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Legnano. "Questo PGT non ci rappresenta"

(mi-lorenteggio.com) Legnano, 31 ottobre 2011 – Riceviamo e pubblichiamo:

Il Piano di Governo del Territorio (PGT) è lo strumento fondamentale per disegnare il futuro di una città: si delineano nel presente le linee di sviluppo economiche, sociali, civili, di welfare ecc. che determineranno cosa sarà una città nei prossimi 20 anni. Sarebbe buona cosa quindi che il PGT fosse espressione, se non dell’intera città, almeno di una maggioranza molto più ampia di quella che nel contingente governa la città.

Da alcuni giorni anche Legnano ha il suo PGT. Peccato che sia stata un’occasione mancata sia sul piano politico sia sul piano della ricerca di una identità di città.

Sul piano politico perché la maggioranza non solo non è riuscita ad ampliare la base di consenso coinvolgendo le opposizioni (in tutto o in parte), ma l’ha addirittura ridotta perdendo l’appoggio del consigliere di FLI.
Provincia e Regione, due amministrazioni dello stesso colore politico, hanno avanzato forti dubbi ricordando che era necessario privilegiare uno strumento di concertazione sovracomunale ed interistituzionale attraverso una governance di vasta area (strumento che al momento manca del tutto).
Il giorno dopo l’approvazione i cittadini del quartiere San Paolo hanno espresso le loro perplessità sulla bontà degli interventi che toccano il loro quartiere.
Non sembra il miglior modo per incominciare.

Sul piano dell’identità perché non si intravede una vision di città definita.
Legnano non è più la città del Guerriero, quella descritta all’ingresso della Basilica di San Magno: “I pascoli, le vigne, le messi, l’abbondanza di acqua, il tempio, le numerose famiglie nobili danno lustro a Legnano”.
Legnano non è più la città dei cortili sempre così ben descritta dalla Compagnia dei Legnanesi nelle molte piece teatrali.
Legnano non è più la Manchester d’Italia con i suoi imprenditori illuminati e con le tante fabbriche che erano il cuore pulsante della città.
Legnano è oggi una città incerta nella sua identità e sicuramente l’aumento del cemento (con conseguente consumo di suolo), un PGT in continuità con il vecchio PRG, la scarsa attenzione ai problemi del traffico e a soluzioni che possano combattere la crisi economica in atto (favorendo l’occupazione e dando una prospettiva di futuro alle giovani generazioni) non aiutano a immaginare quale potrebbe essere la sua futura identità.

Da parte nostra siamo stati convinti fin dall’inizio che il PGT dovesse essere di tutti e non solo della maggioranza ed allora abbiamo cercato di svolgere al meglio la nostra parte senza pregiudizi e per il bene comune della città.
Ecco quanto abbiamo fatto: un seminario nell’ormai lontano novembre del 2008; un questionario distribuito ai cittadini sul loro sogno di città nell’inverno 2008/2009; la restituzione dei risultati con una tavola rotonda partecipata anche da esponenti della maggioranza; il coinvolgimento di esperti nell’analisi e nelle tante proposte avanzate all’amministrazione; il contributo dato dai nostri consiglieri a tutte le diverse fasi del dibattito e del confronto in aula (nel quasi totale silenzio dei consiglieri di maggioranza). Il constatare che le nostre perplessità erano condivise anche da Provincia e Regione e il riconoscimento del lavoro svolto da parte del vice sindaco, restano a testimonianza del nostro impegno, ma il PGT approvato non ci rappresenta e non rappresenta la città che ci prefiguriamo.

La nostra città viene fuori dalla sintesi del lavoro svolto in questi mesi: più occupazione e lavoro attraverso lo sviluppo delle attività terziarie di servizio alle imprese e attraverso la conservazione e lo sviluppo della base produttiva; traffico e viabilità più ordinati; una particolare considerazione per il fiume Olona; sviluppo delle energie alternative; attenzione alle fasce deboli attraverso un welfare concertato con gli altri comuni del territorio, così come una gestione amministrativa che tenga conto di una governance sovracomunale; sicuramente meno cemento e usato con maggiore razionalità; stop ai supermercati; attenzione a istruzione e formazione; costruire una città della cultura e delle relazioni, e tanto altro ancora.

Abbiamo votato contro il PGT proposto dalla maggioranza, ma saremo impegnati nel futuro a lavorare per apportare tutte le modifiche utili ad suo miglioramento al fine di renderlo uno strumento per lo sviluppo equilibrato di tutta la città e non solo di una sua parte.

Eligio Bonfrate, Insieme per Legnano
Salvatore Forte, Partito Democratico
Angelo Pisoni, Verdi

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