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LOMBARDIA. TRENI, SORTE: OLTRE 1,6 MILIARDI DI EURO PER 160 NUOVI CONVOGLI

Milano, 11 luglio 2017 –  "Oltre 1,6 miliardi di euro per comprare subito 160 nuovi treni". E’ questa la ricetta della Regione Lombardia per far svoltare il sistema ferroviario regionale. L’annuncio e’ stato dato dal presidente Roberto Maroni e dagli assessori Alessandro Sorte (Infrastrutture e Mobilita’) e Massimo Garavaglia (Economia, Crescita e Semplificazione).

INVESTIMENTO PIU’ IMPORTANTE NELLA STORIA DELLA REGIONE – "E’ il provvedimento piu’ importante della storia della Regione Lombardia – ha detto Sorte – e l’emendamento approvato oggi in Commissione ci consentira’ di attivare subito 3 gare di appalto per comprare almeno 160 treni con i quali rinnoveremo completamente la flotta di Trenord".

NOI UNICI A NON TAGLIARE – "E’ un emendamento – ha continuato – che stravolge il sistema ferroviario lombardo. Siamo l’unica regione in Italia che non ha tagliato il servizio, che non ha aumentato le tariffe negli ultimi 3 anni e che continua a crescere come numero di utenti. Oggi trasportiamo 730.000 persone, che diventeranno oltre 1 milione entro 5 anni".

NUOVO PIANO STRAORDINARIO RINNOVO TRENI – I 160 nuovi treni saranno, indicativamente, cosi’ ripartiti: – il 65 per cento saranno treni suburbani ad alta capacita’, a due piani, destinati alle Linee S e al Passante Ferroviario di Milano – il 15 per cento treni regionali a trazione diesel, destinati alle linee non elettrificate della Lombardia (aree di Pavia, Cremona, Brescia) – il 20 per cento saranno destinati alle altre linee regionali.

OGGI IN SERVIZIO 350 TRENI – Oggi i treni in servizio in Lombardia sono circa 350, di cui circa la meta’ e’ nuova, cioe’ entrata in servizio dopo il 2007, grazie ai precedenti finanziamenti regionali. La restante meta’, quella che si va a sostituire ora, risale al 1975-1990. Si riduce l’eta’ media dei materiali rotabili: era di 25 anni intorno al 2000, e’ di 18 oggi, arrivera’ a circa 12 anni intorno al 2025 a conclusione del piano. LE RISORSE – Il piano vale 1,6 miliardi di euro a disposizione del bilancio regionale. "Se vogliamo fare un confronto – ha continuato Sorte -, dal 2002 a oggi in Lombardia si sono investiti circa 1.500 milioni di euro (1.000 direttamente da Regione, 330 dal gruppo FNM e 170 da Trenitalia), per acquistare circa 190 treni, di cui 180 gia’ in servizio. Il costo medio di un treno e’ di circa 10 milioni di euro (da circa 6 per i piu’ piccoli a circa 12 per i piu’ grandi)".

MODALITA’ DI ACQUISTO – Verranno svolte tre nuove gare, una per ciascun modello di treno. I treni acquistati saranno dati in uso all’impresa ferroviaria che svolge i servizi in Lombardia (al momento Trenord). Eventuali ribassi d’asta saranno automaticamente reinvestiti in nuovi treni. La puntualita’ delle consegne sara’ garantita da stringenti capitolati di gara e da apposite penali. I treni saranno forniti "chiavi in mano".

TEMPISTICHE – Le gare verranno bandite entro il 2017. I tempi di consegna dei primi treni sono di circa 2 anni dalla sottoscrizione dei contratti di fornitura. Successivamente entreranno in servizio circa 2-4 treni/mese.

