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Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

MILANO. RIFIUTI AL GRATOSOGLIO, ASSESSORE BOLOGNINI: DA ALER PROMESSA MANTENUTA, INSTALLATI PRIMI 22 CASSONETTI

 ROZZA (PD): “ALLA BUON’ORA! ADESSO PERÒ PROGETTINO LE NUOVE CASETTE PER LA DIFFERENZIATA”

(mi-lorenteggio.com) Milano, 31 luglio 2019 – Il quartiere Gratosoglio di Milano e’
stato per diversi anni soggetto all’abbandono indiscriminato di
rifiuti domestici anche da parte di non residenti.
Nell’incontro con il Comitato di quartiere tenutosi lo scorso 28
giugno, al fine di confrontarsi con gli inquilini e comprendere
al meglio le loro esigenze, sono state evidenziate diverse
questioni inerenti alla gestione dei rifiuti e il loro abbandono
incontrollato.
Aler si e’ subito attivata al fine di risolvere tali criticita’
chiedendo ad Amsa il noleggio di 35 cassonetti da 1,1 metri cubi
e maggiori passaggi settimanali di raccolta nei momenti piu’
critici dell’anno.
“Promessa mantenuta – ha commentato l’assessore alle Politiche
sociali, Abitative e Disabilita’ della Regione Lombardia, Stefano
Bolognini – oggi sono stati installati i primi 22 cassonetti
nella zona sud del quartiere, lato via Baroni, cosi’ come
richiesto dai residenti durante la riunione di giugno. Sono
molto soddisfatto della prontezza con cui l’azienda ha
provveduto a risolvere un problema cosi’ significativo per il
quartiere e ringrazio il Municipio 5 e Amsa per la
collaborazione. I lavori e gli interventi al Gratosoglio
continueranno nei prossimi mesi, ma questo e’ un segnale
importante di attenzione della Regione e di Aler alla zona”.
Infine, per quanto riguarda il problema dei rifiuti in via
Saponaro 32-34, e’ importante sottolineare che “e’ stato
sottoscritto, da Aler e dal Comune di Milano, – ha concluso
l’assessore – il verbale di consegna temporanea di un’area per
realizzare l’isola ecologia recintata cosi come gia’ presente
nelle altre ”Torri bianche'”.

“Alla buon’ora! – commenta l’esponente del Pd – Sembra che l’unico modo per ottenere un minimo di rispetto per i cittadini dei quartieri popolari sia andare sui giornali. Evidentemente qualcuno alla fine si è svegliato e ha dato il via libera al posizionamento dei contenitori che Amsa aveva messo a disposizione già da mesi. Però sia chiaro che questa è una misura tampone, perché dei 200 milioni di euro per le case popolari che la Regione ha fermi in cassa potrà certamente spenderne qualche decina di migliaia per aumentare le casette per la differenziata e per ripristinare i vani rifiuti dei palazzi, che sono in condizioni pietose.”

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