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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

Perché il vostro animale domestico è strano durante la quarantena?

 

Milano, 19 giugno 2020 – Forse è capitato ad alcuni di voi che dopo una camminata di anche 30 minuti, il vostro cane si comporta come se non fosse mai successo e si rimette davanti alla porta per voler uscire di nuovo? Oppure quando uscite per la passeggiata, il vostro cane, prima sempre tranquillo, tira e combatte contro il guinzaglio? Oppure il vostro animale domestico si è messo a fare cose che prima sarebbero stato impensabili? La quarantena ha avuto effetto non solo sulle persone, ma anche su molti animali domestici. Proprio come nel caso degli essere umani, i nostri piccoli amici possono rispondere con le più disparate reazioni a qualsiasi cambiamento. Alcuni animali domestici si stanno godendo la costante attenzione dei loro proprietari, mentre alcuni sembrano non avere idea che la routine dei loro amici umani sia cambiata.

Ma ciò che più preoccupa è che alcuni animali domestici ritengono questa situazione un’esperienza stressante. 

Con i proprietari a casa 24 ore su 24, 7 giorni su 7, aumenta il numero di opportunità di interazione con cui un animale domestico potrebbe non sentirsi a proprio agio.

In generale, è troppo presto per dare un’analisi definitiva di cosa significano questi nuovi comportamenti segnalati da molti padroni. C’è anche chi dice che una possibilità potrebbe essere che poiché le persone stanno più tempo a casa, l’occasione porta a notare strani modelli di comportamento nei loro animali domestici che sono sempre esistiti.

Ma la ricerca sulla cognizione e sul comportamento animale afferma che un potenziale colpevole di questi improvvisi cambiamenti è ciò che viene definito “comportamento di spostamento”. I comportamenti di spostamento sono i tic che gli animali domestici sviluppano per far fronte a nuovi fattori di stress. Nei cani e nei gatti, questi possono presentarsi come:

  • Aumento della vocalizzazione,
  • Abitudine di graffiare e mordere gli oggetti
  • Scuotere il pelo come quando cercano di asciugarsi, pur essendo completamente asciutti
  • Grattarsi di continuo, pur non avendo pulci cane.

Queste reazioni possono essere equiparate al nostro giocare con i capelli o mangiarci le unghie nei momenti più stressanti.

Ma quali sono le cause di questi comportamenti? 

Ci sono molte ragioni per cui alcuni animali domestici possano diventare ansiosi durante una chiusura forzata in casa degli amici umani come la quarantena: la routine interrotta è una di queste. Altre motivazioni potrebbero essere le diverse tempistiche dedicata alla passeggiata e / o un’improvvisa mancanza di spazio personale in casa. Anche gli animali domestici che adorano l’attenzione infatti, potrebbero aver bisogno di una certa distanza dal compagno umano di tanto in tanto. È davvero importante quindi che i proprietari cerchino di attenersi alla routine quotidiana a cui il proprio animale domestico è abituato e garantire che abbiano ancora posti indisturbati in casa in cui poter riposare.

Ma un’altra causa di stress negli animali domestici potrebbe essere il cosiddetto “contagio emotivo”. Molte persone si sono ritrovate in cassa integrazione o senza lavoro da un giorno all’altro e l’ansia del futuro e la preoccupazione sono emozioni che i nostri piccoli amici riescono a percepire. Questo li porta quindi ad interiorizzare i segnali ansiosi provenienti dai loro proprietari. Ciò significa che direttamente il padrone può essere parte del problema. È possibile che il proprietario si comporti in modo strano e che di conseguenza i compagni a quattro zampe stiano cercando di adattarsi modificando il loro comportamento. Soprattutto in questi casi, il passaggio da una routine in cui i proprietari sono in casa praticamente tutto il giorno, tutti i giorni, ad una in cui gli animali domestici si ritrovano nuovamente soli per un lungo arco di tempo non sarà facile. Una soluzione è di aumentare gradualmente il tempo che si passa lontani da casa, comprare nuovi giochi per permettere agli animali di giocare autonomamente e, nei casi più gravi, dotarsi di una videocamera per tenere monitorata costantemente ciò che accade. Se la situazione davvero non migliora e addirittura si rischia la salute ed il benessere dell’amico peloso, non rimane che rivolgersi ad un esperto comportamentalista o un veterinario specializzato.

In conclusione, gli umani non sono i soli che hanno sofferto ansia e cambiamenti comportamentali a causa della pandemia, ma ora stiamo vedendo la luce di una nuova libertà e, per il benessere dei nostri amici a quattrozampe, è importante non dimenticare che qualsiasi nostra scelta ed emozione può avere effetti psicologici su di loro.

L. M.

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