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Corsico, Graffeo come Cofferati: permesso di soggiorno ai senegalesi “poliziotto”

Corsico (27 settembre 2007) – Un permesso di soggiorno “per motivi di protezione sociale”, così come prevede la legge sull’immigrazione. È quanto il sindaco di Corsico, Sergio Graffeo vorrebbe fosse riconosciuto ai due senegalesi che l’altro giorno hanno consentito la cattura di un rapinatore.
“Sergio Cofferati – dice Graffeo – ha aperto la strada, riuscendo a ottenere dal ministero dell’Interno la regolarizzazione per una dozzina di moldavi che hanno denunciato chi li sfruttava. Un’applicazione estensiva dell’articolo 18 della legge sull’immigrazione che auspichiamo possa costituire un precedente anche per noi. Perché i due senegalesi che vivono in clandestinità e che, senza timore, hanno bloccato un rapinatore armato meritano molto più di una benemerenza civica”.
Il fatto è avvenuto martedì nel tardo pomeriggio al supermercato “In’s” di viale Liberazione. Un ventenne di Cesano Boscone, con il volto mascherato, ha sottratto circa 1.500 euro terrorizzando i presenti con un coltello in mano. Ha tentato di fuggire, ma due senegalesi che stazionano ogni giorno davanti al negozio vendendo occhiali e pellame, non hanno esitato a intervenire e bloccare il rapinatore, che ha dovuto abbandonare il bottino. Grazie alle testimonianze degli stessi senegalesi, il giovane è stato individuato dai Carabinieri della Compagnia di Corsico e arrestato.
Immediatamente i militari dell’Arma hanno suggerito per loro, come premio, un permesso di soggiorno temporaneo aggiungendo, però, che le leggi in materia sono molto rigide.
Il sindaco Sergio Graffeo ha deciso di prendere in mano la situazione e già da ieri mattina ha fatto avviare una ricerca presso lo staff del sindaco di Bologna per acquisire tutti gli elementi utili a istruire una pratica da inviare al questore e alla procura della Repubblica di Milano. Gli uffici di Cofferati sono stati molto solleciti e disponibili al riguardo e già nei prossimi giorni la documentazione potrebbe arrivare sul tavolo di Vincenzo Indolfi.
In accordo con i carabinieri del comando cittadino, il sindaco intende comunicare al questore ‘la rilevanza (come cita la legge sull’immigrazione) del contributo offerto’ dai due stranieri per l’individuazione e la cattura del responsabile.
Il tal modo, i due improvvisati “poliziotti” potranno ottenere forse un permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale. Permesso che ha la durata di sei mesi e può essere rinnovato per un anno.
“Il permesso di soggiorno – cita la norma – consente l’accesso ai servizi assistenziali e allo studio, nonché l’iscrizione nelle liste di collocamento e lo svolgimento di lavoro subordinato, fatti salvi i requisiti minimi di età. Qualora, alla scadenza del permesso di soggiorno, l’interessato risulti avere in corso un rapporto di lavoro, il permesso può essere ulteriormente prorogato o rinnovato per la durata del rapporto medesimo o, se questo è a tempo indeterminato, con le modalità stabilite per tale motivo di soggiorno. Il permesso di soggiorno può essere altresì convertito in permesso di soggiorno per motivi di studio qualora il titolare sia iscritto ad un corso regolare di studi”.

Redazione

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