19.4 C
Milano
domenica, Maggio 19, 2024

Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

Array

Cesano. Il Salotto Culturale presenta "Dislessia cosa fare?" Interverrà il Dott. E. Profumo

(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 16 aprile 2009 – Il Dott. Enrico Profumo, neuropsicologo specialista in disturbi dell’apprendimento presso l’ospedale S. Paolo di Milano e rappresentante territoriale della sezione di Milano  Associazione Italiana Dislessia, sezione di Milano, sarà ospite il prossimo 6 maggio 2009 alle ore 21.00 del Salotto Culturale, che si terrà presso la Sala delle Carrozze, che avrà come tema  "DISLESSIA cosa fare?" .

Nel corso del Salotto verrà proiettato il film"Come una macchia di cioccolato",  in cui, 8 ragazzi dislessici, attori protagonisti del film, raccontano i diversi aspetti della dislessia.

Il dott. Enrico Profumo, che da tempo con Giacomo Stella, cognitivista, è tra i maggiori studiosi italiani di questo disturbo e che attraverso l’Associazione AID è il principale sostenitore della proposta di legge all’attenzione del Parlamento Italiano.
Tra i paesi europei l’Italia non si è ancora dotata di un apposita legge per il riconoscimento e la tutela delle persone dislessiche; da circa 7 anni, precisamente dal 2002 è stata scritta una prima proposta; ora la legge è alla sua terza riscrittura e a settimane ricomincerà l’iter parlamentare che vedrà, finalmente, riconosciuti i diritti dei dislessici.

 LA CAUSA DELLA DISLESSIA E’ UN DIFETTO GENETICO A CARATTERE EREDITARIO, UN DANNO DI ORIGINE NEUROBIOLOGICO CAUSATO DA DISFUNZIONI NEL FUNZIONAMENTO DI ALCUNI GRUPPI DI CELLULE DEPUTATE AL RICONOSCIMENTO DI LETTERE E PAROLE E CHE NE IMPEDISCE IL RICONOSCIMENTO AUTOMATICO IL CHE NON COMPORTA DEFICIT D’INTELLIGENZA.

Il bambino va male a scuola fa fatica a leggere, a scrivere e a fare i conti, scambia i numeri e le lettere?

Spesso questi bambini che già si credono diversi e spesso inadeguati, vengono scambiati dalle insegnanti e dagli stessi genitori per incapaci e svogliati, causando seri danni alla loro all’autostima. Una delle cause dell’abbandono scolastico è determinato da questo disturbo non riconosciuto.
A volte andare male a scuola è un problema di geni non di intelligenza. La letteratura scientifica è ormai concorde: dal 3-5 per cento della popolazione nel mondo nasce con questo disturbo la "DISLESSIA", solo in Italia secondo le statistiche 1.500.000 tra bambini e adulti, si stima che in ogni classe ci sia un bambino dislessico.
Anche se spesso si accompagna ad altri disturbi dell’apprendimento, non ha, dunque, nulla a che fare con l’intelligenza. In diversa misura, i dislessici fanno fatica a leggere fluentemente, a scrivere correttamente (disgrafia – disortografia), ad attribuire un significato ai numeri e a effettuare operazioni matematiche (discalculia). A parte i casi più gravi, i dislessici riescono a leggere, ma a prezzo di un lento e faticosissimo impegno. Si nasce dislessici però si vive, e si può vivere bene. Oppure malissimo. Dipende dagli altri. Non ci sono terapie per "guarire" solo strategie di compensazione ed aggiramento.

Per questo la medicina della dislessia è tutta sociale. E’ la disponibilità ad aiutare il dislessico ad aggirare le difficoltà non necessarie da parte: della scuola, delle insegnanti che spesso sono impreparate, del datore di lavoro, delle istituzioni. E’ la società che deve abituarsi a vedere la dislessia, che si nasconde e che avvolge persone intelligenti in una rete di parole scritte, da cui, molto spesso, potrebbero essere sciolti senza danno per nessuno. Per questo è importante imparare a riconoscerla ed è urgente una precisa diagnosi, in genere è possibile, prima della fine della seconda elementare.

Cosa può attualmente fare la scuola? Il ministro Gelmini ha emanato una serie di "raccomandazioni" inviate a tutte le scuole affinchè gli studenti dislessici "certificati" siano autorizzati ad usare gli "strumenti compensativi e dispensativi" (verifiche orali,niente letture ad alta voce, possibilità di usare in classe computer con correzione ortografica e lettore vocale, tavola pitagorica, calcolatrice, registratore). Alle insegnanti spetta il compito di attenersi alla circolare ministeriale, ed ai genitori il compito di una stretta sorveglianza e collaborazione, affinchè tali disposizioni vengano osservate.

Redazione

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Ads -
2,585FansMi piace
160FollowerSegui
0IscrittiIscriviti

Ultime news

- Ads -