Per caro petrolio, elettricità + 3,8 % e gas + 3,4% nel 1° trimestre 2008

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    Milano, 29 dicembre 2007- Il ‘caro petrolio’ sta vanificando anche i benefici dell’ulteriore diminuzione delle tariffe di trasporto e distribuzione dell’energia elettrica, decisa dall’Autorità per il quadriennio 2008-2011 (delibera n. 348/07). I forti incrementi dei prezzi petroliferi sono infatti la causa fondamentale dell’aumento delle condizioni economiche di riferimento per le forniture tipo
    alle famiglie per il primo trimestre del 2008: energia elettrica + 3,8% e gas +3,4% (delibere n. 352/ 07 n. 346/07).
    Sui prezzi finali per i consumatori pesano molto le permanenti ed elevate quotazioni internazionali di petrolio e gas, dall’importazione dei quali il nostro Paese dipende per più dell’85% del fabbisogno energetico, un grado di dipendenza ben superiore alla media europea. Negli ultimi 12 mesi il prezzo del petrolio (pur tenendo conto del favorevole andamento del cambio euro/dollaro) è aumentato più del 55%.
    L’Autorità ha anche pubblicato le proposte per l’applicazione del ‘bonus’ alle famiglie bisognose nell’ambito della riforma della tariffa sociale (atto 56/07).
    “Dopo i primi nove mesi del 2007 con bollette in calo, è molto amaro dover registrare e comunicare gli ultimi aumenti, dovuti essenzialmente all’ondata internazionale del caro-petrolio; le sue impennate stanno frustrando i risultati positivi già ottenuti con le liberalizzazioni e la nostra azione che ha portato ad una riduzione delle tariffe dei servizi a rete e ad un contenimento degli oneri di sistema” ha sottolineato il Presidente dell’Autorità per l’Energia, Alessandro Ortis. “Di fatto – ha aggiunto Ortis – l’aumento sarebbe stato superiore se non fossimo riusciti a ridurre ulteriormente le componenti tariffarie per trasporto, distribuzione e misura. Va pure ricordato che renderemo operativo in pochi mesi il nuovo meccanismo deciso dal Governo per il ‘bonus sociale’, teso a rendere meno onerose le bollette per le famiglie più bisognose, e che abbiamo richiesto ulteriori
    miglioramenti della qualità dei servizi. Noto infine che in altri paesi europei sono stati annunciati
    aumenti del gas del 4% in Francia, di quasi il 6% in Germania con punte del 10% in Spagna”.
    Il 2007 si è chiuso registrando un solo incremento trimestrale, nell’ottobre scorso (energia elettrica +2,4%, gas +2,8%). Infatti, a gennaio 2007 le condizioni economiche erano rimaste invariate per l’energia elettrica ed erano diminuite dello 0,6% per il gas; ad aprile, poi, c’era stata una riduzione sia per l’elettricità (-0,4%) che per il gas (-3,4%); a luglio era rimasto invariato il prezzo
    dell’elettricità e diminuito dell’1,6% quello del gas. (* vedi allegati grafici relativi agli aumenti dei prezzi di petrolio e variazioni per gas ed energia elettrica)

    Energia elettrica: ulteriori riduzioni nelle tariffe di trasporto, distribuzione e misura per il periodo 2008-2011

    Le tariffe per i servizi a rete rappresentano circa il 20% della bolletta elettrica totale per i consumatori; la bolletta comprende infatti anche il costo dei combustibili utilizzati nella produzione dell’elettricità, i costi fissi di generazione, gli oneri di sistema e quelli fiscali. Per i servizi a rete elettrica, l’Autorità ha approvato, per il periodo quadriennale 2008-2011, nuovi e ridotti livelli
    tariffari; essi risultano più vantaggiosi per i consumatori, garantendo allo stesso tempo agli operatori maggiori remunerazioni per lo sviluppo, nuovi investimenti e miglioramenti di qualità e sicurezza di sistema. La manovra tariffaria riguarda le attività di trasmissione (rete nazionale in altissima e alta tensione), distribuzione (reti locali in alta, media e bassa tensione), misura (gestione dei contatori).
    Per il 2008, la riduzione nel complesso delle tariffe dei servizi e dei corrispettivi di vendita sarà pari all’1% circa.

