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Milano. 12 beni confiscati alle mafie aprono al pubblico sabato 5

Milano, 3 novembre 2011 – “A Milano c’è bisogno della ‘legalità organizzata’, perché siamo di fronte a un’aggressione senza precedenti delle organizzazioni criminali, cui dobbiamo rispondere con una reazione corale e inequivocabile da parte di tutta la città”.
Lo ha dichiarato stamattina l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino durante la presentazione dell’iniziativa “Scopri il bene! Giornata porte aperte dei beni confiscati alle mafie e assegnati al riutilizzo sociale”, organizzatadall’associazione Libera per sabato 5 novembre nei Comuni di Milano, Corsico, Garbagnate Milanese, Paderno Dugnano e Sesto San Giovanni.

La conferenza stampa si è svolta in un appartamento confiscato alla mafia e in gestione all’assessorato alle Politiche sociali. L’appartamento, in viale Jenner 31, dove attualmente vengono accolte persone anziane in difficoltà, era di proprietà di Giuseppe Ferraro detto “Mussuni”, il referente cittadino del clan Pesce di Bellocco di Rosarno (Rc). Ferraro, cognato di Salvatore Pesce, detto “U Babbu”, è finito in carcere nel 2006 con l’accusa di traffico di droga ed estorsione nell’ambito dell’inchiesta “All Inside 1” e “All Inside 2”, coordinate dalla Dda di Reggio Calabria del Procuratore Capo Giuseppe Pignatone.

A Milano sono già stati riassegnati 90 beni confiscati alle mafie.

“Il Comune di Milano – ha proseguito l’assessore Majorino – sostiene con orgoglio questa importante iniziativa di Libera che serve a sensibilizzare la cittadinanza sui temi della legalità. Per questo, nella giornata di sabato 5 novembre, a partire dalle ore 15, invitiamo tutti i milanesi ad andare a visitare 12 beni confiscati alle mafie che si trovano nella nostra città. Visitare uno di questi luoghi ci costringe ad aprire gli occhi e a renderci più consapevoli di ciò che avviene ogni giorno nella nostra città
e nel nostro Paese. La Giunta Pisapia si è già fatta carico di alcune azioni importanti nella lotta contro le mafie. Tra queste, ovviamente, l’istituzione della Commissione Antimafia: il contrasto alla criminalità organizzata e alle infiltrazioni mafiose nel tessuto produttivo milanese è una priorità assoluta, soprattutto in vista di Expo 2015. Insieme a Libera – ha concluso l’assessore – intendiamo fare la nostra parte per favorire e rafforzare l’uso pubblico e sociale dei beni confiscati. Per questo daremo sempre maggiore pubblicità a ciò che accade in questi luoghi, perché non si tratta di semplici beni demaniali ma veri e proprio giacimenti di buona legalità che vanno conosciuti e resi fruibili, assegnandoli solo a esperienze collettive in grado di esaltarne le ricadute utili alla collettività”.

Redazione

Ecco i 12 beni confiscati alle mafie visitabili sabato 5 novembre:

Via Curtatone 12 Associazione Suonisonori
Via Venini 34 Associazione L’Altropallone
Via Oxilia 13 Associazione Opera San Francesco per i
poveri
Via Jean Juarez 7/9 Arché
Viale Monza 142 Auser Milano
Via Ceriani 14 Associazione Il Balzo
Via Serra 14 Cooperativa Comunità Progetto
Via Monteceneri 58 Cooperativa La Strada
Via Baldo degli Ubaldi 8 Fondazione Casa della Carità
Via Varesina 66 Fondazione Exodus
Via Farini 73 Acli Milano
Viale Jenner 29/31 Comune di Milano, Ass. Politiche sociali e Cultura della salute, settore Anziani

Redazione

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