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IL TITOLO DI MIGLIOR MEDIATORE CIVILE E COMMERCIALE VA A TRE STUDENTESSE DI MILANO

(mi-lorenteggio.com) Milano, 9 luglio 2022. Giornata di festa oggi a Milano: la squadra schierata dall’Università degli Studi di Milano “La Statale”, composta da Gaia Tripepi, Sonia Sforza e Elisa Porzani, è appena stata proclamata vincitrice della X edizione della Competizione Italiana di Mediazione (CIM).

La squadra si è aggiudicata il titolo di miglior mediatore civile e commerciale in Italia, nella sfida che ha coinvolto 100 studenti di 14 Università. Al secondo e terzo posto le due squadre schierate dall’Università di Sassari, con il team “Sassari 1”, composto da Eleonora Cabras, Matteo Giuseppe Garruto, Fortunato Piras, Giulia Fodde e “Sassari 2” con Eleonora Cabras, Matteo Giuseppe Garruto, Mula Francesca, Denegri Luca.   

La proclamazione si è tenuta oggi nella cerimonia conclusiva presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

La CIM è organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano La Statale, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dell’Università degli Studi di Milano Bicocca. Sono stati tre giorni intensi di competizione, ma anche di incontro: la CIM è l’occasione per studenti e professionisti per confrontarsi di persona, in un clima competitivo, ma estremamente amichevole.

Cosa è la CIM: è una gara tra studenti di Università italiane che competono sfoderando doti di comunicazione, tecniche di negoziazione, capacità di problem solving, per vincere il titolo di miglior negoziatore e mediatore in materia civile e commerciale. Come funziona: ciascuna Università schiera una o due squadre, composte da 2 a 6 studenti. Le squadre si sfidano davanti a una giuria di mediatori professionisti in una serie di mediazioni e udienze simulate, per dimostrare le capacità dei propri rappresentanti di negoziare le controversie. Nell’incontro alcuni studenti indossano le vesti dell’avvocato difensore e altri i panni della parte in causa. In particolare, simulando una controversia. Il mediatore che conduce l’incontro è un mediatore professionista, come lo sono i due valutatori che assistono alla simulazione. Grazie ai loro voti viene stilata una classifica che stabilisce la squadra vincitrice.

Casi giuridici. I casi assegnati hanno riguardano: la locazione di un immobile (complicato dal fatto che proprietario e conduttore sono fratelli con un rapporto molto conflittuale); la violazione di diritto d’autore (un’impresa contesta a una concorrente di avere copiato alcuni produzioni grafiche); la realizzazione di un software (due imprese hanno concluso un accordo in base al quale l’una avrebbe realizzato per l’altra un software molto avanzato per l’organizzazione dell’azienda. A conti fatti, però, il costo è molto superiore a quanto preventivato). Vincitore: viene premiato chi dimostra capacità di lavorare in gruppo, doti di comunicazione efficace e competenze di negoziazione. Le Università partecipanti: Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Università degli Studi di Torino, Università degli Studi di Milano Statale (che schiera 2 squadre), Università degli Studi di Brescia (con 2 squadre), Università di Sassari (con 2 squadre), Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università degli Studi Bari Aldo Moro, Università degli studi di Verona, Università Luiss Guido Carli, Università di Ferrara – dipartimento di Giurisprudenza, Università di Ferrara – sede di Rovigo – dipartimento di Giurisprudenza, Università di Trento, Università di Milano Bicocca (con 2 squadre), Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

“Il nostro obiettivo è promuovere e diffondere anche a livello universitario la cultura della mediazione, come strumento di risoluzione alternativa delle controversie, rispetto al procedimento del Tribunale ordinario. Ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano. La Competizione Italiana di Mediazione stimola le vocazioni degli studenti e li indirizza a coltivare le competenze per diventare futuri mediatori: non basta solo una buona conoscenza del diritto, chi opera in una mediazione deve acquisire capacità di ascolto, problem solving, doti comunicative e di negoziazione. La mediazione se fatta bene, fa bene alla giustizia, all’economia e alla società.”

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