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LOMBARDIA. TERZO SETTORE, BOLOGNINI: 3,2 MILIONI PER 77 PROGETTI DI VOLONTARIATO

Milano, 18 ott) La Regione Lombardia finanzierà con 3,2
milioni di euro 77 realtà del Terzo Settore che hanno presentato
progetti a favore dell’inclusione sociale, della legalità e di
contrasto alla violenza e alle fragilità, sotto forma di rete
con almeno 4 partner. Lo fa sapere l’assessore regionale alle
Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini,
spiegando che, grazie all’Accordo di programma sottoscritto con
il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, sarà
possibile sostenere questi progetti di rilevanza locale promossi
da organizzazioni di volontariato o di promozione sociale.

LA SUSSIDIERIETÀ ORIZZONTALE – “Vogliamo sostenere la
partecipazione attiva e le capacità organizzative degli Enti del
Terzo Settore allo sviluppo sociale ed economico del territorio
regionale – ha spiegato Bolognini -, rafforzando le reti secondo
il principio della sussidiarietà orizzontale. Obiettivi chiari,
che si inseriscono nelle aree di intervento che riteniamo
prioritarie; lo sviluppo della cultura del volontariato; il
sostegno all’inclusione sociale, con particolare riferimento
alle persone con disabilità e non autosufficienti; il contrasto
a condizioni di fragilità; il rafforzamento della cittadinanza
attiva, della legalità e della corresponsabilità anche
attraverso il contrasto dei fenomeni di violenza; la tutela e la
valorizzazione dei beni comuni; il sostegno alle attività di
accompagnamento al lavoro di fasce deboli della popolazione; il
contrasto alle solitudini involontarie specie nella popolazione
anziana; il sostegno di forme di welfare generativo di
comunità, che metta al centro la famiglia e l’associazionismo
familiare”.

LE LINEE STRATEGICHE – La Regione ha voluto che la progettazione
prevedesse la sperimentazione di reti articolate, con la
partecipazione anche di Enti del privato sociale e dei soggetti
profit, il coinvolgimento dei giovani nell’attuazione del
progetto per favorire anche il ricambio generazionale nella
leadership delle organizzazioni di terzo settore facenti parte
della rete, la definizione del perimetro geografico-territoriale
entro il quale si sviluppa l’azione progettuale, la
sensibilizzazione sui processi discriminatori e sull’impatto
degli atti di violenza in genere, l’attivazione di azioni di
prevenzione e contrasto del bullismo, della violenza alle donne,
delle discriminazioni razziali, l’individuazione di forme di
cittadinanza attiva, la promozione della genitorialità e del
mutuo aiuto tra famiglie quali principali soggetti sociali su
cui investire per il futuro del Paese, in termini di
valorizzazione delle funzioni di coesione sociale ed equità fra
le generazioni.

SOSTEGNO A REALTÀ CHE INTERCETTANO BISOGNI DIVERSI – “In questo
modo – ha concluso Bolognini – confermiamo il nostro sostegno
alle tante realtà territoriali di volontariato che intercettano
e interpretano con efficacia ed efficienza bisogni diversi”.

 

Redazione

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