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MM2 Assago rinviata l’inaugurazione, la rabbia del Sindaco Musella

(mi-lorenteggio.com) Assago, 11 gennaio 2010 – Il 17 aprile 2003 il Consiglio Regionale della Lombardia ha dato il via libera al prolungamento della linea 2 verso sud, con la nuova diramazione di Assago – Milanofiori Forum. La nuova tratta sarebbe dovuta entrare in servizio nel 2006/2007. Ma, così non è stato.

Comunque, a fine 2010, terminati i lavori di prolungamento M2 Famagosta-Assago Stazioni Milanofiori Nord e Milanofiori Forum e delle relative sistemazioni esterne con la costruzione di una metropolitana in superficielunga circa 4,8 km, il cui costo complessivo è stato di 88 milioni di euro circa, la nuova tratta sarebbe dovuta essere inaugurata prima di Natale, poi, dopo alcuni ritardi, una nuova data garantiva l’entrata in servizio per il 23 gennaio 2011 come inizialmente annunciato quasi uffialmente durante il termine dei lavori della nuova tratta e delle due fermate di Assago. A dare l’ok mancavano solo i collaudi.

Ma, ieri, ATM e MM hanno annunciato un ulteriore ritardo, forse di circa un mese, a causa di problemi di sicurezza come emerso dai primi collaudi dei sistemi di segnalamento e degli apparecchi d’allarme sui binari.

Il Sindaco di Assago, Graziano Musella

 

"Ovvio che davanti alla sicurezza dei cittadini, anche la rabbia e la delusione devono fare un passo indietro -commenta il sindaco Graziano Musella, il giorno dopo l’ennesimo rinvio di ATM e MM- Ora però bisogna mettersi nuovamente intorno ad un tavolo, questa volta politico, e trovare un accordo. Io non ci sto a vedere un’opera finita che non decolla. Lo scorso novembre avevamo stipulato un accordo tra Enti, MM e ATM per la messa in esercizio il 23 gennaio e ora che si fa?. Attenzione perché il territorio aspetta questo evento da molto tempo. Capisco che collaudare una infrastruttura come la metropolitana è un fatto importante e niente deve essere trascurato, ma arrivare a un ritardo di 4 settimane mi salta la pazienza, ma non solo, qui rischia di saltare anche il saldo dell’ultima rata di gennaio e si parla di 3 milioni di euro. Verseremo questa cifra solamente in presenza di precise garanzie sull’apertura delle nuove fermate. Voglio precisare che i collaudi servono proprio per individuare le anomalie, che sono assolutamente di routine per opere impegnative come la metropolitana".


Inoltre, un ulteriore preoccupazione per i sindaci della zona, i cui cittadini attendono  l’entrata in funzione della nuova tratta della metropolitana,  sarebbe quella di alcune presunte voci sul prezzo del biglietto.

"Non sono per nulla allarmato – afferma il Sindaco di Buccinasco Loris Cereda – dall’eventuale ritardo nell’apertura delle due nuove stazioni della metropolitana ad Assago. Credo, infatti, che qualche ulteriore riflessione sulla sicurezza sia doverosa. Ciò che invece mi preoccupa è il costo del biglietto. E’ evidente che se la tariffa dovesse essere maggiore di quella che normalmente i cittadini di Buccinasco pagano per recarsi a Milano, la nuova stazione, per la nostra città, così come per i Comuni del Sud Milano che condividono lo stesso tipo di biglietto, risulta assai poco utile. Mi auguro, quindi, che siano solo voci giornalistiche. Se così non fosse è necessario concertarsi ed affrontare l’argomento. Anche perchè se vogliamo incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici dobbiamo pensare ad una tariffa agevolata per tutti i Comuni di "cintura" ".

Ma, l’ennesimo ritardo nell’apertura della nuova fermata di Assago della MM2, in quei di Corsico,  accende il dibattito sulla necessità di rivedere il sistema del trasporto pubblico locale, soprattutto dal punto di vista delle tariffe. Anche perché i pendolari sanno già che riceveranno la doccia fredda annunciata dall’assessore ai Trasporti regionale Raffaele Cattaneo, con un aumento dei biglietti anche del treno Milano-Mortara che può aggirarsi tra il 25 e il 30%.

