ASPETTI CLINICI NON DEFINITI – "La MCS – ha spiegato l’assessore – e’ una sindrome dagli aspetti clinici e patogenetici non ancora ben definiti. La mancanza di consolidate conoscenze epidemiologiche, cliniche e terapeutiche, rende difficile la condivisione dei criteri e dei metodi necessari per effettuare una precisa diagnosi ed una efficace gestione del paziente. Condizioni indispensabili per identificare correttamente i destinatari degli interventi sanitari, evitando generalizzazioni, che provocherebbero solo un aumento della spesa sanitaria, senza vantaggi concreti per gli interessati".
OMS – "L’organizzazione mondiale della Sanita’ – ha aggiunto – non riconosce ancora la sindrome come malattia e il codice indicato della X Classificazione internazionale delle malattie raggruppa le condizioni respiratorie non specificate per esposizione a sostanze chimiche, gas, fumi e vapori".
LEA – "Peraltro – ha concluso – le problematiche relative alla sindrome in esame sono da tempo all’attenzione del Ministero della Salute, del Centro nazionale per le malattie rare dell’Istituto superiore di sanita’, e del Consiglio superiore di sanita’ (CSS). In particolare il CSS si e’ espresso nel 2008 ritenendo che la indisponibilita’ di evidenze nella letteratura internazionale non consentisse di considerare la sindrome come entita’ nosologicamente individuabile e che, comunque, il Servizio sanitario nazionale, attraverso i Livelli essenziali di assistenza, sia gia’ in grado di fornire una adeguata assistenza nei casi di intolleranza all’esposizione a sostanze chimiche".
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