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Trezzano. Nessun pericolo amianto alla scuola Giacosa

Trezzano sul Naviglio (1 ottobre 2009) – Alla scuola elementare “Lelio Basso” di via Giacosa non c’è alcun rischio amianto. È quanto è emerso dalla relazione tecnica commissionata dall’Amministrazione comunale, il cui risultato è stato presentato ai genitori degli allievi della Giacosa ieri pomeriggio, in un incontro pubblico organizzato dalla direzione didattica del primo circolo al quale ha preso parte anche il sindaco di Trezzano sul Naviglio Liana Scundi.

“Non abbiamo mai sottovalutato il problema rappresentato dall’amianto, che è presente in tutto il territorio sia trezzanese sia nazionale. Abbiamo infatti dato il via a una campagna di censimento a livello locale – precisa il sindaco – partendo innanzitutto dagli edifici comunali, perché è l’Amministrazione a dover dare il buon esempio, estendendo l’indagine alle aziende e ai privati del territorio”.
“Nel primo anno di insediamento – continua Liana Scundi – abbiamo sostituito il tetto in amianto della Giacosa. Solo uno dei numerosi, urgenti interventi che abbiamo dovuto predisporre perché, purtroppo, per troppi anni le scuole sono state abbandonate a se stesse dall’Amministrazione di centrodestra, che ci ha preceduto”.

“Sono sempre stato aperto al confronto – ha precisato Vittorio Ciocca, dirigente scolastico del primo circolo – anche sui lavori che restano da completare (calcinacci, giardino non finito), ma ricordo ai genitori che le cose non si fanno in un giorno. Quando sono arrivato, si allagavano con le piogge cinque plessi scolastici; ora, dopo gli interventi dell’ufficio tecnico, succede solo in una parte della segreteria. Sono ingenerose le accuse di immobilismo mosse da alcuni genitori, perché nella scuola Giacosa è stato rifatto sia l’esterno che tutto l’interno, e anche se manca ancora il giardino, il primo mattone della palestra, che attendiamo da decenni, è stato già posato”.

“La presenza dell’amianto nei cartongessi – ha spiegato l’ingegnere Francesco Fascì, l’esperto che ha condotto l’indagine su incarico del Comune – è emersa nel 2004, quando i lavori di rifacimento dell’impianto elettrico lo hanno messo in luce. La situazione è stata costantemente tenuta sotto controllo da analisi. Quest’anno, sono state effettuate due campagne di monitoraggio, a luglio e a settembre, sia al primo piano sia al seminterrato. Lo strumento utilizzato – il campionatore, un aspiratore di ‘aria ambiente’ posto a un’altezza di 1,60 metri nelle zone dove più probabilmente le fibre di amianto si depositano, decantando – non ha riscontrato fibre di amianto nei limiti di tollerabilità dello strumento (valore determinato <0,1), in pratica non ne è stata trovata nell’ambiente nemmeno una. Si è poi proceduto a segnalare i risultati all’ASL”.

La presenza di amianto di per sé non crea un rischio per la salute, se è contenuto in strutture perfettamente integre; ciò che è pericolosa è l’esposizione continua alle fibre. L’importante è prendere misure affinché il rischio rimanga a zero, con sopralluoghi periodici e un monitoraggio a vista per verificare che non ci siano variazioni nello stato di integrità dei pannelli.

L’amianto non si usa più dal 1975 ed è stato messo fuori legge dal 1977. Il “sandwich” con pasta di amianto è stato utilizzato alla Giacosa in quattro pannelli divisori di cartongesso da 100 mq l’uno.

“Con questa riunione – aggiunge Vittorio Ciocca – siamo riusciti a fare due cose: garantire una comunicazione trasparente ed efficace, ed entrare nel merito della questione. Rilevando che in questi anni la situazione è sempre stata sotto controllo. Adesso comunque parte il monitoraggio costante, con un responsabile dell’amianto, l’ingegnere Francesco Fascì, nominato appositamente dall’Amministrazione comunale”.

Redazione

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