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Milano. Giornata contro la violenza sulle donne, Podestà e Stancari annunciano la nascita di un Osservatorio provinciale

(mi-lorenteggio.com) Milano, 25 novembre 2011 – Nell’ambito della «Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne», il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà, e l’assessore alle Pari opportunità, Cristina Stancari, hanno partecipato, nel pomeriggio, alla fiaccolata promossa da Via Vivaio, partita da piazza San Babila e conclusasi a Palazzo Isimbardi. La sede dell’Amministrazione, che, nell’occasione, è stata illuminata di rosa, ha, poi, accolto i numerosi cittadini che hanno aderito all’evento. La manifestazione s’è rivelata utile per fare il punto della situazione sui dati, in chiaroscuro, provenienti dai principali centri antiviolenza del Milanese.

In base all’ultima elaborazione delle quattro principali realtà impegnate sul versante del contrasto a questa piaga sociale (“Soccorso violenza sessuale” e “Soccorso violenza domestica” della clinica Mangiagalli, “Cerchi d’Acqua”, “Casa delle donne maltrattate di Milano” e “Servizio disagio donna” della Caritas), i numeri del biennio 2010-2011 risultano preoccupanti. Lo scorso anno, 2.100 donne (il 68% delle quali italiane) hanno, infatti, presentato richieste d’aiuto a causa di violenze di carattere psicologico (36%), fisico (30%), sessuale (16%), economico (11%) e legate a stalking (6%). 1.529 gli interventi sanitari, le consulenze e le attività di assistenza legale, psicologica e sociale. 25 le donne temporaneamente inserite in case di accoglienza protette. Nel 23% dei casi, pure i figli sono stati oggetto di maltrattamenti. Questi dati sono suffragati da quelli raccolti, nei primi 10 mesi del 2011, dal “Soccorso violenza sessuale” e dal “Soccorso violenza domestica” della Mangiagalli: 495 le richieste sino ad oggi pervenute; nel 24% dei casi si tratta di minorenni.

La necessità di armonizzare queste informazioni ha indotto la Provincia di Milano a pianificare, insieme con i centri citati, la costituzione di un “Osservatorio permanente contro la violenza di genere”. L’obiettivo è quello di sperimentare, anche grazie alla collaborazione dell’Università Bicocca, una scheda di rilevazione dei dati unica allo scopo di monitorare, nel Milanese, i casi di violenza sulle donne. Tale iniziativa sarà presto affiancata da un Tavolo provinciale sulla violenza di genere, aperto a realtà pubbliche e private, in grado di mettere in rete le best practise e i servizi offerti nel territorio.

«Gli impegni quest’oggi durante la fiaccolata dimostrano la volontà della Giunta di adottare politiche attive capaci di prevenire eventuali violenze consumate anche tra le mura domestiche – ha dichiarato il presidente Podestà -. Intendiamo, dunque, continuare a condurre una battaglia di civiltà e di democrazia accanto a molte cittadine vittime invisibili di soprusi perpetrati da uomini senza scrupoli. Le nostre donne, che quotidianamente addolciscono le vite di tutti noi, devono sentire le Istituzioni al loro fianco. Le vittime devono, dunque, mettere da parte paure e timori che alimentano il muro di omertà pericoloso pure per i loro figli. Il silenzio è, infatti, la migliore arma di chi, rinnegando il valore della dignità umana, traduce in abusi le proprie frustrazioni».

 

«Secondo recenti dati Istat, ogni 15 secondi nel mondo una donna viene aggredita fisicamente o verbalmente – ha aggiunto l’assessore Stancari -. In Italia, sono 10 milioni le donne che almeno una volta nella vita hanno subito una forma di violenza e, nel solo 2010, sono state un milione quelle che hanno subito almeno una volta una violenza. Tre donne su 10 hanno, inoltre, subito una violenza fisica o sessuale.

 

 Un dato allarmante riguarda poi le minorenni: un milione e mezzo ha subito uno stupro prima dei 16 anni. In Italia, le donne tra i 16 e i 50 anni muoiono più per le violenze che per gli incidenti stradali. Sono dati allarmanti che devono spingerci a fare delle serie riflessioni: purtroppo la violenza sulle donne è sempre in aumento, soprattutto tra le mura domestiche (il 70% dei casi), quindi compiuta da parte di mariti, fidanzati o compagni. Per questo a volte le donne fanno fatica a denunciarla. Come Istituzione ci siamo fortemente impegnati fin dall’inizio del mandato a promuovere azioni per dire basta alla violenza contro le donne: abbiamo dato il via all’Osservatorio provinciale permanente contro la violenza di genere e, con i principali centri antiviolenza, stiamo sperimentando una scheda comune di rilevazione dei dati. Stiamo, inoltre, promuovendo un tavolo provinciale sulla violenza di genere, in cui far confluire sia le realtà pubbliche sia quelle private, per lo scambio di buone prassi per la messa in rete dei servizi offerti, il monitoraggio del fenomeno e la promozione di nuove iniziative».

Redazione

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