"Partendo dal noto principio in base al quale da ogni crisi puo’ nascere un’opportunita’, dopo i problemi che sono sorti per colpa del caldo, che ha generato disservizi, abbiamo svolto una serie di incontri e valutato come risolvere la situazione: abbiamo deciso di fare questo straordinario investimento, che e’ la risposta immediata e coerente. Una risposta, che e’ un risultato storico, di cui siamo orgogliosi, perche’ tiene conto di tutte le esigenze e anche perche’ e’ in coerenza col percorso che stiamo costruendo" ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

GRANDE LAVORO DI SQUADRA – "E’ stato un approfondimento breve e preciso – ha precisato il presidente -, grazie al gruppo di lavoro, composto dagli assessori Garavaglia e Sorte, dalla struttura regionale, da Andrea Gibelli e Cinzia Farise’, che ringrazio per il lavoro che fanno, i problemi che quotidianamente risolvono e per il grande lavoro di squadra fatto insieme per arrivare a questa soluzione".

COLLABORAZIONE CON GOVERNO, MA NOI DIVERSI DALLE ALTRE REGIONI – "Una soluzione possibile anche grazie alla collaborazione con il Governo – ha sottolineato -, che ha stanziato dei fondi, che noi utilizziamo. Vogliamo e abbiamo, con il Governo e con il Gruppo delle Ferrovie, un rapporto di grande collaborazione, ma anche vogliamo essere considerati per quello che siamo: qualcosa di diverso rispetto alle altre Regioni".

LE GARE PARTONO SUBITO – "L’aspetto fondamentale e’ che e’ stato trovato il modo di far partire subito le gare, anche se sappiamo che ci sono dei tempi tecnici per l’acquisto dei treni" ha fatto sapere il presidente, che ha precisato di aver scartato l’ipotesi di noleggiare treni in disuso, preferendo nuovi treni.

COERENTI CON NOSTR PERCORSO DI AUTONOMIA – "Questa e’ la Lombardia, questo e’ cio’ che noi siamo – ha evidenziato Maroni – e questa decisione e’ coerente anche con la visione che noi abbiamo del ruolo della Regione rispetto agli altri Enti, in particolare al Governo: in vista anche del Referendum per l’autonomia del 22 ottobre, mi sembra giusto rivendicare il nostro ruolo di forte autonomia, anche nella gestione del trasporto ferroviario". "Avremmo potuto scegliere una soluzione diversa, piu’ comoda – ha fatto notare -: quella di dare, come richiesto dalle Ferrovie, la maggioranza di Trenord e poi loro ci metteranno le risorse. Sarebbe stata una scelta incoerente con la richiesta di maggiore autonomia che abbiamo messo alla base del referendum".

SOLUZIONE PERFETTA – "Ci siamo quindi sforzati di trovare una soluzione utile per la Lombardia e per i cittadini – ha concluso -, ma anche coerente con tutto il lavoro che abbiamo fatto in questa direzione e mi pare che questa sia la soluzione perfetta". Il Piano sara’ previsto nella Legge di Assestamento di Bilancio, attualmente in Commissione, che andra’ in Aula consiliare il 28 luglio.

"Quando c’e’ un problema in Regione Lombardia noi lo affrontiamo per cercare di risolverlo in modo definitivo. Ce lo ha chiesto il presidente Roberto Maroni e noi l’abbiamo fatto. Con questo intervento andiamo a trovare una copertura certa e totale per questa iniziativa che cosi’ puo’ partire subito. E’ una scelta strategica per un’operazione di sistema senza precedenti" ha dichiarato l’assessore regionale all’Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia.

COPERTURA PRUDENZIALE – "Quella di Regione Lombardia – ha precisato Garavaglia – e’ una copertura addirittura prudenziale, cio’ significa che, qualora il Governo dovesse tornare a mettere piu’ fondi su questa partita, allora, avremmo margine per fare ulteriori interventi".

SIAMO SOLIDI – "Tutto cio’ e’ possibile – ha proseguito l’assessore lombardo – perche’ in Regione Lombardia i conti sono piu’ che solidi. Lo dice non solo la Corte dei Conti ma anche l’agenzia Moody’s che ci assegna un rating migliore di quello dell’Italia. Come Regione abbiamo incrementato dell’80 per cento gli investimenti rispetto al 2013, con questa operazione cresciamo ancora e diamo una risposta definitiva e strutturale a questo problema. E’ una scelta politica: ridurre la spesa di funzionamento per aumentare quella di investimento".

ALTRI INTERVENTI RESTANO GARANTITI – "Questa iniziativa – ha concluso Garavaglia – non va ad intaccare in alcun modo gli altri interventi di investimento previsti con il Bilancio pluriennale che restano comunque garantiti".

