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RICERCA: DA REGIONE 3 MILIONI A POLITECNICO E BICOCCA PER MOBILITÀ SOSTENIBILE E NANOFARMACI

(mi-lorenteggio.com) Milano, 11 maggio 2019 –  Regione Lombardia punta su mobilità
sostenibile e biotecnologie. Lo fa grazie a due accordi,
sottoscritti con l’Università degli Studi di Milano Bicocca e
con il Politecnico di Milano, finanziati con tre milioni di
euro, per la realizzazione di due progetti altamente innovativi:
quello per individuare nuove molecole in grado di veicolare
nanofarmaci in modo mirato, grazie a un’infrastruttura che
diventi punto di riferimento anche a livello nazionale, e quello
di un simulatore di guida dinamico, nell’ambito del più ampio
progetto del PoliMi ‘MADE’, il Competence Center di rilievo
nazionale sui temi dell’industria 4.0.

NUOVO PASSO AVANTI VERSO L’INNOVAZIONE – Il via libera ai due
accordi di collaborazione è arrivato nella Giunta regionale su
proposta della Direzione Regionale Ricerca, Innovazione,
Università, Export e Internazionalizzazione.

Il contributo regionale deliberato per il progetto di una
‘Infrastruttura regionale lombarda – piattaforma di
nanobiotecnologie (PNBT) per lo sviluppo di nanoparticelle ad
attività biomedica’ è di un milione di euro, su un valore
complessivo di due milioni.

Due i milioni stanziati invece per il progetto di ‘Simulator
Room’ del Politecnico, rispetto a un valore complessivo di 5,3
milioni, a copertura di parte delle attività progettuali
connesse alla sua realizzazione. Entrambi i contributi saranno
erogati nel corso dell’anno ed entro il 2019.

“Queste collaborazioni rappresentano uno dei motori più
importanti per valorizzare ricerca e innovazione al servizio del
nostro territorio” ha detto il vicepresidente di Regione
Lombardia e assessore alla Ricerca, Innovazione, Università,
Export e Internazionalizzazione delle imprese.
“Questi accordi – ha aggiunto – rientrano nell’attuazione degli
obiettivi che Regione Lombardia si è data per promuovere
risposte puntuali ai bisogni delle persone con grande attenzione
al trasferimento tecnologico, come motore della crescita
economica del territorio”.

NUOVE NANOPARTICELLE, ULTIMA FRONTIERA DELLA RICERCA – La
ricerca medica punta sempre più sulle nanoparticelle come
vettori per il trasporto di farmaci, per la loro capacità unica
di attraversare barriere biologiche e di essere indirizzate
verso cellule o tessuti target specifici. Le nanoparticelle
rappresentano una nuova frontiera tutta da esplorare nella
diagnostica e terapia delle malattie.

Nonostante il numero di studi in materia sia già notevole,
finora sono ancora poche le nanoparticelle già approvate in
clinica. Per permettere che questi aggregati atomici o
molecolari entrino nella pratica clinica convenzionale come
nuovi sistemi di delivery migliorando le attuali terapie, o come
agenti diagnostici innovativi, occorre una caratterizzazione
dettagliata delle loro proprietà chimico-fisiche e biologiche,
della loro efficacia terapeutica e dei potenziali rischi per la
salute.

NUOVI METODI DIAGNOSTICI – “La realizzazione di
un’infrastruttura di nanomedicina, grazie anche all’impegno di
Regione Lombardia – ha commentato Cristina Messa, rettore
dell’Università di Milano-Bicocca – porterà ad una ulteriore
accelerazione del percorso che va dalla sperimentazione in
laboratorio all’applicazione nell’uomo di nuovi metodi
diagnostici e terapeutici di molte patologie”.

La Piattaforma di NanoBioTecnologie (PNBT) proposta
dall’Università Bicocca punta allo sviluppo e al trasferimento
tecnologico di nuovi nanofarmaci e sistemi diagnostici.

I VANTAGGI DEL SIMULATORE – Il simulatore del Politecnico si
propone invece come luogo privilegiato di sperimentazioni in
scala 1:1 per tutta una serie di innovazioni legate a Smart
Mobility e mobilità sostenibile, in un’ottica di open innovation
già attenta alle ricadute industriali.
Riproduce in modo realistico l’abitacolo di un veicolo, e
permette di visualizzare su un grande schermo panoramico la
strada come se davvero si fosse alla guida. Riproduce suoni,
comandi, movimenti a cui il conducente sarebbe sottoposto nella
realtà, ma anche la connettività e gli effetti di componenti
meccanici, elettrici, pneumatici, idraulici, elettronici e
informatici che possono incidere sulle prestazioni del veicolo.

“I grandi laboratori, all’avanguardia e accessibili alle
imprese, sono uno strumento indispensabile per fare ricerca e
innovazione. È in questa direzione che investe il Politecnico di
Milano ed è all’interno di questa politica che si inserisce il
simulatore di guida, con il preciso obiettivo di favorire lo
sviluppo del territorio lombardo” ha detto il Rettore del
Politecnico di Milano Ferruccio Resta.

I VEICOLI DEL FUTURO – Le aree di intervento riguarderanno le
nuove tecnologie per i veicoli leggeri del futuro, l’efficienza
energetica e la riduzione dell’impatto ambientale nei trasporti,
così come i sistemi intelligenti di trasporto e di mobilità
sostenibile, la sicurezza di persone e merci e, non ultime, le
nuove opportunità offerte dalla mobilità connessa ed autonoma.

Molti i vantaggi che un simulatore dinamico di guida può portare
sul territorio. Tra questi, la possibilità per le aziende del
settore automotive – tra i più fiorenti in Lombardia – di
dimostrare in ambiente sicuro e in modo concreto le potenzialità
delle proprie innovazioni ai clienti prima di averle realizzate.

E ancora, la verifica dell’interazione fra utenti della strada e
infrastrutture, prima che queste ultime siano costruite, con
studi sulla sicurezza della guida per disabili o anziani; lo
sviluppo in ottica Industria 4.0 di innovazioni della
componentistica; l’interazione con altri Cluster, come Scienze
della Vita, Smart Cities, Aerospazio e, per le ricadute sui
processi, Fabbrica Intelligente.

 

Redazione

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