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Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

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Legnano. I momenti storici del dopo guerra raccontati nel romanzo "Il Salone"

(mi-lorenteggio.com) Legnano, 19 gennaio 2009 – Alessabdro Teti, nato a Torricella Peligna (CH), per tanti anni ha insegnato presso la scuola elementare di Busto Arsizio, di Roma e infine di Legnano, città, dove vive tuttora. Negli anni ’60 fu corrispondente del Messaggero di Roma dal suo paese. Poi fu tra i redattori e fondatori del periodico RONDINE, che ebbe grande Riassunto de "IL SALONE" che negli anni 50′ e 60′ nell’ Italia centro meridionale altro non era che la bottega del barbiere; ma sarebbe riduttivo definirlo semplicemente in questi termini: esso fungeva anche e soprattutto da punto di riferimento della maggior parte degli anziani che vi si recavano per trascorrere buona parte della giornata per parlare e sparlare delle persone e dei fatti che accadevano in paese e, perché no, anche di quelli nazionali e internazionali.
Alessandro Teti ha voluto rievocare quel periodo storico molto particolare scrivendo un interessante e divertente romanzo intitolato IL SALONE nel quale ci fa immaginare ed ascoltare le "chiacchiere" che si scambiavano gli avventori di un ipotetico SALONE in un immaginario paese dell’entroterra abruzzese. La storia parte dall’inizio del 1948, quando l’aria che si respirava in Italia era incandescente per le imminenti elezioni legislative del 18 aprile. Si temeva o si sperava (a seconda dei punti di vista) che le sinistre (comunisti e socialisti uniti nel Fronte Popolare) potessero avere il sopravvento e impadronirsi del potere in modo autoritario, come era successo in altri paesi rientranti nell’orbita dell’URSS. Come finì la faccenda è noto a tutti. Quale fu l’atmosfera che si avvertì prima, durante e dopo la consultazione? La risposta viene data dall’autore il quale, con una sottile ironia che spesso si trasforma in comicità, descrive le varie vicende, le speranze, le paure dei protagonisti degli opposti raggruppamenti politici. Sentiamo cosa diceva un fautore del fronte: "Finalmente il giorno radioso del sol dell’avvenire sta per giungere anche in Italia. Niente più padroni borghesi capitalisti. Nelle fabbriche comanderanno gli operai come in Unione Sovietica, fulgido esempio di democrazia. Avete visto che fine hanno fatto quei parassiti che sfruttavano i contadini russi? Alla forca o ai lavori forzati in Siberia”. Invece un sostenitore della DC proprio non riusciva a mandar giù il fatto che dei personaggi maligni e sconosciuti che vivevano lontano migliaia di chilometri, potessero appropriarsi delle sue cose più care: la casa, il letto, il tavolo, le sedie, la culla dei bambini. Cosa sarebbe stato di quelle povere creature se malauguratamente quei maledetti bastardi, come si vociferava, avessero preso il potere? Naturalmente la vita continua anche dopo il ’48, così con toni, a volte coloriti, altre con toni delicati e tenui, si descrivono i piccoli e i grandi avvenimenti che si susseguirono nel nostro Paese fino ai primi anni ’60, spesso visti sotto la lente d’ingrandimento del mitico Salone: la tragedia di Superga, l’emigrazione, l’affondamento dell’Andrea Doria, Marcinelle, Papa Giovanni XXIII, ma anche i primi scioperi nelle scuole, il miracolo economico, la diffusione della TV e il conseguente declino delle sale cinematografiche. Il libro è stato dedicato dall’autore in ricordo del suo amato figlio Giorgio, scomparso all’età di 13 anni a causa di un male incurabile.
Principia Bruna Rosco
La data e l’indirizzo della manifestazione: Sabato 31 gennaio, ore 16,00 presso il cinema RATTI – Corso Magenta, 9 – Legnano. E-mail teti.alessandro@libero.it

Principia Bruna Rosco

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