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La Terra Benigna, quattro secoli di storia

(BESATE, 26 MAGGIO 2008) – La terra benigna. E’ il titolo scelto per narrare una storia di esemplarità agricola lombarda, quella di cascina Caremma. Edito per i tipi di Ibis, il volume è stato realizzato dallo storico locale Mario Comincini (che vanta decine e decine di pubblicazioni sulla storia, l’architettura ed il paesaggio dell’Abbiatense e dell’est Ticino) col supporto del giornalista Fabrizio Provera.
Per la prima volta, insomma, Comincini illustra nel dettaglio le origini ed il passato della cascina, il cui nome compare inizialmente in un documento del 1637, uno Stato delle Anime di Besate. Un’epoca in cui le campagne furono spopolate da epidemie di peste (specie quella del 1630), cui nel 1677 segue l’attestazione di un affitto a nome di Cristoroforo Tornamantello. Un capitolo importante è dedicato al possesso della cascina da parte della famiglia Visconti di Modrone, che arrivò a detenere la proprietà di oltre 11.000 pertiche milanesi dell’epoca. Si racconta poi di due affittanze, la prima risalente al 1848, la seconda al 1857, e della storia delle coltivazioni: non tutti, forse, sanno che sino all’Ottocento era coltivata la vite nei campi della Caremma. Assieme al vino erano documentate produzioni di granoturco, aveva, segale e lino. Di particolare interesse le notizie relative alla coltura del riso, che Comincini ricorda essere stata introdotta su impulso degli Sforza a partire dal 1460, e che dopo pochi anni si diffuse anche nell’Abbiatense, e attorno alla cascina Caremma. In questo giocò un ruolo fondamentale il passaggio della Caremma da paesaggio naturale a paesaggio agrario, in virtù soprattutto della presenza di corsi d’acqua; Comincini individua nella presenza della roggia Riazzolo uno dei principali elementi che determinarono l’insediamento originale della cascina.
Nella seconda parte, realizzata da Fabrizio Provera, si ripercorre la storia dal 1988 ad oggi, ossia da quanto Gabriele Corti acquisisce la proprietà della Caremma. Una storia pionieristica, dalla creazione del connubio agricoltura-turismo ai primordi della coltura biologica nel Milanese; e poi l’apparizione sugli schermi Rai nel 1993, l’esplosione del ristoro, l’introduzione delle camere, la grande importanza attribuita all’educazione ambientale ed alla formazione delle scuole, l’incontro con Slow Food e la creazione della prima Natura Spa nel Parco del Ticino, risalente al 2005. Una storia lungo quatto secoli, che continua nel segno del binomio innovazione-tradizione.

Redazione

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