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domenica, Maggio 19, 2024

Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

Cesano Boscone. Inaugurata in Villa Marazzi la mostra Portraits of Dust – FOTO

(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 1° ottobre 2023 – Davanti ad un folto pubblico è stata presentata in Villa Marazzi, alla prensenza del Sindaco e della Giunta la mostra fotografica Portraits of Dust, organizzata dal Circolo Fotografico Cizanum.

Portraits of Dust è una raccolta di immagini realizzate durante alcune mie esplorazioni in luoghi abbandonati tra il 2014 e il 2017, in Italia e all’estero. Questo genere di fotografia, alla quale mi sono avvicinato da poco, è stata per me una rivelazione e mi ha portato a dedicare gran parte del tempo a fermare con le mie immagini il ricordo di questi angoli nascosti. Attraverso ciò che ne è rimasto si può leggere la loro storia. I muri, le scale, il residuale mobilio, qualche registro contabile, vecchie fotografie… Un mondo affascinante nel quale immergermi e che, attraverso la fotografia, voglio trasmettere a chi guarda.

Le immagini non sono presentate in modo casuale, ma seguono un percorso che dall’ambiente portano al dettaglio. Un percorso come lo farebbe chi entra in una luogo abbandonato e familiarizza dapprima con l’ambiente per entrare a farne parte; poi, con più attenzione, ne osserva gli elementi che lo compongono e infine sì sofferma sul dettaglio, il particolare. Non sono immagini che possono identificare un luogo specifico, non devono raccontare “di quel posto”, ma di se stesse, di ciò che rappresentano ed evocano. L’osservatore deve concentrarsi sulla composizione, la luce e il soggetto, senza distrazioni. Una tenda, una poltrona, una semplice lampada, sono i soggetti.

Loro sono i protagonisti della scena… Portraits of dust è il ricordo di ogni luogo visitato e fotografato, luoghi che non devono essere dimenticati.


Stefano Barattini nasce a Milano, città dove vive tuttora, nel gennaio del ’58. Studia Architettura presso il politecnico di Milano e anche se non termina il suo percorso formativo, quegli anni gli lasciano in eredità quell’attrazione fatale verso l’arte e l’architettura, che ad oggi costituisce l’emblema della sua produzione fotografica. Stefano è una persona molto curiosa, tanto che fin da piccolo è solito smontare tutto ciò che gli capita in mano per capire come è fatto.

Ama da sempre arrivare al cuore di ogni cosa. Anche nei viaggi, sua grande passione, la sua indole lo porta da sempre a cercare di capire cosa c’è dopo un deserto, oltre un villaggio o dietro una montagna. Non ama molto le convenzioni, sta bene in compagnia ma apprezza molto la solitudine, specie se associata alla fotografia. Ama molto guidare, viaggiare per chilometri rimanendo solo con se stesso, lo aiuta a ritrovarsi. Ama il cinema, la musica jazz e suonare la chitarra.

Dopo una pausa di riflessione, nel periodo in cui stava nascendo l’era digitale, ha ripreso la fotografia adattandosi alle nuove tecnologie, sempre legandola ai viaggi soprattutto in Africa. Da circa 4 anni ha iniziato, con grande interesse e soddisfazione, a fotografare i luoghi abbandonati. Questi posti emanano un fascino unico, fatto di luci e ombre, di polvere, odori e grandi silenzi ma soprattutto di ricordi. E sono questi ricordi, queste tracce del passato, che cerca e cattura con la macchina fotografica, perdendosi negli ambienti alla ricerca dell’inquadratura adatta e della luce giusta per meglio rappresentarli.

Sono una sorta di universo parallelo che vive a poca distanza da noi e che la fotografia contribuisce a riportarlo per un momento in vita.

Stefano Barattini è Socio del Circolo Fotografico Cizanum di Cesano Boscone.

V.A.

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