    Energia elettrica: aggiornamento trimestrale (gennaio-marzo 2008) delle condizioni di fornitura

    Per la fornitura di energia elettrica, sono state definite ‘condizioni economiche’ che implicano per le
    famiglie un prezzo di 16,51 centesimi di euro per kilowattora, con un aumento per la fornitura tipo
    del 3,8% rispetto al precedente trimestre. Ciò comporta per la famiglia tipo con consumi medi
    (2.700 kilowattora all’anno) una maggiore spesa annuale di circa 16 euro, incluse le imposte. In
    media nazionale, comprendendo anche le piccole imprese, si registra un incremento del 2,4% sulle
    condizioni economiche del trimestre precedente. Le ‘condizioni economiche’, fissate dall’Autorità,
    devono essere obbligatoriamente offerte alle famiglie e alle piccole imprese che non abbiano già
    deciso di scegliere, esercitando la loro libertà, un nuovo fornitore sul mercato.
    Gas: aggiornamento trimestrale (gennaio-marzo 2008) delle condizioni di fornitura
    Per il gas, l’Autorità ha aggiornato le “condizioni economiche di fornitura” che implicano un prezzo
    di 42,58 centesimi di euro per metro cubo con un aumento del 7,3% rispetto al trimestre precedente
    al netto delle tasse; tale aggiornamento comprende anche una quota, pari a circa lo 0,1%, a
    copertura degli oneri connessi agli interventi recentemente assunti per fronteggiare l’emergenza
    degli approvvigionamenti invernali. L’Autorità ha inoltre completato la revisione della componente
    di remunerazione della vendita istituendo un corrispettivo fisso pari a 3,6 euro all’anno.
    L’effetto sui prezzi finali al lordo delle tasse è condizionato anche dall’entrata in vigore al 1°
    gennaio della riforma fiscale prevista dal Decreto Legislativo 2 febbraio 2007, n. 26 che recepisce la
    Direttiva Europea 2003/96 che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti
    energetici e dell’elettricità; infatti, in base alle nuove norme i primi 480 metri cubi di consumo
    godono di minori accise e di IVA al 10%. Ciò comporta che per l’utente tipo, ovvero per la famiglia
    con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1400 metri cubi, l’effetto complessivo è un
    aumento del 3,4% con una maggiore spesa annuale di circa 32 euro. L’aumento del valore medio
    nazionale delle condizioni economiche di fornitura, ovvero dell’insieme dei clienti che consumano
    meno di 200.000 metri cubi all’anno, è invece pari al 6,1%.
    Occorre infine menzionare che appaiono sussistere le condizioni per l’applicazione dell’articolo 1
    comma 290 finanziaria 2008 che prevede anche per il gas la possibilità di diminuire le accise al fine
    di compensare le maggiori entrate dell’Iva.
    Il bonus per le “fasce disagiate”, in arrivo le regole
    Per decreto governativo, i clienti domestici economicamente disagiati o che per gravi ragioni di
    salute debbano utilizzare terapie energivore, potranno beneficiare di un “bonus”; le famiglie in
    condizioni di difficoltà potranno quindi ridurre l’impatto del costo dell’energia elettrica. Non appena
    il decreto sarà entrato in vigore, l’Autorità avvierà ad attuazione il nuovo meccanismo di “tutela
    sociale”, che prevede il coinvolgimento anche delle amministrazioni comunali. Dettagli di tale
    meccanismo sono già oggetto di un documento di consultazione (atto 56/07 del 20/12/07)
    disponibile sul sito www.autorita.energia.it.
    Nuovi miglioramenti per la qualità dei servizi
    L’Autorità ha legato alla manovra tariffaria, un ‘pacchetto’ di nuove regole (delibere n. 333/07 e
    341/07 ) per migliorare ulteriormente la qualità del servizio durante il prossimo quadriennio 2008-
    2011. Le imprese di distribuzione di energia elettrica dovranno ridurre il numero delle interruzioni
    nelle forniture elettriche ai clienti, arrivando ad un miglioramento dell’11% in media a livello
    nazionale, con punte del 17% in alcune zone del Centro-Sud, in particolare Lazio, Puglia,
    Campania, Sicilia, Sardegna e Calabria.
    L’Autorità ha anche richiesto di ridurre ulteriormente la durata delle interruzioni elettriche: per il
    prossimo quadriennio, il miglioramento richiesto nelle aree del Centro-Sud che non hanno ancora
    raggiunto gli obiettivi nazionali è del 26%. In queste regioni, la media annuale dovrà migliorare da
    77 a 57 minuti di interruzioni.
    Gli operatori che non raggiungeranno gli obiettivi di riduzione prefissati dall’Autorità dovranno
    pagare delle penalità; coloro che riusciranno a realizzare miglioramenti superiori a quelli stabiliti,
    riceveranno degli incentivi. Per la prima volta, anche l’operatore del servizio di trasmissione (Terna)
    sarà soggetto a una regolazione della qualità del servizio di trasmissione, valutando la “energia non
    fornita” per i blackout della RTN.
    Infine, dal 2009 si applicheranno standard di qualità anche per la puntualità di tutti gli appuntamenti
    con i clienti e gli indennizzi previsti in caso di mancato rispetto del tempo massimo di esecuzione
    dei lavori e altre prestazioni richieste dai clienti saranno aumentati in caso di ritardi ingiustificati
    Le imprese di distribuzione di energia elettrica dovranno ridurre il numero delle interruzioni nelle
    forniture elettriche ai clienti, arrivando ad un miglioramento dell’11% in media a livello nazionale,
    con punte del 17% in alcune zone del Centro-Sud, in particolare Lazio, Puglia, Campania, Sicilia,
    Sardegna e Calabria.

    Redazione

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