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Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

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Libri. A Senago un incontro con l’economista Roberto Ruozi

(mi-lorenteggio.com) Pordenone, 29 giugno 2010 – Al di là dei disfattismi, con una lucida e precisa analisi delle responsabilità, nel suo ultimo libro “Intermezzo. Tre anni di crisi bancarie” (Spirali) Roberto Ruozi compie una traversata della crisi finanziaria degli ultimi tre anni, un “intermezzo” – ricorrendo a una metafora teatrale – nell’ambito della prassi bancaria.

Nel 2007 qualcosa è intervenuto e di forza ha comportato un cambio nei comportamenti, nelle politiche e nelle pratiche bancarie.

A fronte di una prossima normalizzazione dello scenario economico mondiale dopo tre anni dallo scoppio, Ruozi definisce la crisi finanziaria un intermezzo, un periodo di transito che nella sua dirompenza – e nella mitologia che ha generato – s’inserisce in un processo molto più ampio, “una tendenza allo sviluppo durevole e quasi certamente destinata a riprendere il suo cammino non appena essa sarà terminata, ciò che avverrà in tempi non lontani”. E questo vale anche per il ricorso all’intervento dello Stato nel mercato finanziario.

Alla luce dell’esperienza maturata dal 2007 a oggi, anche il caso della Grecia è per l’autore la prova evidente di quanto non si sia tenuto conto della lezione degli anni precedenti. Le perplessità e gli indugi rispetto a un intervento tempestivo sono una reale corresponsabilità, poiché “di fronte a fenomeni come i fallimenti delle grandi banche e degli Stati, si deve intervenire con grande rapidità. Ci sono volute meno di ventiquattro ore per far decidere a tre Governi di stanziare più di 10 miliardi di euro per salvare Fortis. Si sono persi mesi per decidere il da farsi sulla Grecia”. Catastrofismo e panico generale, secondo Ruozi, hanno distolto amministratori e analisti dalla lucidità necessaria, lasciando spazio alla speculazione di reagire prontamente e portando in questo modo a una ulteriore nuova emergenza di liquidità.

La fine della crisi, secondo Roberto Ruozi, comporterà la ripresa dell’autonomia degli Istituti di credito rispetto ai governi nazionali. Se “è evidente che la causa maggiore della crisi è stato il comportamento dei massimi dirigenti delle banche” vero è anche che “le probabilità che i nuovi venuti riescano a raggiungere gli obbiettivi che le loro banche e la comunità nel suo complesso hanno loro assegnato dipende dalla loro capacità e volontà di adottare comportamenti diversi da quelli di coloro che li hanno preceduti. In particolare, è indispensabile che essi ispirino le loro azioni a principi etici condivisi” scrive Ruozi nella nota iniziale.

Una ventata di ottimismo pragmatico, che tiene conto di oltre cinquant’anni di esperienza diretta sul campo, è quanto Ruozi propone in questo nuovo volume, che segue e completa il precedente “Viaggio nel mercato finanziario con Dr Jekyll e Mr Hyde” (Spirali 2009), in cui veniva analizzato il primo anno di crisi, e le cui previsioni e analisi a due anni di distanza hanno trovato pieno compimento.

L’autore però si spinge ancora oltre: racconta infatti gli scenari in ambito economico e bancario che si prospettano per i prossimi cinque anni. Se dunque il mercato finanziario oscilla tra posizioni euforiche e disforiche, come Dr Jekyll e Mr Hyde, la crisi è “intermezzo”, proprio come intervallo tra due atti, a spezzare una continuità, come nelle commedie shakespeariane: “ciò che è accaduto nel mondo bancario e finanziario negli ultimi tre anni e che durerà ancora un po’ è in effetti una commedia a tutti gli effetti e quel mondo è esattamente quello definito da William Shakespeare nel “Mercante di Venezia”, in cui viene presentato come ‘un grande palcoscenico in cui ciascuno recita la sua parte’. Su tale palcoscenico si sono esibiti […] attori di tutti i tipi per un pubblico vastissimo ed eterogeneo che non li ha applauditi decretando il fiasco della commedia”.

Roberto Ruozi presenterà questo suo libro sabato 10 luglio alle 18,45 nella splendida cornice di Villa San Carlo Borromeo a Senago in occasione di un dibattito a cui interverranno anche Pierangelo Dacrema, docente all’Università della Calabria, Franco Iseppi del Touring Club Italiano, Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos, Mario Alberto Pedranzini, direttore generale della Banca Popolare di Sondrio, e che sarà moderato da Osvaldo De Paolini, direttore di “Milano Finanza”.

Note sull’Autore

Roberto Ruozi, dopo una carriera universitaria nel campo dell’economia bancaria (fra cui Politecnico di Milano, Sorbona di Parigi e, dal 1973, cattedra all’Università Bocconi), per sei anni è stato rettore della Bocconi. Svolge anche attività di consigliere di amministrazione di società e banche, nonché attività di consulenza aziendale in materia di valutazione di imprese. È stato presidente del Piccolo Teatro Città di Milano e dal 2001 del Touring Club Italiano. Si occupa intensamente di attività nell’ambito del servizio civile non profit e di diverse fondazioni, tra cui la Fondazione Verdi (la Casa di riposo per musicisti), e il Museo diocesano di Milano. Con Spirali ha pubblicato “Viaggio nel mercato finanziario con Dr. Jekyll e Mr Hyde” e “Il valore dell’impresa”.

Dove

Sabato 10 luglio, alle 18,45 a Villa San Carlo Borromeo (piazza Borromeo 20, Senago-Milano) con la partecipazione dell’Autore e di Pierangelo Dacrema, Franco Iseppi, Nando Pagnoncelli, Mario Alberto Pedranzini e Osvaldo De Paolini

V.A.

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