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Centro Antiviolenza VIOLA: da gennaio 145 richieste d’aiuto, 10 donne e 8 minori accolti nelle case protette

(mi-lorenteggio.com) Milano, 23 novembre 2021 – Il 2021 è stato un anno intenso per la Rete Antiviolenza V.I.O.L.A. (acronimo di Valorizzare le Interazioni per Operare come Laboratorio Antiviolenza), che coinvolge 28 Comuni dell’area sud-est dell’hinterland milanese – capofila il Comune di Melzo – nel contrasto al fenomeno della violenza di genere. L’occasione per fare un bilancio è il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Quest’anno, infatti, alle sedi V.I.O.L.A. già esistenti ormai da tre anni (a Cassano, Melzo e Cernusco sul Naviglio), se ne sono aggiunte altre due: a Pioltello e a Trezzano Rosa, attive rispettivamente da gennaio e febbraio 2021. Attualmente il Centro Antiviolenza, gestito da Fondazione Somaschi Onlus, realtà del Terzo Settore esperta nella tutela delle donne vittime di maltrattamento, ha quindi cinque sportelli, uno per ogni distretto del territorio dell’Adda Martesana.

A causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso, come durante il 2020, il Centro ha operato per garantire la massima accessibilità alle donne integrando modalità di incontro in presenza e a distanza (videochiamate, telefonate) e gestendo in modo flessibile gli orari di apertura sia per colloqui d’accoglienza o monitoraggio sia per consulenze legali e sostegno psicologico.

Nel complesso, rispetto al 2020, quest’anno le richieste di aiuto pervenute sono leggermente diminuite, passando da 167 a 145. Uguale, invece, il numero di donne per cui è stato necessario avviare una messa in sicurezza nelle case rifugio: sono in tutto 10, con 8 minori, come nel 2020.

Al CAV si sono rivolte per lo più donne italiane (61%), nella fascia d’età compresa tra i 36 e i 45 anni (29,5%), con figli (54,5%), non autonome economicamente o con attività professionali precarie e con un livello di istruzione medio (diploma di Scuola Secondaria di secondo grado).

Nella maggioranza dei casi gli accessi sono avvenuti spontaneamente (66%), o su invio di Servizi Sociali, Forze dell’Ordine, Pronto Soccorso, consultori e altri soggetti della rete (28%).

Le tipologie di violenza denunciate sono diverse e spesso unite fra loro: la più frequente è la violenza psicologica (73%), seguita da quella fisica (54%), dallo stalking (17%), dalla violenza economica (13%) e da quella sessuale (9%). Molto alta anche la percentuale della violenza assistita dai figli (42%). Nella maggioranza dei casi gli autori del maltrattamento sono i mariti (35%), seguiti da ex mariti (11%) e conoscenti (10%).

Durante questi mesi grande impegno è stato profuso dalla Rete V.I.O.L.A. per dare un supporto qualificato e tempestivo alle donne vittime di maltrattamenti, offrendo loro non solo sostegno psicologico e legale, oltre che accoglienza in case protette quando necessario, ma anche coinvolgendole in percorsi di accompagnamento occupazionale per favorire la loro indipendenza lavorativa ed economica, fondamentali per una concreta fuoriuscita dalla situazione di violenza.

Questo anche grazie a una costante interazione e collaborazione con diverse realtà del territorio, dal mondo dei servizi a quello dell’associazionismo.

Significativi, in questo senso, i tirocini lavorativi attivati con diverse donne nell’ambito del progetto Facciamo squadra contro la violenza in collaborazione con AFOL Metropolitana, il Consorzio CS&L e il Servizio SIL di Offerta Sociale.

Molta attenzione, inoltre, è stata dedicata alle azioni di sensibilizzazione e formazione rivolte alla comunità, con particolare riferimento alle categorie più giovani. Tra queste iniziative si ricordano la maratona virtuale #nonchiuderegliocchi e il progetto Tali&Pari, nato dalla collaborazione con R.E.T.I. (Rete Educativa Territoriale Integrata), progetto di politiche giovanili attivo sul distretto 5, con l’obiettivo di formare peer educators – ovvero educatori tra pari – tra gli alunni delle classi terze e quarte dell’IPSIA di Melzo.

Il Centro Antiviolenza V.I.O.L.A. (acronimo di Valorizzare le Interazioni per Operare come Laboratorio Antiviolenza) è aperto dal lunedì al venerdì con giorni e orari alterni a seconda delle sedi coinvolte. Lo sportello di Cassano D’Adda è attivo martedì dalle 14 alle 19 e mercoledì dalle 9 alle 15; quello di Melzo lunedì dalle 13 alle 16 e giovedì dalle 9 alle 12; quello di Cernusco Sul Naviglio venerdì dalle 13 alle 19. Pioltello martedì 9-12 e giovedì 13-16 e Trezzano Rosa venerdì 9-13. Il CAV è raggiungibile telefonicamente al 393 1667083 negli orari di apertura: lunedì 13-16, martedì 9-12 e 14-19, mercoledì 9-15, giovedì 9-12 e 13-16, venerdì 9-19 e via mail all’indirizzo di posta elettronica centroantiviolenza@fondazionesomaschi.it. Negli orari di chiusura è sempre disponibile il numero nazionale antiviolenza e stalking 1522, attivo h 24.

Il Centro garantisce: spazio di ascolto e di accoglienza per loro e i figli, sostegno psicologico (individuale o di gruppo), consulenza legale, orientamento e supporto nella ricerca di lavoro, ospitalità in case rifugio in situazioni di rischio elevato.

I 28 Comuni aderenti

Appartengono al Distretto 5 Cassano d’Adda, Inzago, Liscate, Melzo, Pozzuolo Martesana, Settala, Trucazzano, Vignate; al Distretto 4 Bellinzago lombardo, Bussero, Cambiago, Carugate, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Gessate, Gorgonzola, Pessano con Bornago; al Distretto 3 Vimodrone, Segrate, Pioltello, Rodano e al Distretto 8 Grezzago, Pozzo d’Adda, Trezzano Rosa, Trezzo sull’Adda, Unione Basiano- Masate, Vaprio d’Adda.

Nel complesso i Comuni della rete comprendono una popolazione residente di 339.396 persone, di cui 50,85% sono donne.

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