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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

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Trezzano. 0,52 cent all’ora solo per la presenza? No del Comune!

Trezzano sul Naviglio (27 gennaio 2009) – “È chiara a tutti la matrice della decisione assunta da alcuni esponenti sindacali che non vogliono consentire l’erogazione del salario accessorio ai dipendenti dell’Ente locale. Vengono diffusi comunicati che scimmiottano quelli del centrodestra, dimostrando, ancora una volta, la scelta strumentale di non voler arrivare a una soluzione, allo scopo di alimentare il dibattito politico. Il tutto non certamente nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini”. Il sindaco Liana Scundi critica aspramente la decisione delle organizzazioni sindacali di non voler partecipare all’incontro, previsto lunedì scorso, con la delegazione trattante di parte pubblica.
“Mercoledì sera – prosegue il sindaco – abbiamo Consiglio comunale e sicuramente alcuni rappresentanti sindacali interverranno per manifestare. L’unico nostro obiettivo è arrivare al più presto a chiudere la trattativa e a distribuire i fondi, inseriti sia nel bilancio 2008 e previsti anche in quello del 2009, ai lavoratori secondo i criteri imposti da leggi dello Stato approvate dalle forze politiche con il consenso dei sindacati. Considerando, tra l’altro, che ogni contratto decentrato deve, d’ora in poi, essere inviato alla Corte dei Conti per i giusti controlli. Quelle che vengono ritenute conquiste ottenute nel passato – conclude il sindaco – non posso essere considerati privilegi applicabili solo al Comune di Trezzano. Cosa che gli esponenti sindacali sanno molto bene. Per questo, ritengo che la loro azione sia esclusivamente di matrice politica e contraria all’interesse dei lavoratori”.

Tra le richieste delle rsu e delle oo.ss., vi è, ad esempio, “la volontà di difendere la conquista di una quota di salario accessorio, soggetta alla sola riduzione per assenza, corrispondente all’importo di 0,52 centesimi/ora”. Aspetto, forse, possibile in passato, ma oggi vietato dalle norme.

La stessa delegazione trattante di parte pubblica, nel verbale della riunione di lunedì alla quale i sindacati non si sono presentati, precisa che “le organizzazioni sindacali e le rsu non hanno mai inteso entrare nel merito delle proposte formulate, evitando qualsiasi confronto, impedendo in tal modo di corrispondere il saldo del cosiddetto fondo innovazione dell’anno 2008”. E più avanti: “Per poter erogare il saldo è necessario sottoscrivere un accordo che ne costituisca titolo per la corresponsione”.
Rispetto, poi, al fatto che, secondo i sindacati, “il fondo innovazione deve essere pagato sino a quando non interviene un nuovo accordo”, la delegazione trattante precisa: “Il fondo non può essere oggetto di proroga tacita dell’attuale contratto decentrato fino a quando non si sottoscrive il nuovo accordo, perché si tratta di somme finanziate con risorse aggiuntive per attivare e migliorare, sulla base di progetti, i servizi e perché il precedente accordo si riferisce a un progetto innovazione del 2007, che ha quindi una scadenza nell’anno di competenza”.

Chiarimenti doverosi, ma che terminano con l’auspicio che vi sia “una serena ripresa delle trattative a tutela dell’Ente, dei lavoratori e della comunità locale”.

Complessivamente i dipendenti sono circa 140, di cui 130 usufruiscono del fondo incentivante.

Redazione

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