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sabato, Luglio 27, 2024

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Sit-in in piazza della Scala pro Birmania

Ieri sit-in a  Roma di fronte all’Ambasciata di Myanmar, oggi a Milano in piazza della Scala in solidarietà al popolo Birmano. Da Myanmar arrivano ad Amnesty International notizie estremamente preoccupanti: le uccisioni e gli arresti di manifestanti delle ultime 24 ore fanno temere che possa ripetersi il bagno di sangue del 1988, quando vennero uccise circa 3000 persone. Per scongiurare questo esito, Amnesty International continua a sollecitare il Consiglio di sicurezza a inviare con la massima urgenza una propria missione a Myanmar, che chieda al governo di garantire la libert`a di manifestazione, porre fine all’uso della forza nei confronti dei dimostranti e liberare tutti i prigionieri politici, oltre 1160 alla fine dello scorso anno, compresa Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace, privata della libert`a da 17 anni. L’organizzazione per i diritti umani chiede anche un embargo completo sulle forniture di armi al governo di Myanmar.Ieri, Amnesty International si `e rivolta anche all’Asean, l’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico, chiedendo a questo organismo di esercitare la propria influenza sul governo di Myanmar e di collaborare alle iniziative che le Nazioni Unite assumeranno per porre fine alla crisi dei diritti umani in corso nel paese. Amnesty International invita inoltre a sottoscrivere on line l’appello in favore di oltre 300 persone arrestate ieri sera , tra cui il noto attore comico Zargana (noto anche come Ko Thura) e diversi parlamentari, esponenti dell’opposizione politica e monaci.

Nel corso del sit-in erano presenti diversi politici milanesi e lombardi, tra i quali il  Presidente del Consiglio Comunale di Milano,  Manfredi Palmeri,  e il Presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati.

Il Presidente del Consiglio comunale di Milano,  Manfredi Palmeri ha sottoscritto ieri l’appello on line di Amnesty International
“Milano, forte del suo Dna civile – ha spiegato il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri – non sta rimanendo in silenzio di fronte alla violazione dei diritti umani e alla negazione delle libertà in Birmania. In queste ore molte iniziative, anche delle istituzioni, stanno sensibilizzando l’opinione pubblica, e la nostra città è pronta a fare ancora di più a partire dal suo Consiglio comunale”

Redazione

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