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Legalità appalti, il via ai lavori del comitato

(mi-lorenteggio.com)  Milano, 18 settembre 2009 – Si è svolta ieri al Palazzo Pirelli la prima riunione del "Comitato per la legalità e la trasparenza delle procedure regionali", istituto con un decreto dal presidente Roberto Formigoni lo scorso 7 agosto, con lo scopo di dare un supporto a Regione Lombardia per garantire la massima legalità e trasparenza nelle procedure di appalto, perfezionando un’attività che la stessa Regione sta già da tempo svolgendo.
Ne fanno parte Salvatore Boemi, magistrato amico e collaboratore di Giovanni Falcone, in prima fila nei processi alla n’drangheta, Giuseppe Grechi, presidente emerito della Corte d’Appello di Milano, per anni ai vertici del Consiglio superiore della Magistratura, il generale Mario Mori, prefetto della Repubblica, a suo tempo braccio destro del generale Dalla Chiesa e capo dei Ros che catturarono Totò Riina e il colonnello Giuseppe De Donno, capo di gabinetto di Mori quando questi fu direttore del Sisde.
"Si tratta di personalità di rilievo nazionale – ha detto Formigoni in conferenza stampa – quattro servitori dello Stato che hanno accettato di affiancare Regione Lombardia in un momento come questo in cui è in atto un grande processo di modernizzazione, anche in vista di Expo, con la realizzazione di strade, autostrade, ferrovie, ospedali, oltre al rilancio del settore edilizio".
"Questa del Comitato – ha aggiunto il presidente – è una sfida molto seria, che si svolgerà per certi versi anche percorrendo vie nuove. Sono due i doveri che sento di avere: procedere a tappe forzate nell’opera di modernizzazione, realizzando tutte le infrastrutture che sono necessarie e allo stesso tempo fare in modo che questa opera avvenga in assoluta trasparenza e che vengano premiati gli imprenditori e il lavoro onesti".
"Con il contributo del Comitato – ha sottolineato Formigoni – potremo far compiere al nostro sistema un ulteriore salto di qualità, senza sovrapporsi in alcun modo alle attività della magistratura e della polizia giudiziaria. Il compito del Comitato riguarda il rafforzamento dei presìdi della legalità svolto dall’interno del sistema".
Il primo lavoro che sarà svolto nelle prossime settimane, secondo quanto ha riferito lo stesso Formigoni, è la realizzazione di una mappatura dei pericoli di infiltrazione mafiosa, anche sulla base di sentenze già emesse da tribunali lombardi ma non solo. Una volta conclusa la mappatura saranno attivate una serie di iniziative tra cui giornate di formazione per i dirigenti regionali, un vademecum per gli imprenditori e proposte per affinare le procedure degli appalti indetti dalla Regione e dalle società collegate che saranno vagliate dallo stesso Formigoni e dalla Giunta.
Salvatore Boemi si è detto "orgoglioso di fare parte di questo Comitato" e al tempo stesso convinto che quella contro la criminalità sia "una battaglia da combattere fino in fondo e tutti insieme". Giuseppe Grechi ha sottolineato la necessità di acquisire i risultati del lavoro della magistratura svolti in Lombardia (Milano e Brescia in particolare) ma anche in altre regioni specie meridionali. Il generale Mori ha individuato come compito del Comitato quello di "creare dottrina in questo settore e strumenti di contrasto e di presidio paradigmatici da esportare in altre aree del Paese". De Donno ha infine sottolineato la positiva collaborazione tra magistratura e Pubblica amministrazione.

Redazione

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