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TAVOLO ARIA, ASSESSORE ALL’AMBIENTE: FRONTE COMUNE E MISURE CONDIVISE PER RIDURRE INQUINANTI

(mi-lorenteggio.com) Milano, 30 maggio 2018 – Ossidi di azoto, polveri sottili e ammoniaca sono le principali componenti responsabili dell’inquinamento atmosferico che compromettono la qualita’ dell’aria. Per rientrare nei limiti e migliorare l’aria che respiriamo e’ richiesta una riduzione di un terzo degli inquinanti come ossidi di azoto, Pm10 e Composti organici volatili (Cov) e della meta’ dell’ammoniaca rispetto al quadro emissivo attuale. Sono questi gli obiettivi richiesti per superare le criticita’ e che sono stati presentati al Tavolo permanente per la Qualita’ dell’Aria in Lombardia convocato dall’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia. A Palazzo Pirelli si sono confrontati le amministrazioni comunali, provinciali, le associazioni di categoria e gli stakeholder che sono impegnati a raggiungere questi obiettivi sfidanti. "Si e’ tratto di un confronto positivo che ha visto tutti i soggetti coinvolti mettere a sistema le varie linee di indirizzo per superare le criticita’ legate all’inquinamento dell’aria con l’obiettivo di rientrare entro i limiti previsti – ha affermato l’assessore -. Regione Lombardia e’ chiamata nelle prossime settimane ad un lavoro intenso per una revisione che si rende necessaria per aggiornare il Piano per la qualita’ dell’aria (Pria) entro l’estate. E’ un obiettivo che ci vede tutti impegnati e su cui dovremo necessariamente fare fronte comune. E’ per questo motivo che nei prossimi giorni ci riuniremo come Tavolo del Bacino Padano con i colleghi di Emilia Romagna, Veneto e Piemonte per trovare insieme misure condivise da applicare. L’aria non ha confini e la zona della pianura Padana ha caratteristiche orografiche particolarissime, quindi si rende necessario uno sforzo comune tra Regioni confinanti ed enti locali" ha affermato l’assessore.
DEFERIMENTO – Sull’Italia come e’ noto pesano le procedure di infrazione e, in particolare, il deferimento della Commissione europea alla Corte di giustizia annunciata il 16 maggio scorso che impone il rientro nei limiti previsti nel piu’ breve tempo possibile (e comunque non oltre il 2020) e uno stringente obbligo di risultato per rispondere ad un obiettivo di salute dei cittadini e combattere cosi’ le principali patologie connesse all’inquinamento dell’aria.
RICHIESTE PRIORITARIE – "Le Regioni non possono sostenere da sole un’azione efficace e non vessatoria nei confronti dei cittadini. Come linea di indirizzo Regione Lombardia – ha rimarcato l’assessore – preferisce gli incentivi ai divieti e di conseguenza si dovra’ trovare una mediazione tra le azioni che si rendono urgenti per favorire il miglioramento della qualita’ dell’aria e le altrettante necessita’ legati alla produttivita’ che non possono essere compromesse e scaricate sui cittadini". Nel corso della riunione l’assessore ha sottolineato come ci sia bisogno di un sostegno deciso dal punto di vista economico delle misure regionali (100 milioni per anno che sono pari a 50% del valore delle proposte), un programma nazionale per la riduzione delle emissioni, inversione delle accise tra gasolio e benzina per riorientare il mercato e il blocco dei contributi per chi sostituisce impianti di riscaldamento meno inquinanti con impianti piu’ inquinanti. Nei 5 anni sono state proposte misure e politiche che complessivamente richiedono un impegno in termini di risorse pari a 1 miliardo di euro per infrastrutture, trasporti e mobilita’ sostenibile e 270 milioni circa per l’agricoltura. Per la sostituzione di apparecchi a biomassa legnosa vi e’ copertura con il conto termico nazionale.
LINEE DI AZIONE – Le riduzioni sono conseguibili con interventi su energia (stufe e caminetti a legna e pellet per ridurre Pm10 e benzoapirene), agricoltura (gestione dei reflui zootecnici per la riduzione dell’ammoniaca) e sul traffico (diesel per riduzione del Pm10 e ossidi di azoto). Tali riduzioni sono raggiungibili attraverso una condivisione delle linee di indirizzo tra le Regioni che siedono al tavolo del Bacino Padano.
Redazione

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