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Separazione e divorzio, le regole della consulenza online

 

Milano, 23 dicembre 2019 – Quando due persone decidono di allontanare per sempre i binari delle proprie vite e scelgono di avviare la procedura di separazione e divorzio inizia un cammino doloroso, che coinvolge l’intera sfera familiare e tutti i membri che la compongono. Chi non le ha vissute in prima persona difficilmente può immaginare le conseguenze soprattutto emotive e le sfaccettature che questi atti vanno a generare. Quando finisce un matrimonio si volta pagina per intraprendere un nuovo programma di vita: è un momento delicato e importante, che va a generare delle implicazioni anche di tipo economico e che – divenendo poi definitive – è bene valutare e affrontare avvalendosi del supporto di esperti del settore. Se ad esempio siete in cerca di un avvocato matrimonialista esperto in pratiche di divorzio e separazione a Milano potrete entrare in contatto con lo studio Arenosto. Il team di professionisti, guidati da Francesca Arenosto, segue infatti con competenza e impegno un’ampia casistica legata allo scioglimento del vincolo matrimoniale celebrato con rito civile, della cessazione degli effetti civili di quello religioso, sempre guidando la persona lungo questo complesso percorso. Con una particolarità, che riguarda la possibilità di usufruire di un servizio di consulenza online che presenta importanti vantaggi pratici.

Il web e l’evoluzione della comunicazione orale

C’è una regola non scritta che riguarda tutte le attività che quotidianamente ci troviamo ad affrontare: ogni cosa deve essere fatta presto e bene, ottimizzando i tempi e ritagliando spazi. Ecco perché lo studio Arenosto offre la possibilità di una consulenza online, intercettando così un bisogno di adattamento della professione stessa a strumenti di comunicazione sempre nuovi. Il contatto con il cliente avviene attraverso una semplice videochiamata, che è possibile prenotare e personalizzare a seconda di quelle che sono le necessità di ciascuno (basterà indicare il giorno, l’orario gradito e l’argomento da affrontare compilando un form): tutto questo restando comodamente sulla poltrona di casa o seduti in ufficio, lontano dal traffico. Dovrete solo munirvi di un computer aggiornato all’ultima versione disponibile, senza bisogno di specifiche conoscenze tecniche. Servirà una connessione internet stabile (wifi ma anche via cavo): la consulenza avverrà tramite una delle popolari piattaforme di comunicazione virtuale come Skype, Google Hangout oppure Whatsapp. Una webcam e un microfono faranno il resto. Quando serve in tempi ridotti un parere legale, come nel caso di separazione e divorzio ma naturalmente non solo, sarà utile ricorrere a questo strumento. Ricordando sempre che la consulenza legale gratuita è vietata (dalla legge e dal codice deontologico) per cui occorre diffidare di coloro che la offrono. Anche perché si tratta di un servizio dal costo contenuto e predeterminato: lo studio Arenosto, una volta indicato il tempo richiesto e l’argomento della videochiamata, praticherà parcelle di 100 euro per un’ora, 140 euro per un’ora e mezzo, 180 euro per due ore (sempre oltre IVA e CPA).

La differenza tra separazione e divorzio

Chi si appresta ad avviare le procedure per la separazione e il divorzio – con le loro distinte implicazioni e modalità – ha bisogno di ricevere una costante assistenza, dal momento che si troverà coinvolto in una situazione particolare che ovviamente esula dalla vita di tutti i giorni. Tempi tecnici, conseguenze familiari ed economiche e dubbi sulla casistica sono solo alcune delle tematiche intorno alle quali si muovono molte delle domande e delle richieste dei clienti. C’è innanzitutto da fare chiarezza su questi due momenti – separazione e divorzio – e sulle loro principali differenze, anche tecniche. Separazione e divorzio si verificano infatti con sempre maggior frequenza e si crea spesso confusione sui due fronti. La separazione non serve a scrivere la parola ‘fine’ sul matrimonio, non fa venire meno lo status di coniuge però va a incidere su alcuni aspetti principali connessi al matrimonio. Cessano il dovere di fedeltà, di collaborazione, di assistenza morale, la comunione legale, l’obbligo di coabitazione e la presunzione di paternità. Resta attivo il dovere di assistenza materiale, nei confronti del coniuge che abbia necessità di sostentamento perché privo di reddito o nel caso quest’ultimo risulti insufficiente. Il senso più profondo dell’istituto della separazione è quello di concedere ai coniugi del tempo per riflettere su un’eventuale riconciliazione: se ciò non accade, trascorsi almeno sei mesi dalla pronuncia (in caso di separazione consensuale) o dodici (per quella giudiziale), allora si potrà procedere con la domanda di divorzio, per porre fine agli effetti civili del matrimonio. Come si ottiene il divorzio? Depositando l’apposito ricorso al tribunale competente ma anche attraverso la negoziazione assistita. Se non sono presenti figli minorenni o maggiorenni non economicamente autosufficienti – e i coniugi non hanno da regolare rapporti patrimoniali – il divorzio potrà essere richiesto in via autonoma anche in Comune.

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