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Fossa biologica: come funziona?

 

Milano, 22 luglio 2020 – La presenza della fossa biologica è fondamentale nelle zone in cui non arriva la rete fognaria comunale. Conoscere il suo funzionamento e la manutenzione necessaria è uno step essenziale per mantenere un’igiene adeguata e impeccabile della propria abitazione.

Cos’è la fossa biologica?

La fossa biologica, chiamata anche fossa settica, è un contenitore ermetico a tenuta stagna che raccoglie le acque reflue provenienti dagli scarichi domestici. Il suo compito fondamentale quindi è quello di convogliare le acque nere derivanti dal water insieme a quelle grigie e di separarne i componenti tramite apposite paratie trasversali e longitudinali. In questo modo i rifiuti solidi rimangono intrappolati mentre quelli liquidi, chiarificati e trattati, sono liberi di scorrere via. Esistono molte fosse biologiche, differenti tra loro non solo per il materiale ma anche per le finalità; si va dalle più comuni in cemento a quelle prefabbricate e compatte in polietilene o vetroresina fino a quelle più economiche interamente realizzate in plastica. La manutenzione non deve preoccupare, basta affidarsi a un’azienda seria come l’Autospurgo La Spurghi che offre non solo un servizio di pronto intervento 24h sulla maggior parte delle province lombarde ma anche la vuotatura e la pulizia delle fosse biologiche, necessaria per mantenere un’igiene adeguata della propria abitazione.

Come già sottolineato, le fosse biologiche sono necessarie in tutte quelle zone rurali o lontane dal centro città che non sono raggiunte dalla rete fognaria principale. In presenza di necessità specifiche o in caso di criticità improvvise, questi sistemi di depurazione possono essere costruiti anche nelle aree urbane e collegate alla rete principale comunale. In base a questo elemento le fosse si dividono in tradizionali e Imhoff. Le prime possono essere collegate alla rete fognaria principale mentre le seconde sono destinate alle zone non raggiunte dal sistema municipale.

La fossa biologica standard o tradizionale

Interrata generalmente a una profondità di massimo due metri, la fossa standard è dotata di una botola trasparente attraverso la quale controllare il grado di riempimento e il suo stato di salute. Può essere divisa in due o tre camere che comunicano tra di loro con tubi e deflettori a forma di T in modo tale che fanghi e croste possano sedimentare e non oltrepassare il primo strato. È dotata di un tubo di ingresso e uno di uscita e deve essere posizionata ad almeno un metro dalle fondamenta dell’edificio.

Durante il passaggio nel primo strato le sostanze solide sedimentano mentre quelle liquide subiscono una prima fermentazione anaerobica a opera di alcuni batteri. La fermentazione riguarda anche il fango che, in assenza di ossigeno, produce alcuni gas, tra i quali l’anidride carbonica. Tale processo si ripete, anche se in maniera più esigua, negli strati superiori fino ad arrivare a ottenere un liquido chiarificato e privo di parti solide che dovrà essere aspirato e smaltito. In parole povere quindi nel primo strato rimangono i fanghi pesanti che dovranno essere controllati e smaltiti periodicamente dagli spurghi Milano.

La Fossa Imhoff

La Fossa Imhoff, che deve il nome al suo inventore, è formata da due vani, separati ma sovrapposti tra loro che funzionano in modo inverso rispetto alla fossa biologica standard. Il comparto superiore di sedimentazione presenta un canale parallelo al flusso delle acque e un foro di comunicazione con il vano sottostante. L’acqua che scorre lungo il canale viene filtrata per gravità e i rifiuti solidi sedimentano nello spazio sottostante, chiamato spazio di digestione. È proprio qui infatti che avviene la fermentazione a opera dei batteri anaerobici. Gli strati solidi quindi si depositano sul fondo e mano mano si ispessiscono. Grazie alla sua particolare conformazione, il gas prodotto in questa fase non risale nel vano superiore. Le acque reflue possono essere smaltite direttamente per drenaggio nel terreno. Ricordiamo che queste acque sono a basso valore settico quindi perfette per essere depurate ad esempio con la fitodepurazione.

In conclusione, la fossa biologica è un elemento fondamentale per gli edifici che non sono allacciati alla rete fognaria. Se pulita e svuotata almeno una volta all’anno dagli spurghi Milano, è un investimento a lungo termine in quanto offre una garanzia di durata non inferiore ai 40 anni.

L. M.

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