(Mi-lorenteggio.com) Milano, 29 settembre 2023 – Riceviamo e pubblichiamo:
Il Tavolo della Perinatalità dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia esprime grande preoccupazione relativamente alla proposta di creazione della figura professionale dell’Assistente Materna, titolo conseguito in corsi non meglio identificati di 6/9 mesi.
La proposta presenta alcune criticità che qui di seguito andiamo ad elencare:
- La figura preposta all’ assistenza al puerperio/ cure post natali e sostegno successivo domiciliare è l’ostetrica, che forte di una formazione universitaria improntata alla promozione della fisiologia sa riconoscerne tempestivamente la deviazione e la comparsa di situazioni patologiche che possono richiedere l’intervento anche di altri specialisti con cui collabora di norma all’ interno dei consultori e degli ospedali. La competenza dell’ostetrica che si reca a domicilio delle neomamme interviene anche con i padri, ove presenti, coinvolgendoli nella care del neonato, e questo le permette di riconoscere tempestivamente eventuali situazioni di violenza domestica, fragilità psico-sociale e attivare adeguatamente percorsi multiprofessionali ad integrazione del suo contributo.
- Il supporto descritto è unicamente rivolto alla madre, mentre dovrebbe essere rivolto alla coppia genitoriale e alla famiglia, in quanto tutti coinvolti nel nuovo evento nascita.
- La disponibilità telefonica e di contatto dovrebbe essere già garantita dai consultori, per cui non è chiaro a chi questa nuova figura professionale dovrebbe fare riferimento, non essendo inserita in una rete di professionisti preposti all’ assistenza in oggetto.
- L’assistenza verrebbe garantita fino ai 6 mesi di età del neonato, quindi nella prima fase di individuazione-separazione, periodo in cui spesso le mamme riprendono il lavoro tra mille conflitti e sentimenti di colpa. In una fase così delicata del ciclo vitale, l’offerta di sostegno cesserebbe.
- Colpisce anche l’impegno economico destinato a questo progetto, a fronte della mancanza di 20.000 ostetriche nel SSN, e del non rispetto del criterio di presenza di uno psicologo ogni 20.000 abitanti per ogni consultorio.
I coordinatori del Tavolo
Silvia Valadè, Consigliera OPL
Valentino Ferro, Tesoriere OPL
I componenti del Tavolo
Andrea Benlodi, USSL Mantova
Alessandra Bramante, Società Marcé Italiana per la Salute Mentale Perinatale (WAIMH)
Daniela Calandrino, ASST Santi Carlo e Paolo
Loredana Cena, Università degli Studi di Brescia
Marcello Florita, precedente referente OPL per Progetto Perinatalità
Sara Micotti, Centro Benedetta D’Intino Onlus
Alessandra Sala, Scuola di Ps