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sabato, Aprile 20, 2024

Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

A Corsico in mostra le opere di Veronika Van Eyck

Mostra: personale
Artista: Veronika Van Eyck
Titolo: Veronika Van Eyck
Inaugurazione: sabato 4 febbraio 2023 alle ore 16 Sala La Pianta
saluto dell’Amministrazione comunale, presentazione Antonella Prota-Giurleo, letture e
proiezione di un video.
Durata: sino a domenica 19 febbraio 2023
Orari venerdì, sabato e domenica dalle ore 16 alle 18.30
Su appuntamento per scolaresche e gruppi.
Informazioni e prenotazioni: +39 3479742128 oppure 3470312744
Sito Fondazione: http://www.fondazionesormaniprota-giurleo.it
Pagina FB: Fondazione Sormani/Prota-Giurleo
Conferenza di Anna Torterolo sull’artista: domenica 12 febbraio alle ore 16
Reading poetico a cura di Serena Rossi: sabato 18 febbraio dalle ore 17 alle 18

(mi-lorenteggio.com) Corsico, 31 gennaio 2023 – Una mostra che indaga principalmente l’opera grafica di Veronika Van Eyck attraverso serigrafie, le Lune di Leopardi, litografie, Kurdistan mon amour, acquaforti, le corride e i volti.


Da Sulle tracce di Veronika Van Eyck di Antonella Prota–Giurleo pubblicato sulla rivista
Noi donne del 19.11.2020.
Veronika Van Eyck nasce a Monaco di Baviera nel 1936. Il padre, psicologo, intellettuale
di sinistra, aveva contatti con Lenin e con la Repubblica di Weimar; la madre era una
danzatrice olandese, da lei Veronika assunse il cognome. Studia a Monaco e alla
Kunstewerbeschule di Zurigo.
Trasferitasi a Milano nel 1955, frequenta l’accademia di Brera con gli scultori Marino Marini
e Giacomo Manzù. La sua prima personale risale al 1959, anno in cui espone le sue opere
alla Bianchini Gallery di New York.
Nel 1970 viene invitata alla Biennale Internazionale di Carrara, evento di fondamentale
importanza per la scultrice che, proprio in quella occasione, scopre le svariate
potenzialità del marmo e della pietra.
Veronika Van Eyck è considerata una delle più grandi rappresentanti della stagione
artistica milanese del dopoguerra.


Sposa un noto ginecologo italiano, con il quale vive a Milano. Dopo la morte del marito si
stabilisce a Buccinasco dove realizza il suo laboratorio creativo: un grande studio dove
aveva la possibilità di lavorare il marmo e di utilizzare la fiamma ossidrica per accostare
metalli.
Nonostante il perdurare, negli anni ’50, di alcuni pregiudizi sulla donna-artista, le sculture
di Veronika sono subito molto apprezzate e arrivano i riconoscimenti pubblici.
Le sue opere vengono esposte in gallerie di tutta Italia e d’Europa, ma è a Milano che si
consolida il suo successo.

Del 1984 è una personale al Museo Archeologico di Milano; nel 1987 la Biblioteca Sormani
organizza una sua personale sul tema de Le lune di Leopardi.
Nel 1988 Milano dedica a Veronika uno spazio espositivo all’aperto, nel cuore della città,
allestendo un vero e proprio “percorso di sculture’’ lungo Corso Vittorio Emanuele.
“Una mostra così non l’avrò mai più nella vita: io di fianco al Duomo” sostiene l’artista,
dimostrando una modestia che non sempre accompagna l’attività artistica.
La fama di Veronika arriva oltre oceano; molti dei suoi lavori sono conservati in alcune fra
le più note collezioni pubbliche e private internazionali, dalla Germania all’America latina.
La scultura della Van Eyck si è sviluppata su poche tematiche principali, tra le quali la
‘testa’ rappresenta una delle più frequenti. Le sue opere caratterizzate dall’alternanza
di superfici opache e lucide, variano per dimensione, tonalità di colore e presenza più o
meno accentuata di elementi anatomici. Molteplici i materiali utilizzati: dal bronzo, usato
fin dai primi anni di attività, si passa alle più diverse varietà di marmo, dal nero del Belgio
al bianco di Carrara. Nel maggio del 1994 viene organizzata una sua mostra dal titolo
“Sculture in ferro” presso l’Antico Oratorio della Passione del Museo della Basilica di
Sant’Ambrogio a Milano. Vengono esposte una trentina di opere realizzate tra il 1992 e il

  1. Nel 1994 una personale dell’artista a Corsico nello spazio espositivo della Sala La
    Pianta; nel cortile è collocata una scultura donata dalla Van Eyck alla Città.
    Veronika sviluppa nel tempo un forte interesse e passione politica nei confronti della lotta
    per l’indipendenza del popolo curdo, una passione che l’ha condotta ad effettuare diversi
    viaggi in Turchia e ad assumere posizioni politiche e personali di condivisione.
    Nell’ottobre del 1996 alla galleria di Lyda Levi, a Milano, viene organizzata una mostra di
    incisioni e sculture dal titolo Kurdistan mon amour La morte a Bayram Pascia. Istanbul.
    Durante uno dei suoi frequenti viaggi in Marocco è stata ricoverata in ospedale e poi
    trasferita in Italia dove si era ripresa un poco. Ricoverata successivamente al reparto
    psichiatrico a Passirana di Rho e in seguito vicino ad Ivrea, muore nel 2001.

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