urbanizzata – e profili di ordine pubblico che potrebbero generarsi all’interno del parco”.
Quindi, un parco dei divertimenti in particolare per i bambini, con trentacinque diverse attrazioni, dal 4 al 14 settembre.
“Bisogna lavorare fin da subito per individuare soluzioni – conclude il sindaco, Sergio Graffeo – che soddisfino le diverse esigenze. Forse l’idea di organizzarlo soprattutto per i più piccoli potrebbe essere quella giusta”.
Terminata la riunione i giostrai stanno decidendo cosa fare, se aprire tutti o nessuno, e di valutare azioni di protesta, come l’occupazione della vigevanese con i loro mezzi, in attesa che giunga domani la risposta.
Ma, che Luna Park sarà senza le storiche affezionate attrazioni?
V.A.