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CAFFARO/BRESCIA. CATTANEO: PRONTI AD ASSUMERE GESTIONE DI PROCEDURE AMMINISTRATIVE NELL’AMBITO DI ACCORDO DI PROGRAMMA

 

(mi-Lorenteggio.com)  Milano, 05 novembre 2019 – “Regione Lombardia e’ pronta a farsi
carico del coordinamento delle procedure amministrative per la
gestione della bonifica del SIN Caffaro, ma cio’ solo ed
esclusivamente all’interno di un accordo di programma in cui
ogni soggetto assuma le proprie responsabilita’ e un ruolo ben
definito, a cominciare dal Ministero dell’Ambiente che e’ il
principale responsabile della bonifica della Caffaro in quanto
sito di interesse nazionale (SIN)”. Lo afferma l’assessore
all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo,
rispondendo a un’interrogazione in Consiglio Regionale.

COMPETENZA DEL MINAMBIENTE – “L’art. 252 ‘Siti di interesse
nazionale’ del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ‘Norme
in materia ambientale’ – aggiunge – prevede che la competenza
per la procedura di bonifica di cui all’articolo 242 dei siti di
interesse nazionale sia attribuita al Ministero dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare, che ha anche la
responsabilita’ di mettere a disposizione integralmente le
risorse necessarie per la bonifica”.

IL PREGRESSO – “Dal 2009 al 2018 le istituzioni coinvolte –
chiosa Cattaneo – hanno condiviso le scelte all’interno di un
Accordo di programma. Stiamo insistendo da tempo con il
Ministero dell’Ambiente sulla necessita’ di aggiornare l’accordo
di programma scaduto da piu’ di un anno e mezzo e Regione
Lombardia ha mandato le proprie osservazioni condivise con il
Comune di Brescia oltre un anno fa. Da allora, nonostante
ripetuti solleciti, siamo ancora in attesa di una risposta da
parte del Ministero. Ci chiediamo le ragioni di questo silenzio,
che fa il paio con l’inerzia del commissario”.

RUOLO ATTIVO – “Regione non vuole stare alla finestra – prosegue
l’assessore – ma chiede condizioni precise per intervenire.
Nell’ambito di un aggiornamento dell’accordo di programma siamo
disposti ad avere un ruolo maggiore nella gestione delle
procedure amministrative, oggi in capo al Ministero e causa di
molti ritardi, tra cui la condivisione dei compiti e della
figura del commissario. Lo abbiamo gia’ chiesto nel contesto
della discussione sull’autonomia differenziata per tutte le
bonifiche dei SIN lombardi, incontrando finora la contrarieta’
del Ministero”.

IL NUOVO ADP – Il nuovo Accordo di Programma (AdP) ‘per la
realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica
del Sito di Interesse nazionale di Brescia Caffaro’, sara’
stipulato come il precedente tra Ministero dell’Ambiente,
Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comune di Brescia,
Comune di Castegnato e Comune di Passirano. Oltre a stabilire il
ruolo dei soggetti sottoscrittori in relazione alle modifiche
intervenute nel tempo, l’accordo dovra’, tra l’altro, inquadrare
le attivita’ di messa in sicurezza permanente, garantite dalla
presenza di una barriera idraulica il cui costo di gestione e’ di
circa 1.000.000 euro all’anno e di bonifica della zona dello
stabilimento Caffaro. Si tratta di un’area di 116.000 mq
all’interno del SIN che ha un’estensione di 1.700.900 mq.

LE RISORSE – “Sono disponibili i finanziamenti assegnati al SIN
dal PO Ambiente FSC 2014 – 2020, pari a 35.000.000 euro –
precisa il titolare lombardo all’Ambiente – ma il costo
complessivo della bonifica integrale e’ molto piu’ alto e occorre
che il Ministero garantisca la disponibilita’ certa delle risorse
per la bonifica dell’intera area”.

I PROSSIMI STEP – “Solo ieri – continua Cattaneo – e’ pervenuta
la convocazione dal Ministero dell’Ambiente per una riunione
tecnica il prossimo 12 novembre. Ci auguriamo che possa dare un
contributo per sciogliere i nodi relativo all’accordo di
programma e, piu’ in generale, per definire le responsabilita’, i
ruoli e le competenze di tutti gli attori coinvolti. Regione non
si sottrarra’ alle proprie responsabilita’ e al ruolo piu’ attivo –
conclude l’assessore regionale – ma non e’ disposta a sopperire
impropriamente alle mancanze altrui, che siano del Ministero,
del Commissario o degli enti del territorio”.

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