(mi-lorenteggio.com) Rimini 02 novembre 2007 – È morto nella notte intorno alle 2.00 a Rimini, nella sua abitazione, Don Oreste Benzi, 82 anni, presidente e fondatore della comunità Papa Giovanni XXIII. Il sacerdote è deceduto in seguito ad un un attacco cardiaco.
Da oggi a mezzogiorno nella parrocchia La Resurrezione, in via della Gazzella, a Rimini sud, nei pressi della Statale che porta a San Marino, è stata allestita la camera ardente. Il funerale è previsto per lunedì 5 novembre alle 10.30 nel Duomo di Rimini.
Don Benzi, nacque il 7 settembre del 1925, a San Clemente, piccolo comune in provincia di Forlì. Settimo di nove figli, entrò in seminario a 12 anni, venne ordinato sacerdote nel 1949 e fondò nel 1968 l’associazione Papa Giovanni XXIII, che conta oggi circa 500 case famiglie presenti in 27 paesi, di cui 200 in Italia e trenta comunità terapeutiche per il recupero dei tossicodipendenti.
Numerosi i messaggi di cordoglio che stanno giungendo da tutto il mondo.
Il telegramma del Santo Padre: "APPRESA CON TRISTEZZA NOTIZIA MORTE DON ORESTE BENZI UMILE ET POVERO SACERDOTE DI CRISTO BENEMERITO FONDATORE ET PRESIDENTE COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII SANTO PADRE DESIDERA ESPRIMERE VIVE CONDOGLIANZE AT QUANTI PIANGONO SUA IMPROVVISA SCOMPARSA RICORDANDONE INTENSA VITA PASTORALE COME PARROCO ET IN SEGUITO COME INFATICABILE APOSTOLO DELLA CARITÀ AT FAVORE DEGLI ULTIMI ET DEGLI INDIFESI FACENDOSI CARICO DI TANTI GRAVI PROBLEMI SOCIALI CHE AFFLIGGONO MONDO CONTEMPORANEO.
Il cordoglio del Presidente del Consiglio, Romano Prodi: "Apprendo con dolore la notizia della morte di Don Oreste Benzi. Mi sento vicino ai familiari del sacerdote, ai membri della Comunità Giovanni XXIII e alla Chiesa Cattolica tutta nel giorno della scomparsa di un uomo che ha fatto della carità e della cura ai più deboli il motivo della Sua esistenza.
E’ stato un sacerdote che con un quotidiano e costante lavoro ha saputo costruire una Comunità di dimensioni internazionali con l’obiettivo di salvare e dare assistenza a tante persone in difficoltà a tanti sfruttati e diseredati. Una vita spesa con gioia al servizio del prossimo. Un insegnamento da non dimenticare».
Don Benzi, De Corato: Grazie a lui salve centinaia di donne schiavizzate sui marciapiedi. Ma da ‘pacchetto sicurezza’ silenzio su prostituzione”
“Un grande prete, che ho conosciuto personalmente, cui va dato merito di essersi battuto come nessun altro per togliere dai marciapiedi centinaia di ‘lucciole’ ridotte in schiavitù. Una lezione che oggi andrebbe riletta, mettendo in pratica il divieto di prostituirsi per le strade”.
Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato.
“La sua morte – spiega De Corato – deve ricordarci che in tema di prostituzione urge una risposta normativa. Perché a monte domina il racket, gestito da mafia e organizzazioni criminali, soprattutto romene e albanesi, ma anche cinesi, in evidente crescita”.
“Ma mentre ogni giorno sui marciapiedi di Milano – fa notare De Corato – ci sono donne che subiscono violenze, se non soddisfano le richieste economiche degli sfruttatori, il Governo se la prende comoda. E
non contempla nel ‘pacchetto sicurezza’ alcun provvedimento in materia, rimandando la questione a un ennesimo ddl senza alcuna certezza sui tempi di attuazione”.
“Una colpevole insensibilità – fa notare De Corato – che fa orecchie da mercante anche alle richieste urgenti del Comune di Milano. Che ha esplicitamente chiesto una norma che vieti la prostituzione per le strade”.
Redazione