La sindaca Maria Ferrucci ha sottoscritto un documento, firmato da numerosi sindaci di diverse appartenenze politiche, dove si sottolinea: "I nostri cittadini sono pesantemente penalizzati dalla politica tariffaria che, per mezzo di Atm, il Comune di Milano ci impone. Fino a qualche tempo fa la giustificazione del fatto che i biglietti venissero aumentati ad ogni estate consisteva, secondo Milano e Atm, nel fatto che Palazzo Marino pagava la differenza tra il costo di un euro a corsa alla quota di aumento che non veniva scaricata sui milanesi. Adesso abbiamo invece appreso che Atm ha finanziato con 25 milioni di euro il Comune di Milano e tra qualche mese con altri 50 milioni di euro. Dunque, non solo Palazzo Marino non paga, ma al contrario si fa pagare da Atm, compromettendo il bilancio dell’Azienda a scapito della manutenzione e delle corse. Tra l’altro il Comune di Milano da qualche anno fa pagare soprattutto ai nostri cittadini l’Ecopass e ha portato le zone blu del parcheggio anche ai nostri confini".

Da qui la decisione di organizzare un incontro che si terrà domani, mercoledì 12 gennaio, nel palazzo comunale di Sesto San Giovanni. Per Corsico vi parteciperà l’assessora ai Trasporti Rosella Blumetti.
"Il problema di fondo – dice l’assessora – è ragionare come area metropolitana, altrimenti non risolveremo mai l’annosa questione dell’uniformità del biglietto per il trasporto pubblico. I Comuni della prima cintura non devono più essere considerati come hinterland, scaricando su di loro tutti i problemi e gli impatti negativi. I nostri pendolari sono, giustamente, stufi di finanziare i dividendi che Atm versa poi al Comune di Milano. Non siamo dei satelliti da sfruttare, ma parte integrante, dal punto di vista sociale, culturale ed economico, del capoluogo lombardo. Però occorre superare alcune contraddizioni, perché fino ad ora abbiamo subìto il raddoppio senza treni dei quaranta chilometri della linea ferroviaria Milano-Mortara, i continui aumenti dei biglietti extraurbani dei bus e versiamo una quota a parte per avere qualche corsa in più, anche se il servizio che ci viene offerto non è certo da città metropolitana".

Anche dalla vicina Cesano Boscone, la polemica è matura. L’assessore ai Trasporti del Comune, Aldo Guastafierro interviene sulla querelle nata all’indomani dell’ennesimo rinvio dell’apertura della nuova stazione metropolitana ad Assago, legata anche alla proposta di adottare il biglietto urbano per le aree di prima cintura: "Purtroppo il trasporto pubblico è troppo spesso considerato un costo fine a se stesso e non un’opportunità. Per anni abbiamo insistito affinché Atm introducesse il biglietto unico, a tariffa urbana, almeno per i Comuni della prima cintura, perché molti cittadini si trovano di fronte al paradosso che vivono a pochi metri dal confine con Milano, ma devono pagare un supplemento. Quindi domani ci saremo all’incontro organizzato dal sindaco di Sesto San Giovanni, perché riteniamo che la cosa debba diventare una priorità dell’agenda politica, sia della Regione sia del Comune di Milano delegato in materia. Non possiamo continuare a chiedere ai nostri cittadini di utilizzare i mezzi pubblici, se poi li si costringe a pagare molto di più di quanto paga il proprio vicino di casa, solo perché abita qualche metro oltre il confine territoriale. Inoltre – prosegue l’assessore – credo sia fondamentale favorire i Comuni che investono ingenti risorse per agevolare gli spostamenti con mezzi pubblici, come abbiamo fatto noi con l’istituzione di una navetta,che però ci è stato imposto debba rimanere rigorosamente all’interno dei confini territoriali, o con la quota parte che versiamo ad Atm per garantire un minimo di corse in più ai nostri cittadini".

V.A.

(aggiornato alle ore 19.45)

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