(mi-lorenteggio.com) Milano, 9 gennaio 2024 – I rappresentanti del Comitato Molise 5, impegnato nella riqualificazione e la gestione di un immobile confiscato alla mafia che ora il Comune di Rozzano vorrebbe abbattere, sono stati ascoltati questa mattina nel corso dei lavori della Commissione speciale Antimafia, anticorruzione, trasparenza ed educazione alla legalità.
La richiesta di audizione è stata presentata dal capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Nicola Di Marco (M5s): «Abbiamo voluto questo momento perché riteniamo fondamentale che i Consiglieri regionali di opposizione così come quelli della maggioranza, che a Bilancio hanno votato a favore del taglio dei fondi per la riqualificazione dei beni confiscati deciso dalla Giunta e oggi (tutti tranne uno) hanno disertato la Commissione, si esprimano in maniera unitaria per chiedere al Sindaco di Rozzano di rivedere la progettualità dell’immobile. Comprendiamo e condividiamo l’esigenza di creare spazi per il sostegno alle fragilità, ma riteniamo possibile che il progetto del Comune possa realizzarsi in altri luoghi, senza quindi cancellare la memoria e il lavoro di un gruppo di cittadini che hanno dedicato il proprio tempo e il proprio impegno, per riconsegnare ai cittadini di Rozzano un luogo per anni dimenticato e abbandonato. Un presidio di legalità che oggi ha un immenso valore sociale, impossibile da paragonare a qualsiasi valore economico, perché rappresenta la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata. Sabato mattina saremo presenti alla manifestazione che partirà alle 10.30 dalla piazza antistante al Comune e sfilerà per le vie cittadine fino a via Molise, 5».
Paola Pollini, Presidente della Commissione regionale Antimafia, aggiunge: «Dal momento che il bene può essere riqualificato senza essere abbattuto, scriverò una lettera al Sindaco di Rozzano invitandolo a mantenere intatta la memoria di questo presidio di legalità sul territorio. Invito tutti i commissari, di maggioranza e opposizione, a sottoscrivere questa richiesta. Occorre trovare una soluzione che permetta di preservare intatta la memoria di un luogo che deve rimanere a testimonianza, presente e futura, della sconfitta della mafia».
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