DIFENDEREMO FINO IN FONDO IL NOSTRO ATTO
(mi-lorenteggio.com) Milano, 08 ottobre 2020. “La proroga di tre anni dei titoli abilitativi è stata deliberata da Regione Lombardia in un momento di grave urgenza sociale ed economica dovuto all’epidemia di Covid 19, dando altresì seguito a una precisa istanza delle amministrazioni pubbliche comunali e provinciali e del tessuto imprenditoriale lombardo. In altre parole, semplificando questa norma, abbiamo voluto garantire con una misura d’urgenza gli investimenti riversati nel settore urbanistico, che rischierebbero altrimenti di andare in fumo vanificando gli sforzi in atto per dare una benefica scossa all’economia e al mondo dell’edilizia”.
Lo dichiara l’assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, in risposta alla notizia che il Governo ha deciso di impugnare la legge di assestamento al bilancio 2020-2022 del 7 agosto della Regione Lombardia in quanto l’articolo 28 della stessa si porrebbe “in contrasto con i principi fondamentali in materia di governo del territorio, rimessi alla competenza statale ai sensi dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione”.
“Voglio ricordare al ministro per gli Affari regionali che la norma impugnata non lede alcun principio fondamentale della Costituzione, rientrando invece nelle cosiddette materie concorrenti sancite dal titolo V – prosegue Foroni – L’ambito di applicazione delle norme regionali è infatti unicamente quello edilizio ed urbanistico, ovvero afferente alla materia di potestà legislativa concorrente del ‘governo del territorio'”.
“Insomma, la decisione di Regione Lombardia – conclude – è pienamente legittima e costituzionale, determinata unicamente dall’urgenza di dare una risposta celere, ancorché con misure temporanee, agli operatori del settore delle costruzioni e alle amministrazioni pubbliche interessate. Ecco perché intenzionati ad andare fino in fondo, ricorrendo se necessario alla Corte costituzionale contro l’ennesimo rigurgito neocentralista di questo Governo”.
V.A.
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