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SPRECO ALIMENTARE, IN ITALIA OGNI ANNO GETTATI 36 KG DI CIBO PRO CAPITE, LOMBARDIA IN CAMPO PER CONTRASTARE FENOMENO

L’ASSESSORE BOLOGNINI: SONO CIFRE DA DIMEZZARE ENTRO IL 2030
SERVONO BUONE PRASSI CONDIVISE PER SOSTENERE PROGETTI RECUPERO

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 24 ottobre 2019 –  In Italia ogni anno ciascuna famiglia
getta nella spazzatura cibo per 454 euro. A livello regionale la
Lombardia e’ al quarto posto nel Paese per spreco alimentare, con
384 euro per nucleo. Cifre importanti che, su base nazionale,
significano 36 kg di cibo buttato a testa. E’ partendo da dati
che Bayer Italia ha organizzato presso la propria sede di Milano
l’incontro ‘Conosciamoci meglio – Non si butta via niente. A
tavola senza sprechi’, in cui si e’ parlato anche dell’opera di
distribuzione del cibo ai poveri effettuata da numerosi enti non
profit. Al dibattito e’ intervenuto Stefano Bolognini, assessore
alle Politiche sociali, abitative e disabilita’ della Regione
Lombardia. “Ridurre lo spreco alimentare del 30% entro il 2025 e
del 50% entro il 2030 e’ un obiettivo raggiungibile – ha
sottolineato Bolognini -. Bisogna pensare a una ‘comunita’ di
pratiche’ che, attraverso la promozione di buone prassi, possa
creare valore aggiunto nella realizzazione di ogni progetto di
recupero e gestione delle eccedenze alimentari”.

GIA’ EROGATI FONDI PER 1,6 MILIONI DI EURO – Evitare di sprecare
cibo significa, anche, riuscire a darne a chi ne avrebbe bisogno
e non se lo puo’ permettere. Con il Piano d’azione 2017-2018 la
Regione ha messo a disposizione 1 milione e 600 mila euro per
finanziare 7 progetti di raccolta e distribuzione di derrate
alimentari a fini di solidarieta’ sociale. Ne sono stati
interessati piu’ di 290 mila persone, oltre 57mila famiglie. Sono
state raccolte circa 20mila tonnellate di cibo dalla grande
distribuzione, dalle piccole e medie imprese, da produttori
artigianali, dalla ristorazione organizzata e da raccolte
locali.

REGIONE IMPEGNATA PER SOSTENERE IL DIRITTO AL CIBO – L’assessore
ha ricordato gli interventi realizzati e sostenuti dalla Regione
Lombardia per il diritto al cibo, attraverso l’attuazione della
legge regionale 34/2015. “Un provvedimento – ha osservato – che
rappresenta la prosecuzione di un percorso iniziato nel 2006 con
la legge regionale 25/2006 per promuovere l’attivita’ di recupero
e distribuzione dei prodotti alimentari, ai fini di solidarieta’
sociale, avvalendosi di enti non profit. L’azione regionale per
il recupero e la donazione viene esercitata attraverso piani
d’azione biennali che danno attuazione alle leggi regionali e
agli obiettivi del Piano regionale di sviluppo della XI°
legislatura”.

2,55 MILIONI DI ERUO PER SOSTENERE DISTRIBUZIONE DERRATE – Il
Piano d’Azione contro la poverta’ alimentare per il biennio
2019-2020 individua i principali interventi integrati,
finalizzati a ridurre la percentuale dei soggetti che vivono in
condizioni di poverta’ o che sono a rischio di scivolamento in
stato di poverta’, a cui concorrono anche gli interventi per il
contrasto alla poverta’ alimentare. La dotazione finanziaria
iniziale di 2 milioni di euro e’ stata incrementata lo scorso
maggio con ulteriori 550 mila euro, in modo da finanziare tutti
i 10 progetti ammessi a contributo, finalizzati a sostenere e
sviluppare la realizzazione di un sistema radicato di raccolta e
distribuzione delle derrate alimentari. “Questo – ha ricordato
Bolognini – ha consentito di dare continuita’ a 5 progetti
realizzati nel primo piano di azione e di sostenerne 5 nuovi”.

I 10 PROGETTI FINANZIATI – I progetti sono realizzati da Enti
che presentano caratteristiche diverse, in relazione al loro
grado di copertura territoriale, alla loro esperienza e alla
loro modalita’ organizzativa:

– 2 enti di terzo livello, Banco Alimentare e Fondazione Caritas
Ambrosiana, che coprono, attraverso la loro rete distributiva,
l’intero territorio regionale;

– 2 Enti di secondo livello, Associazione Progetto Insieme di
Lodi e Organizzazione Maremosso di Brescia, che agiscono in un
ambito prioritariamente provinciale;

– 6 Enti di primo livello, MT25 di Bergamo, Tempo Libero di
Brescia, banco di Solidarieta’ di Como, Casa del Volontariato di
Monza, Progetto Arca di Milano, Associazione NonSoloPane di
Varese, che operano prioritariamente a livello locale, anche
contattando direttamente le persone in stato di bisogno.

RETE TRA GDO, MEDI E PICCOLI PRODUTTORI – In conclusione, ha
sottolineato l’assessore Bolognini “occorre strutturare,
diffondere e consolidare sul territorio lombardo un sistema
organizzato di incontro tra il settore food e persone, famiglie,
comunita’ locali in stato di poverta’, attraverso il recupero
delle eccedenze alimentari, interventi di formazione e
sensibilizzazione di contrasto allo spreco alimentare,
formazione, qualificazione e acquisizione di competenze dei
volontari, che rappresentano, come dimostrano anche i dati a
disposizione, un fattore fondamentale di sostenibilita’”.

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