Controcorrente e Comitato Marchesina chiedono un consiglio straordinario
(mi-Lorenteggio.com) Trezzano sul Naviglio, 23 gennaio 2019 – Visti i ritardi e la latitanza del comune è scattato il fai da te dei cittadini.
Mentre latitano le informazioni e i comunicati ufficiali della pubblica ammministrazione gli sviluppi sul caso delle polveri ferrose nell’aria continuano invece ad emettere novità sia sotto il profilo delle emissioni, sia per quanto concerne le precisazioni e le prese di posizione.
L’allarme lanciato dal comitato Marchesina ha, infatti, provocato, da una parte, un consistente passa parola e dall’altra molti controlli effettuati dai cittadini sui balconi degli stabili e sui pavimenti dei giardini delle ville.
Il risultato di queste verifiche artigianali ha consentito di stabilire che il fenomeno dell’aria contenente materiale ferroso non è circoscritto al solo quartiere Marchesina ma interessa, con percentuali inferiori, anche il centro storico e il quartiere Tr1. Ci sono infatti cittadini di questi altri due quartieri che hanno segnalato di aver trovato polveri ferrose sui loro balconi.
Ma non è tutto, in quanto dai molteplici controlli “fai da te” sono emersi altri due dati di estremo interesse.
Il primo, relativo alla densità del materiale riscontrato sui vari balconi, ha messo in luce che la zona più colpita è quella compresa tra i numeri 80 e 102 della via S. Cristoforo. Il pulviscolo ferroso riscontrato scende poi di intensità presso le abitazioni della retrostante via Marchesina e si riduce ulteriormente nelle altre vie della Marchesina, del centro storico e del Tr1.
Il secondo e più indicativo riguarda invece la prova effettuata da un’abitante della via S. Cristoforo. Questa signora, venerdì 18 gennaio (pomeriggio) ha pulito molto bene le piastrelle del suo giardino e lunedì 21 alle 14 ha effettuato il classico controllo con raschietto e calamita ed il risultato è stato stupefacente: c’era presenza di polvere ferrosa tanto che ha inviato al sottoscritto le relative fotografie.
Questo controllo ha dimostrato due cose molto importanti; che l’inquinamento è ancora in essere e che con ogni probabilità ad emettere i fumi con materiale ferroso potrebbe essere una azienda che opera anche il sabato e la domenica.
Chiuso il capitolo indagini è indispensabile aprire quello dei comunicati, delle precisazioni e dei distinguo che stanno caratterizzando questa vicenda.
Russomanno di Controcorrente, dopo aver evidenziato la gravissima situazione, i ritardi del comune e la carente informazione, ha ribadito l’urgente necessità di un consiglio comunale straordinario, l’Arpa, per scongiurare possibili illazioni, ha reso noto che in merito al primo accertamento non vi è altro atto se non quello inviato al comune, il Movimento 5 Stelle con un comunicato sottolinea gli ingiustificati ritardi e la mancanza di circostanziate informazioni da parte dell’amministrazione comunale che ha “Il compito di salvaguardare la salute dei cittadini”, la Giancarlo Perego, con nota del suo legale, fa sapere che sono state escluse la sussistenza di pericolo e di attività potenzialmente pericolose a carico della società ed infine, il comitato di quartiere Marchesina attraverso Cristina D’alessandro e Marilina Sciortino, sollecita maggiore attenzione e controlli da parte dell’Ente Pubblico e chiede la convocazione di un consiglio comunale straordinario affinché il sindaco riferisca su quanto è successo e Arpa comunichi a che punto sono le indagini.
Note che dimostrano quanto sia sentito questo caso e quanta apprensione ha destato e sta destando tra i cittadini. Preoccupazione e interesse che hanno indotto gli stessi cittadini a mobilitarsi e dar vita ad un significativo fai da te che potrebbe persino avere il pregio di fornire importanti elementi a chi sta conducendo le indagini sul misterioso e pericoloso inquinamento in atto.
Giorgio Villani