M5S Lombardia. 160 nuovi treni: solo un gioco di prestigio, quei treni li vedranno forse i nipoti dei pendolari
 
"Dopo la debacle estiva del servizio ferroviario e migliaia di pendolari imbestialiti, arriva la "sparata" di Maroni che annuncia investimenti per 160 nuovi treni per un ammontare di 1,6miliardi di euro con un emendamento che vincola il bilancio regionale da qui al 2032.
Con un abile gioco di prestigio, Maroni fa apparire sulla scena 160 nuovi treni: ma c’è il "barbatrucco". A guardar bene le carte, da qui al 2019 lo stanziamento sarà di soli 100milioni sul 1,6 miliardi annunciati. 100 milioni bastevoli al massimo per l’acquisto di 10 treni che – se andrà bene – saranno messi in circolazione nel 2020. Gli altri 150 treni? Li vedranno forse i nipoti dei pendolari nel 2050.
Si tratta della solita scenografica operazione di marketing elettorale costruita con promesse iperboliche sulle spalle di viaggiatori e pendolari costretti a treni da terzo mondo.
Ma i giochi di prestigio di Maroni hanno le gambe corte: rimandare al 2032 la soluzione dell’emergenza trasporto pubblico in Lombardia è solo il maldestro tentativo di salvare la faccia di fronte ai pendolari a fine legislatura.
In questi quattro anni Maroni ha preferito puntare tutto su BREBEMI, TEEM e PEDEMONTANA, tenendo la testa sotto la sabbia di fronte agli scandali che hanno investito FNM, o sugli affidamenti senza gara di TRENORD ignorando l’appello del M5S che chiedeva un giro di vite su FNM, Trenord e le controllate regionali, all’insegna della trasparenza e della lotta agli sprechi.
Ora cerca di correre ai ripari, ma non ci sono i tempi, la situazione del servizio ferroviario regionale è del tutto fuori controllo, ed è l’inevitabile conseguenza delle scelte politiche della Giunta leghista.

La verità è che di treni dovrà occuparsi chi guiderà la Lombardia nella prossima legislatura. Maroni e i suoi hanno fallito e il loro tempo è scaduto. E questa manovra da campagna elettorale non basterà per riconquistare la fiducia definitivamente persa agli occhi dei 700,000 pendolari lombardi". così Iolanda Nanni, consigliera regionale del M5S.
 
"Capisco che, essendo abituata al sindaco Virginia Raggi e a Roma dove il trasporto pubblico non funziona piu’, dove non vengono fatti investimenti e il Tpl e’ tagliato, non riesca a nascondere il proprio profondo imbarazzo rispetto a un investimento concreto. Noi siamo reali pero’, loro virtuali". L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilita’, Alessandro Sorte, replica cosi’ alle dichiarazioni della consigliera Iolanda Nanni. "Non capisco pero’ – continua Sorte – come un consigliere che si proclama paladino dei pendolari possa sembrare quasi infastidito dall’acquisto di 160 nuovi. Questa e’ la differenza fra il buon governo della Lombardia e i disastri che stanno facendo a Roma e a Torino. Senza scomodare il mai dimenticato Corrado, mi verrebbe da dire che andrebbero iscritti alla sua ‘Corrida’ come dilettanti allo sbaraglio. Invece che gioire perche’ questi treni servono ai pendolari, improvvisano delle sceneggiate a dir poco imbarazzanti".

"Abituati alle slide di Renzi, non riescono neanche piu’ a distinguere gli effetti speciali dai provvedimenti reali". L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilita’, Alessandro Sorte, replica cosi’ alle dichiarazioni dei consiglieri Alfieri e Brambilla. "E siccome il nostro provvedimento e’ reale – continua Sorte – capisco che non siano stati in grado di recepirlo come tale visto come sono assuefatti dalle iperboliche e mirabolanti presentazioni dell’ex premier. Spiace non si siano accorti che c’e’ un emendamento al bilancio che stanzia queste risorse che sono addirittura prudenziali. Intanto che loro se ne fanno una ragione noi partiamo con la gara d’appalto per acquistare subito i 160 treni".

V. A.

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