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venerdì, Marzo 29, 2024

Proverbio: Febbraio, febbraiello, cortino e bugiardello

19 Febbraio a Morimondo, incontro alla primavera

(mi-lorenteggio.com) Morimondo, 14 febbraio 2023 – Alle porte di Milano per una gita fuori porta ricca curiosità e bellezza: l’appuntamento è per domenica 19 Febbraio a Morimondo (Mi) e l’occasione è quella creata dal Mercatino Enogastronomico della Certosa, in trasferta come ogni mese nel borgo arancione del circuito Borghi più belli d’Italia con le sue prelibatezze. Tra le tentazioni a cui non sarà possibile sfuggire anche polenta e bruscitt, piatto tradizionale lombardo, proposto dal MEC-Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia in collaborazione la Trattoria La Grancia.

Nell’arco della giornata non solo shopping enogastronomico d’eccellenza (offelle, salumi oca, formaggi dal canavese, vino dell’Oltrepo, miele, salumi classici, verdure e confetture, distillati, prodotti siciliani, cioccolato, alimenti fermentati) ma anche la possibilità di visitare con una guida il complesso monastico alle 11, alle 15 e alle 15,30 (solo su prenotazione scrivendo a fondazione@abbaziamorimondo.it oppure chiamando lo 02 9496 1919) alla scoperta della sua lunga e affascinante storia.

Domenica pomeriggio, inoltre, un laboratorio creativo da fare invidia a Harry Potter: gli organizzatori propongono una lezione di erboristeria sulla distillazione di erbe e vinacce (anche in questo caso è obbligatoria la prenotazione via mail a fondazione@abbaziamorimondo.it o via telefono chiamando lo 02 9496 1919).

Infine, è sempre visitabile il Museo di Arte Sacra sito in via Comolli.

In caso di maltempo la manifestazione verrà annullata.

La storia di Morimondo ruota intorno alla vicende della sua abbazia e dei monaci dell’ordine dei Cistercensi che la fondarono: giunti nel 1134, dodici monaci del monastero di Morimond in Borgogna diedero inizio alla costruzione del monastero, concluso solo nel 1297. La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l’austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l’opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L’esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi; la facciata presenta un taglio a capanna, il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L’interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all’intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.

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